Pubblicato Martedì, 04 Febbraio 2014
Scritto da Santino Verna

PER CONOSCERE I CITTADINI CHE HANNO FATTO LA NOSTRA STORIA

UNA RUBRICA SUI PERSONAGGI DI ATRI

 

La direzione di “In dialogo” mi ha affidato una nuova rubrica, questa volta sui personaggi di Atri che nel corso dei secoli hanno reso più bella e più vera la cittadina dei calanchi. Dopo aver parlato degli Ordini religiosi e degli edifici sacri con le tante implicazioni demologiche, è giunto il momento di parlare, come direbbe P. David Maria Turoldo, della vocazione primaria della persona: l’umanità. Sì, perché se chiediamo ad un bambino cosa vuole diventare ti risponderà un medico, un avvocato, un ingegnere, un astronauta…ma non ti dirà un uomo. Ecco allora tanti che hanno fatto grande Atri realizzando la vocazione all’umanità in diverse sfere: ecclesiale, culturale, politica, artistica, sociale etc. E anche nell’umile sfera della quotidianità, attraverso gli antichi mestieri.

Ringrazio soprattutto il direttore Don Paolo Pallini con il quale ho cominciato a collaborare quando frequentavo il III° liceo a Pescara, nell’anno in cui il mio omonimo nonno incontrò sorella morte (era il 1995) e il primo articolo pubblicato sul periodico cartaceo da lui diretto riguardava la toponomastica minore della città acquaviviana, dalla quale è possibile risalire a famiglie e cittadini illustri di Atri.

La carrellata riguarderà i personaggi “tout court” della cittadina, senza distinzione tra maggiori e minori. Possiamo parlare di cittadini illustri e personaggi popolari, i primi entrati solennemente nel Patheon paesano, i secondi ancora ricordati dai meno giovani che ne raccontano gli aneddoti.

Il primo della rubrica sarà il canonico umanista Luigi Illuminati, sia perché il “pezzo” uscirà a ridosso della ricorrenza della morte, sia perché, senza stilare classifiche o assegnare medaglie d’oro, è tra i figli più illustri della città degli Acquaviva. Quello che Gabriele D’Annunzio è per Pescara, il poeta trilingue è per Atri, anche se non nutriva una particolare simpatia per l’Orbo Veggente.

Il ringraziamento va all’associazione che promuove il giornale on-line, ai collaboratori e a tutti i lettori che condividono con il sottoscritto l’amore per la trimillenaria cittadina dei calanchi e il suo territorio.

SANTINO VERNA