Pubblicato Sabato, 18 Gennaio 2014

LA SCOMPARSA DEL DOTT. PIERO DE PATRE

 UN GRANDE PROFESSIONISTA, UN PILASTRO DEL NOSTRO OSPEDALE

 

Nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale di Atri negli anni 1970 – 1980  nascevano oltre 1000 bambini l'anno.

Primario di quel reparto era il dott. Piero de Patre, uno dei pilastri del nostro ospedale quando questo era una eccellenza non solo della sanità Abruzzese.

Il 13 Gennaio il dott. De Patre è deceduto, non ha voluto che fosse data notizia della sua morte. Se ne è andato in silenzio, con la riservatezza che lo contraddistingueva, anche quando doveva ricevere i migliori apprezzamenti per i successi professionali.

Una carriera di primo livello.

Nato a Notaresco il 19 febbraio 1928 si laurea in medicina a Bologna nel 1952, si specializza successivamente in “Ostetricia e ginecologia” nel 1962 presso l'Università di Siena, nel 1966 in “Chirurgia generale” presso l'Università di Bari, nel 1968 in “Urologia” a Siena, ed infine nel 1970 ancora a Siena in “Anestesiologia”.

Entra in servizio all'Ospedale di Atri nel 1953 in qualità di assistente chirurgo, nel 1955 è aiuto chirurgo del Prof. Enzo Fanini, assume l'incarico di primario del reparto di ostetricia e ginecologia nel 1968 e lo tiene fino al 1994 quando va in pensione.

Lavora in Atri dal 1953 al 1994 per ben 41 anni.

Sotto la sua direzione nel reparto di ostetricia e ginecologia di Atri per primo in Abruzzo effettua il “pap test” per la diagnosi precoce dei tumori dell'utero e ancora nel 1980 si realizza il  primo parto in Abruzzo in anestesia spinale.

Questi i dati professionali del dott. De Patre.

Ma ci piace anche ricordare il suo modo di essere uomo oltre che professionista.

Schivo, come si diceva, apparentemente freddo e scostante ai primi contatti, ma di grande disponibilità alla amicizia ed alla ospitalità. Sempre pronto a dare una mano a chi riusciva a conquistare la sua fiducia. Era difficile farlo, ma una volta entrati in confidenza non si tirava mai indietro.

Ha vissuto in Atri una parte della sua vita, poi si è trasferito con la famiglia a Roseto degli Abruzzi.

Aveva avuto tre figli: Marco, Erminia e Paolo. A loro vanno le nostre condoglianze più affettuose nel ricordo di un professionista di alto livello che ha contribuito a fare grande l'Ospedale di Atri.