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Pubblicato Lunedì, 27 Aprile 2020
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

CONTE E GLI STRUMENTI  FINANZIARI 

Nella conferenza stampa, di venerdì 10 marzo, Conte afferma che non vuole ricorrere al MES anche a quello senza condizionalità (a proposito sullo Zingarelli non esiste il termine e quindi si deve dire senza condizione) sconfessando in pieno l’operato del ministro Gualtieri.

Prima di scrivere sono andato 3 volte su Wikipedia per capire cosa sono il MES, il Recovery bond  e l’Eurobond.

Il MES (acronimo di Meccanismo Europeo di Stabilità), detto anche Fondo salva-Stati è un prestito concesso da una organizzazione internazionale  che agisce solo in Europa con garanzia della Comunità Europea a Stati che si trovano in difficoltà.  Il prestito viene dato  con interesse e a determinate  condizioni rigide. Inoltre, un singolo stato membro può chiedere di variare le condizioni  rendendole più pesanti, come è accaduto alla Grecia. Le condizioni e le garanzie sono le più diverse e riguardare anche i monumenti.

Il MES è uno strumento buono come dicono PD e Forza Italia oppure è cattivo come dicono Lega, FdI e M5s? Il MES con la garanzia sui monumenti è pericoloso e disastroso. Il MES senza condizioni mi sembra buono e fattibile. La Commissione  Europea ha già approvato 34 miliardi di MES per l’Italia da utilizzare solo per la sanità. 

Gli Eurobond (o coronabond) sono delle obbligazioni (uguali ai Titoli di Stato italiani) emessi e garantiti dalla Comunità Europea. Gli Eurobond possono essere  acquistati da tutti, anche dai singoli  cittadini, i quali non hanno nessuna possibilità di strozzarti. Gli Eurobond fanno arrivare soldi liquidi subito e gli stessi saranno restituiti  tra 10, 20 o 30 anni  (a seconda del titolo). Peccato che gli Eurobond non sono previsti nella legislazione europea per volere della Germania (e in Italia furono tolti da Monti nel 2012).  

Lo stesso discorso vale per i Buoni del Tesoro con la differenza che sono emessi e garantiti dall’Italia. 

Il Recovery fund (sempre con questo inglese), oggi inesistente nella legislazione europea, è un fondo garantito dal bilancio dell’Unione Europeo. Da esso nascono i Recovery bond La proposta è partita dal governo francese appoggiata da Italia e Spagna. Il Consiglio Europeo del 23 aprile 2020 ha deciso di far portare una proposta per la prossima riunione del 29 maggio. Per ora non sappiamo in cosa consiste e le condizioni, parlare di vittoria mi sembra prematuro. L’unica cosa certa è che esso è un prestito, di centinaia di miliardi, che poi dovremmo pagare restituire e che l’Europa ha fatto un passo in più perché serve alla Francia, alla Spagna e forse anche alla Germania.

Al di là della bontà dello strumento di una cosa sono certo: l’Italia si dovrà indebitare oppure dovremmo diventare tutti più poveri (patrimoniale o una tassazione speciale). Ho paura che il governo dovrà utilizzare entrambe le cose.

Giovedì 16 aprile sento Conte che è disponibile ad usare il MES. Si vede che la notte porta consiglio, oppure  altra giravolta del M5s. Ma per me che sono malizioso dico che fare la voce alta e grossa contro Salvini e la Meloni, segno di debolezza e non di forza, servisse per calmare le acque all’interno del M5s. Alla fine il “cazzaro verde”, altro epiteto negativo, aveva ragione che serviva 500 miliardi da mettere sul piatto.  

Nicola Dell’Arena