LA RICHIESTA DEL PD DI ATRI

PARLIAMO DEL NOSTRO OSPEDALE:
E' URGENTE UN CONSIGLIO COMUNALE

Secondo le previsioni del vigente Regolamento, facciamo cortese e formale richiesta di convocazione del Consiglio Comunale sul seguente argomento:

“DIVIDERE L’OSPEDALE “SAN LIBERATORE” IN DUE PARTI PER GARANTIRE LA GESTIONE  DELLA  EMERGENZA SANITARIA  NELLA  MASSIMA SICUREZZA PER GLI OPERATORI E GLI UTENTI E LA RIATTIVAZIONE GRADUALE  DELLE UNITA’ OPERATIVE  DEL PRESIDIO

Questa rappresenterebbe la massima garanzia, in un momento di emergenza sanitaria, affinchè il nosocomio “San Liberatore” sia riorganizzato presto nelle varie unità operative oggi sospese in dipendenza della trasformazione in Covid- Hospital.

Realizzare una separazione del percorso assistenziale dei pazienti con sintomi respiratori rispetto a quello di pazienti senza sintomi respiratori.

A fronte del basso afflusso di pazienti con patologie respiratorie le due funzioni potrebbero essere riorganizzate e riallocate: nello specifico il cd. vecchio ospedale sarebbe  dedicato  all’assistenza  dei  pazienti  confermati  o  sospetti  Covid-19; mentre nel nuovo padiglione sarebbero riorganizzati tutti i percorsi cd. non respiratori.

L’ospedale “San Liberatore” sarebbe diviso così in due parti per garantire la massima sicurezza a tutti i pazienti e agli operatori fino alla fine dell’emergenza sanitaria.

Il piano di riorganizzazione consentirebbe un’effettiva segregazione funzionale e fisica dei percorsi assistenziali riferiti a tutti i casi Covid-19 per tutte le esigenze diagnostiche  ed  assistenziali,  rimodulando  l’offerta  di  posti  letto  e  la  loro afferenza e attribuzione di responsabilità, soprattutto in base alle nuove esigenze

ed organizzazioni sanitarie territoriali.

Il piano, una volta messo in campo, disporrebbe un insieme di riaggregazioni e accorpamenti di sezioni di degenza, per contenere e limitare la presenza del personale in servizio e riconnotare, comunque, la parte dell’ospedale “Covid- free” attraverso processi di aggregazione di strutture e attività operative per intensità di cure, il tutto nella duplice prospettiva di poter ridistribuire al bisogno risorse di personale verso attività assistenziali di prima linea nel contrasto all’infezione da Sars-Cov2 e di contenere allo strettamente necessario gli spostamenti delle persone quando non dedicate a servizi assistenziali o a prestazioni indifferibili”.

Premesso

-in  riferimento  all’oggetto,  vista  l’avvenuta  conversione  dell’intero  presidio  in  Covid- Hospital;

-in considerazione delle mutate emergenze sanitarie e della ristrutturazione degli altri centri ospedalieri a livello regionale e provinciale in vista della cd. fase 2;

-in c ons id era z io ne  d ell’ a lt a  rileva nza   pu bbl ica  della   q ues t io ne  e del p r egiu diz io

irreparabile che potrebbe derivare al Comune di Atri;

-ritenuto necessario ed indifferibile che il Consiglio Comunale esamini e discuta con la massima urgenza la proposta,

Tanto premesso

da valere come Relazione dell’oggetto da trattare, considerata rilevanza ed impellenza della questione,  chiediamo la  CONVOCAZIONE urgente del CONSIGLIO COMUNALE sull’argomento come sopra rubricato.

Restiamo in attesa di riscontro e distintamente salutiamo. Atri, lì 18 aprile ‘20

Il Gruppo Consigliare PD