Pubblicato Sabato, 04 Aprile 2020
Scritto da Mario Marchese

RIFLESSIONI

RIMOZIONE DELLA BANDIERA DELLA COMUNITA’ EUROPEA PRESSO
IL PALAZZO DI CITTA’ DA PARTE DEL SINDACO FERRETTI.

 

Questa mattina ho visto qualcosa che non avrei voluto mai vedere, quello di “togliere”, non ammainare, ma togliere la “bandiera della Comunità Europea” dal Palazzo di Città, in Piazza Duchi Acquaviva. A fare questo gesto, appariva un Assessore, ma con quale autorità? Dico, con quale atto deliberativo ciò è avvenuto? Era la bandiera azzurra dell’Europa che è stata tolta. E poi, abbiamo visto un video, quasi privato, apparso e girato nello studio del Sindaco Ferretti alla cui presenza l’Assessore Filiani piegava la bandiera dell’Europa e se ne andava dopo aver ascoltato un “requiem” (morte dell’Europa?), seguito “dall’ Inno di Mameli”, sempre alla presenza del Sindaco, il Gonfalone della città di Atri e dell’Assessore Filiani, impettiti e sull’attenti, ad ascoltare l’Inno tricolore con dietro; in rappresentanza della “Civitas Vetusta”. E’ tutto avvenuto  in termini ufficiali e credibili,  non è stato uno scherzo.  E su queste cose non ci si scherza. Così è stato presentato  sul web, e poi sulla stampa.

E’ stata una vergogna civica assistere a tutto questo, e dico: “come lo ha potuto permettere tutto questo  Egregio Sindaco? E’ stata una volontà sindacale? Ed allora dov’è l’Ordinanza? E’ stata una volontà della Giunta Municipale? Ed allora dov’è la delibera di Giunta? E’ stata una volontà del “Consiglio Comunale”, ovvero  della cittadinanza? No, non credo, anche perché non è stato affatto coinvolto in merito”.

Ed allora, è stata solo una Vostra volontà, Sua Signor Sindaco e dell’Assessore Filiani? E la opposizione? Dov’è? Dovrebbero chiedere un immediato Consiglio Comunale per “condannare” quanto avvenuto, e CHIEDERE le dimissioni del Sindaco. Cosa a cui mi associo da Sindaco  EMERITO, proprio  nel momento in cui la Città, i Cittadini, hanno bisogno di UNITA’, di stare assieme, di sentirsi tutelati, di essere solidali con le Istituzioni. Quelle stesse che, nel nome del Sindaco, esprimono invece palesi provocazioni all’equilibrio comune, al sentimento comune.

Insomma, Egregio Sindaco, l’Europa di Spinelli, l’Europa dell’Unità, l’Europa della solidarietà, la NUOVA EUROPA auspicata da CONTE, del governo con il M5S: è questa che deve esserci, non quella che i vostri partiti hanno determinato negli anni del vostro Governo del MES, del Monti, della Fornero, etc. etc. Non abbiamo bisogno di atti “dimostrativi” o “provocatori”, per dire la nostra in Europa, o solo localmente. Non è il momento. Il M5S e Conte lo hanno già detto ed affermato sempre, ieri come oggi e lo dirà domani a tutela degli italiani a differenza dei partiti da voi impersonati, a differenza di voi della Lega, di Forza Italia, di F.lli d’Italia (Berlusconi-Salvini-Meloni). Personalmente, come tanti, siamo critici verso l’Europa che avete voluto e costruito voi, ecco perché mi auguro che le questioni cambino, come dice CONTE. Ed il 2020, potrebbe essere il “fallimento dell’Europa se non cambia, oppure, il suo rilancio”.

Conte lavora per la seconda ipotesi, come si sa, e si conosce, così ed anche il M5S al Governo e nelle Istituzioni. E non si ha nessun bisogno di queste baggianate, piazzate, per dimostrare diversità, ma bisogna stare sul campo, ed essere patriottici, unirsi, a questa azione, altro che  provocazioni e bugie…. o meglio carnevalate.

Il Palazzo di Città è la Casa del Popolo, appartiene a tutta la città di Atri, non a quella di una minoranza che governa con superbia ed arroganza la città, altro che “ATTO provocatorio, grido di dolore”.

Caro Sindaco, ma quale  “grido di dolore”  ha voluto dimostrare con questo gesto simbolico, e poi ammettere, subito dopo  e dopo energiche proteste nella società civile di Atri,  che è stato un vostro grido di aiuto,  e successivamente affermare, con faccia di bronzo e con consueta incoerenza, di credere nell’Europa e condividerne i principi fondanti. Così come dichiarato?

Non è così. Non è in questo modo che Lei doveva esprimere il disagio, e la volontà del cambiamento, ma, come  scrivevo prima, sostenendo  questa battaglia che sta portando avanti il Governo CONTE in primis, che non è certo cosa appartenente ai Partiti componenti la sua Giunta.  E’ nella Sua maggioranza che alberga questa volontà. Essi si pongono  solo l’obbiettivo certo dello sfascio, e del “non“ successo delle trattative in corso, ma che il solo CONTE, sorretti dal M5S di DI MAIO, stanno portando avanti in campo Europeo, assieme al PD, e che vedono invece le forse politiche a voi legate, osteggiare invece queste azioni, in ogni modo possibile, con bugie di ogni sorta, anche in questo tragico momento di dolore che avvolge l’Italia intera, nell’emergenza del Coronavirus.

Lei è l’Istituzione della nostra Città  e c’è bisogno di coesione tra Forze Istituzionali. Dichiara di essere Europeista, certo, come Filiani,  a cui è stato dato ”l’ordine di fare l’insano gesto” di togliere la bandiera dell’Europa dai uno dei tre pennoni  del palazzo di città.

Egregio  Signor Sindaco, Carnevale è passato da un pezzo,  e questi atti, così come li ha concepiti Lei, e parte della sua Giunta, non sono stati degni di un Sindaco, di una città che ha una storia trimillenaria di civiltà, della: “Civitas Vetusta”.

Si faccia un esame di coscienza, e verifichi se è stato un gesto rispondente al suo ruolo di rappresentante della città, dico la città, non del suo partito, o giù di li.  Il suo ruolo Le impone di farsi Garante della difesa del senso civico e istituzionale che rappresenta anche contro le evidenti pressioni interne alla Sua maggioranza che vorrebbero obbligarla a fare altro, anche questi atti dimostrativi lesivi del Suo ruolo e della Sua rappresentanza.

Spero che abbia compreso, che su queste questioni di principio, la città non scherza;  tifosi o meno che Lei abbia a portata di squillo, o di clik, ricordi sempre che Lei è il Sindaco, e deve dare ragione di equilibrio e di rappresentatività e di rappresentanza a tutti. Questo è il suo ruolo, non quello che vorrebbero altri della Sua maggioranza. Queste scellerate dimostrazioni le lasci a loro, ai partiti e non si faccia travalicare. Lei è Atri, quantomeno pro-tempore, e riveste, la carica di SINDACO di Atri, di 1° cittadino. Le ricordo: rappresenta tutti, non solo loro e non doveva prestarsi a questo, anche se lo avesse eventualmente idealmente condiviso.

Mario Marchese, (Sindaco Emerito di Atri, Circolo della Sinistra Indipendente E. Berlinguer-Atri