Pubblicato Venerdì, 03 Aprile 2020

LA RIMOZIONE DELLA BANDIERA EUROPEA DAL PALAZZO COMUNALE

L'OPPOSIZIONE: UN GESTO VILE

Gesto vile e arrogante quello che abbiamo visto perpetrarsi ieri sera presso la sede comunale. Non ci sorprende tanto che sia stato concepito da chi ha costruito nel corso dei decenni la sua immagine e “fortuna” politica sulla più becera propaganda, quanto il fatto che il primo cittadino, il Sindaco, si sia reso coprotagonista di una delle più brutte pagine della storia politica atriana.

La gravità del gesto è pari alla gravità delle reazioni di alcuni paesi dell’Unione europea alla gestione dell’emergenza.

Inopportuno, inappropriato e offensivo proprio per il dramma che tutte le comunità stanno vivendo. Un soffiare sul fuoco che ha il solo fine di alimentare rabbia sulla popolazione cui non modifica la quotidianità, né restituisce salute.

Chi rappresenta le istituzioni ha strumenti altri per esprimere il proprio dissenso rispetto alle politiche nazionali: dimettersi!

Potremmo scrivere a lungo, ma rimandiamo ad altri tempi il dibattito che oggi apparirebbe del tutto inutile, emulo di chi crede di essere in una perenne campagna elettorale.

Quella bandiera è stata cucita sulle macerie di un’Europa dilaniata da nazionalismi che hanno sempre e solo generato e alimentato odio e orrori.

I consiglieri comunali di Atri
Ugo Giuliani, Alfonso Prosperi, Paolo Basilico Giammarco Marcone, Cinzia di Luzio.

E i cittadini
Giuseppe Forcella, Gianluigi Antonelli, Gabriella Romano, Chiara Leonzi, Monica Angelici, Carlo Anello, Sandra Di Febo, Fulvia di Filippo, Daniele Adriani, Davide Giancristofaro, Giuseppe Schiavone, Carlo Micheli, Massimo Spezialetti, Lorenzo Infante, Emidio Anello, Domenico Cantoro, Emiliana Finizi, Gianni Pavone.

A questi si aggiungono tanti altri cittadini non residenti che, in una chat nata spontaneamente la notte scorsa, hanno voluto testimoniare la propria indignazione.