Opinioni\Riflessioni
DAL PROFONDO DEL NOSTRO CUORE
Dal profondo del nostro cuore é il libro scritto dal cardinale Robert Sarah, in collaborazione con il papa emerito Benedetto XVI, per ricordare ai fedeli la posizione della Chiesa e per contrastare alcuni punti discussi durante il sinodo sull’Amazzonia.
Nell’introduzione dal titolo “Perché avete paura?” Sarah riporta lo spirito con cui ha scritto e pubblicato le sue riflessioni con papa Benedetto. “Con un grande desiderio di pace e unità, offriamo dunque a tutti i nostri fratelli vescovi, sacerdoti e fedeli laici di tutto il mondo il frutto dei nostri colloqui. Lo facciamo con uno spirito d’amore per l’unità della Chiesa. Se l’ideologia divide. La verità unisce i cuori. Lo facciamo con spirito di carità. Ci è parso utile e necessario pubblicare questo lavoro in un momento in cui gli animi sembrano essersi placati. Ciascuno può completarlo o criticarlo. La ricerca della verità non può compiersi se non a cuore aperto”.
Il primo capitolo è scritto da papa Benedetto XVI e porta il titolo “Il sacerdozio cattolico”. Il papa emerito parla, con la sua profonda conoscenza dei testi biblici e della situazione ebraica al tempo Gesù, del perché il sacerdote debba rimanere celibe.
A pagina 39 si legge “Nella coscienza comune di Istraele era evidente che i sacerdoti avrebbero dovuto attenersi all’astinenza sessuale nei periodi in cui esercitavano il culto e dunque stavano in contatto con il mistero divino. Il rapporto fra astinenza sessuale e culto divino era assolutamente chiaro nella coscienza comune di Israele. Visto che i sacerdoti veterotestamentari dovevano dedicarsi al culto solo in determinati periodi, matrimonio e sacerdozio risultavano senz’altro tra loro conciliabili”.
Ed ancora, “A causa della celebrazione eucaristica regolare, o in molti casi giornaliera, per i sacerdoti della Chiesa di Gesù Cristo la situazione era radicalmente cambiata. Tutta la loro vita è in contatto con il mistero divino ed esige così un’esclusività per Dio la quale usclude un altro legame accanto a sé, come il matrimonio, che abbraccia l’intera vita”.
Benedetto XVI afferma che l’astinenza è nata con Mosé (1500 a.C.) e che con Cristo é trasformato in celibato per amore in Dio da parte del sacerdote.
Il secondo capitolo è scritto dal cardinale Sarah a cui ha dato il nome “Amare fino alla fine”. La riflessione del cardinale si articola si snocciola su tre punti, che secondo lui, si arriverà col l’ordinazione dei preti sposati: 1) una catastrofe pastorale; 2) una confusione ecclesiologica; 3) un arretramento nella comprensione del sacerdozio.
A pagina 115 Sarah scrive “Il sacerdozio sta attraversano una crisi. Ora, nella Chiesa le crisi sono state sempre superate grazie a un ritorno alla radicalità del Vangelo, e non mediante l’adozione di criteri mondani”.
Sarah lancia un appello ai sacerdoti di tutto il mondo ed in particolare (pagina 131) “Supplico umilmente Papa Francesco di proteggerci definitivamente da tale eventualità ponendo il suo veto a ogni indebolimento della legge del celibato sacerdotale, anche se limitato a questa o a quella regione”.
Della conclusione scritta a 4 mani e dal titolo “All’ombra della Croce” riporto solamente il seguente pensiero “Desideriamo tenerci lontani da tutto ciò che potrebbe ferire l’unità della Chiesa. E’ unicamente il nostro amore per la Chiesa che ci ha spinti a impugnare la penna per voi”.
Il libro ha fermato la volontà del papa sull’argomento? Credo proprio di si anche se tra qualche anno il problema tornerà a farsi sentire. Chiudo con una frase di Sarah dell’appello ai sacerdoti (pagina 122) “non lasciamoci prendere dalla fretta, dall’attivismo e dalla superficialità di una vita che dà la precedenza all’impegno sociale o ecologico, come se il tempo dedicato a Cristo, nel silenzio, fosse tempo sprecato”. Sarah parla per due volte dell’impegno politico, sociale e ecologico della Chiesa e non im modo positivo.