Pubblicato Martedì, 21 Gennaio 2020
Scritto da Fratelli D'Italia. Pineto

E' STATA FATTA CHIAREZZA!

Cantarini dovrebbe dimettersi seduta stante dal momento che non conosce
le regole basilari dell’ente che ha l’onore e onere di rappresentare.

Fratelli d’Italia-Pineto esprime soddisfazione per il tempestivo intervento del Governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio nonché del Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura e del sindaco di Silvi Andrea Scordella sulla questione, da noi sollevata, legata al bando recentemente indetto dall’Amp Torre di Cerrano per la nomina del “nuovo” direttore.

“A nome di tutti i componenti del direttivo e di tutti gli iscritti al circolo pinetese di FdI, intendo ringraziare i presidenti Marsilio e Di Bonaventura e il sindaco Scordella per aver bloccato, con una decisa presa di posizione, un’autentica nefandezza come quella di un concorso indetto con anomali criteri di selezione” – afferma Pio Ruggiero, presidente di FdI-Pineto che continua – “ in riferimento alle strampalate dichiarazioni di Cantarini apparse sulla stampa, evidenziamo che la nota pervenuta a Lui in qualità di Presidente del CdA dell’Amp e a tutti i membri dello stesso, frutto della efficiente collaborazione tra le Amministrazioni regionali e municipali consorziate, è finalizzata ad evitare atti/concorsi farsa, non certo ad impedire la realizzazione di progetti europei già aggiudicati.

Al contrario, è palese l’intenzione del presidente dell’Area Marina Protetta (e di coloro che hanno avvalorato il bando) di voler condizionare il futuro dell’ente con la nomina del “nuovo” direttore per 6 anni, determinando l’irrilevanza del prossimo CdA.

Facciamo notare, quindi, al sig. Cantarini che per un Area Marina Protetta che non arriva ad avere due dipendenti a tempo pieno non c’era alcuna fretta di indire, con un CdA in scadenza e con così largo anticipo, un concorso che prevedeva requisiti richiesti ad un Generale di Corpo d’Armata: insomma, Cantarini attenda con serenità il rinnovo del Cda senza alcuna accelerazione.

Ricordiamo, inoltre, che ai sensi dell’art.17 dello statuto i componenti del Cda possono essere revocati senza particolari formalità.

Fino ad ora, nonostante i cambiamenti verificatisi a seguito delle recenti tornate elettorali, nessuno ha avuto la premura di avvalersi di tale strumento e tutti sono rimasti al proprio posto… questo è il garbo istituzionale del centrodestra di cui Cantarini si lamenta con imbarazzanti dichiarazioni.

Rivolgiamo, infine, al sig. Cantarini un invito: piuttosto che aggrapparsi ad irresponsabili battute evocando lo spettro dello spoil system, il presidente del CdA dovrebbe dimettersi seduta stante dal momento che non conosce le regole basilari dell’ente che ha l’onore e onere di rappresentare”.