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Pubblicato Martedì, 12 Novembre 2013
Scritto da Gabriella Liberatore

AL DELFICO DI TERAMO

UN PONTE TRA "DENTRO" E "FUORI": STUDENTI E DETENUTI IN SCENA

Comunicato stampa

 

Il Liceo Classico “M. Delfico” di Teramo, da tempo, promuove azioni volte a trasferire l’inestimabile valore dell’insegnamento dei classici in contesti di vita reale.

Classico, per dirla con Calvino, “è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Questo “libro” noi lo sfogliamo tutti i giorni, ed ha sempre qualcosa di nuovo da dirci.

Nell’anno scolastico 2012/2013, il Liceo Classico “M. Delfico” elabora e realizza il progetto “Dì-ke giustizia sei?”. Una riflessione articolata sul cammino dei diritti e sul significato profondo della Giustizia, intesa come acquisizione irrinunciabile delle moderne democrazie. La scelta di affrontare untema così complesso è nata, evidentemente, dalla necessità, avvertita come stringente nel nostrotempo, di riaffermare il valore assoluto della Giustizia, intesa come “punto di equilibrio”, come composizione umana del conflitto altrettanto umano tra colpa ed espiazione, tra reato e pena. Il titolo del progetto svela immediatamente il sovra scopo: un dialogo con la Giustizia, con la sua personificazione, un incalzante interrogativo sulla “giustezza” della stessa. Se Dike ne è la personificazione, la dea Atena ne è lo strumento, ed il “tragico” riafferma la sua forza. Da qui, l’allestimento delle Eumenidi di Eschilo. Terza tragedia della trilogia dell'Orestea che, con il suo significato alto della composizione della giustizia severa ed inesorabile con la salvezza, può essere il paradigma del superamento della primordiale vendetta: si elegge un tribunale, l’Areopago, le Erinni diventano “benevole”, la catena dei delitti si arresta. Nasce il tribunale, come luogo in cui dimora Giustizia.

La lettura dei classici non avrebbe consentito, però, a Dike di rispondere esaurientemente al nostro interrogativo: l’uomo, la sua naturale fallacia può dirci, forse, che Giustizia c’è, se Giustizia c’è. Gli studenti si sono, così, confrontati e si confronteranno con i “protagonisti della Giustizia, con chi “l’amministra” e chi la “subisce”. Hanno incontrato magistrati che hanno testimoniato, con la propria vita, quanto alto e difficile sia il loro compito. Giungiamo, ora, alla fase conclusiva del progetto, forse la più significativa: il 26 Novembre 2013, presso la Casa circondariale di Castrogno, studenti e detenuti andranno in scena. Eschilo, il ponte tra“fuori” e “dentro”.

Liceo Classico - Teramo 12 novembre 2013