Le radici nella nostra città

RICORDO DI PADRE SILVIO DI GIANCROCE

Nella notte tra il 3 il 4 dicembre, nel cuore della novena dell’Immacolata, ha concluso la giornata terrena per risvegliarsi nella luce del Signore, P. Silvio Di Giancroce, O.F.M.Conv. della provincia religiosa abruzzese-molisana. Minato da un male ribelle a tutti i tentativi della scienza, era stato ricoverato la fine di settembre scorso all’ospedale civile di Pescara. Nonostante la malattia, non ha perso il sorriso e ha sempre dispensato gioia e affetto.

Era nato a Castelnuovo Vomano il 31 ottobre 1937 ed era entrato nel probandato francescano di Atri, nel 1950. Nella città acquaviviana, alla quale era molto legato e dove viveva il fratello Peppino, maestro elementare con la famiglia, aveva emesso la professione perpetua, insieme ad altri confratelli nel 1959.

Ordinato sacerdote nel 1963, nella Chiesa di S. Antonio a Pescara, dall’allora Vescovo Antonio Iannucci, con lui furono ordinati altri otto conventuali. Ha svolto il fecondo servizio pastorale sempre nell’amata provincia d’Abruzzo, dove, peraltro, è stato Parroco dell’Assunta a Silvi Marina e di S. Antonio a Pescara. Nella città dannunziana è stato anche docente di teologia pastorale presso l’ISSR “G. Toniolo”.

Con il capitolo provinciale del 2004, dove fu rieletto Ministro Provinciale l’indimenticabile P. Giorgio Di Lembo, P. Silvio rimase al Convento di Pescara, mentre era nominato Parroco, P. Attilio Terenzio, attuale Vicario Provinciale. In quei due anni fu assistente delle Clarisse Urbaniste. Nel 2006 fu mandato al Convento di Tagliacozzo, e due anni dopo, al Santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano, dove per un mandato è stato Guardiano.

L’apertura della missione in Burkina-Faso, avvenuta nel 2001, in collaborazione con la Provincia di Varsavia, gli ha dato la possibilità di un breve periodo in Africa. P. Silvio lo visse con entusiasmo e ne uscì fuori un sapido reportage.

Nel non breve periodo frentano, P. Silvio ha valorizzato il Miracolo, promuovendo “La Lampada”, il bollettino cartaceo nato con il ritorno dei figli di S. Francesco a Lanciano. Il periodico voleva essere un collegamento tra il Santuario e i pellegrini, provenienti da tutto il mondo. Pochi anni fa si pensò della visita di Papa Francesco a Lanciano e sarebbe stata la prima volta di un Sommo Pontefice regnante, al Miracolo. L’evento era appoggiato dal V° centenario della fondazione della diocesi di Lanciano, con la Cattedrale di S. Maria del Ponte a due passi da S. Francesco.

Inchiodato al letto dell’ospedale, P. Silvio parlava con vigore del Miracolo Eucaristico, quest’anno diventato orfano anche di due altri frati, P. Luigi Della Zizza e P. Paolo Cerritelli, entrambi Guardiani del Convento, prima dell’arrivo di P. Silvio. Il suo volto si elettrizzava quando declamava i pellegrini stranieri, venuti anche solo per mezz’ora, per pregare davanti ad uno dei primi miracoli eucaristici della storia.

Accoglieva tutti con immensa fraternità. Quando arrivavano i frati dagli altri conventi, o i chierici dai vari studentati, offriva appetitosi pranzi e corpose merende, nel refettorio, dove in un angolo erano presenti i quotidiani locali, segno di forte attenzione al territorio.

Amante dell’arte e della storia, nella Chiesa dell’Assunta a Silvi, aveva voluto le vetrate, opera della ditta Cam.per di Atri, con la solerte guida del M° Federico Tamburri. Nel presbiterio aveva inoltre promosso la ristrutturazione, sul sentiero del predecessore P. Angelo Fiori, per tre anni Ministro Provinciale d’Abruzzo, dotato di spiccato senso artistico.

P. Silvio lo ricorderò sempre con gratitudine e affetto. E’ stato uno dei primi frati della provincia abruzzese che ho conosciuto, quando era Guardiano di S. Francesco a Chieti. Proiettato verso il nuovo e ancorato all’antico, P. Silvio era l’incarnazione della conventualità, la cui imago brevis è quella chiesa inclusa nelle mura della città, dove diventiamo pieni di Dio per servire i fratelli.

SANTINO VERNA