Pubblicato Venerdì, 08 Novembre 2019


UN TEMA CHE APPASSIONA TUTTA LA CITTA'

Tanta partecipazione a Pineto per il workshop tecnico scientifico sull’erosione costiera
promosso nell’ambito del progetto Co.P.E.Ma.P Progetto di Sistema del Ministero
dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare

Un pubblico numeroso, attento e partecipe ha preso parte al workshop tecnico scientifico promosso nell’ambito del progetto Co.P.E.Ma.P, Progetto di Sistema del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che si è svolto questa mattina (7 novembre 2019) a nella Sala Polifunzionale di Pineto sul tema: “Difesa dall’erosione costiera, un servizio ecosistemico”. Un appuntamento caratterizzato dalla presenza delle maggiori autorità che si occupano di questo delicato tema, tra questi la Direttrice della Direzione Generale della Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, Maria Carmela Giarratano, oltre a politici, studiosi ed esperti provenienti da tutta Italia. Il workshop è stato organizzato dall’AMP Torre del Cerrano in collaborazione con il Comune di Pineto e con il patrocinio del Ministero  dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’ISPRA e dei Parchi Nazionali dei Gargano e del Circeo.

La giornata è stata caratterizzata da due sessioni tecnico-scientifiche, la prima sul tema “Mappatura della protezione costiera e della resilienza in litorali sabbiosi afferenti ad Aree Protette. Azione di sistema trasversale, nell’ambito della direttiva del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, per indirizzo delle attività dirette alla conservazione della biodiversità”, la seconda ha avuto per argomento “Valutazione economica dei diversi scenari”. Durante la mattinata è stato anche presentato il volume “Il Capitale Naturale. Atti del convegno del 12 ottobre 2018. Pineto-Silvi”.

La Direttrice della Direzione Generale della Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Maria Carmela Giarratano, nel suo intervento a conclusione dell’incontro, ha evidenziato la necessità di analizzare queste problematiche in una visione più ampia e complessiva, partendo dall’assunto che il problema dell’erosione costiera è un problema globale le cui soluzioni sono complesse e che quindi occorre fare rete e condividere le conoscenze per adottare scelte coerenti.

“L’Area Marina Protetta del Cerrano potrebbe essere un modello di studio per valutare il fenomeno dell’accrescimento della linea di costa in questo tratto di litorale teramano e abruzzese. Una spiaggia che aumenta, un mare che da anni non vede più l’azione delle turbosoffianti, zero prelievi di sabbia per procedere con interventi di ripascimento morbido in altri punti della costa - dichiara il presidente dell’AMP Torre del Cerrano, Leone Cantarini, che ha rivolto un messaggio chiaro al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Abruzzo - l’intervento di ripascimento morbido con il prelievo della sabbia a 50 metri dalla battigia con draghe non sembra essere la soluzione ideale. Tanto meno la realizzazione dei pennelli perpendicolari. Tutti elementi che abbiamo raccolto in questo ultimo anno e racchiuso nel volume, ‘Il capitale naturale’, atti del precedente incontro di ottobre 2018, presentato e consegnato nel corso dell’incontro”. 

 “Quello di oggi – ha dichiarato il Sindaco di Pineto e Presidente dell’Assemblea del Consorzio di Gestione dell’AMP Torre del Cerrano, Robert Verrocchioè stato un convegno di estrema importanza, una giornata che ha offerto a tutti la possibilità di poterci arricchire di conoscenze soprattutto in merito ai dati e alle analisi portate avanti in questi ultimi anni da parte dell’AMP Torre del Cerrano, dal Ministero e dall’Ispra. La nostra è una città interessata da una criticità che riguarda l’erosione nella parte Nord, il senso dell’incontro era quello di far confluire nei territori interessati da Aree Marine e dall’erosione, tutte le esperienze che ci sono in Italia intorno alle soluzioni e anche alle criticità dovute ai cambiamenti climatici o anche gli interventi che negli anni non hanno prodotto i risultati auspicati. Abbiamo ribadito il fatto che occorre conoscenza della materia perché la difesa della costa è un tema complesso su cui si confrontano scienziati e ricercatori, sappiamo che ogni intervento a mare produce un suo effetto ed è diverso da zona a zona. Noi stiamo procedendo con la nostra progettazione e vorremmo farlo in sinergia con gli altri enti, in particolare con la Regione Abruzzo, che ha un ruolo importante in materia di difesa della costa perché ha una visione più complessiva, e al Ministero che è per noi il faro rispetto a tutte le tematiche di programmazione in ambito ambientale. I referenti della Regione Abruzzo oggi hanno ribadito dei concetti e dei principi importanti in termini di precauzione, sostenibilità ambientale e economico finanziaria e della condivisione, principi che ci portano a proseguire su questa strada. Oggi erano presenti autorevoli esponenti del mondo dell’Università, dell’Ispra, del Ministero e spero che da questa mattinata possano stringersi sempre più importanti collaborazioni tra i vari livelli”.