Pubblicato Mercoledì, 02 Ottobre 2019
Scritto da Alberto Sporys

VALLE VACCARO UN CUORE VERDE NEL
PARCO GRAN SASSO MONTI DELLA LAGA

UN AFFASCINANTE PERCORSO DI GUSTO E DI ARTE

Valle Vaccaro è una piccola frazione del comune di Crognaleto situata a 1105mt. s.l.m.

Balle Vaccaria compare per la prima volta in un documento del 1130 concernente a una donazione di beni al Vescovo di Teramo da parte del parroco Don Giovanni, doveva trattarsi di un insediamento di una certa importanza, tanto che è indicata come confine occidentale del territorio di ubicazione dei beni donati, alla pari di Montorio che viene indicato come confine a oriente.

Valle Vaccaro doveva avere originariamente un assetto diverso da quello attuale: infatti, la curata di S. Pietro, menzionata nelle fonti tra il XIII e il XIV secolo, da ubicarsi sul colle omonimo, era già abbandonata nel 1611 tanto che la cura parrocchiale fu trasferita a S. Antonio, collocato all’intero dell’abitato, qual era andato definendosi nel corso del basso medioevo.

L’abitato altomedioevale nell’area di Valle Vaccaro deve essere pertanto sul Colle S. Pietro dove oggi nulla resta visibile, anche per l’abitudine del riutilizzo dei materiali impiegati nelle costruzioni.

Poco a nord, lungo la riva destra del torrente Zingano, di fronte al villaggio omonimo, vi sono i resti di un altro abitato medioevale abbandonato, Morelle, con la chiesa curata di S. Giovanni; menzionato per la prima volta in una carta del 1029; fu completamente distrutto dal terremoto del 1703.

Durante la seconda guerra mondiale, Valle Vaccaro fu risparmiata dai Tedeschi perché ignoravano che oltre quelle rocce ci potesse essere un paese abitato.

Il popolo si radunò nella chiesina di S. Antonio restaurata negli ultimi anni dell’Ottocento: pregarono giorno e notte, ringraziando Dio che aveva preservato il paese dalla furia distruttrice.

Arriviamo così ai giorni nostri, domenica 22 settembre, il Sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo, con gli abitanti di Valle Vaccaro e l’interessamento delle Associazioni ITALIA NOSTRA di Teramo, ha organizzato con il Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, I Borghi più Belli d’Italia, PORSCHE Club Abruzzo e Molise e le Pro Loco locali hanno organizzato un Laboratorio di Pensiero “PERCORSO DEL GUSTO E DELL’ARTE NEL PAESE”.

Le Proloco negli stand hanno presentato e fatto degustare ai presenti i prodotti di nicchia del loro territorio: Tottea degustazione della famosa ventricina rossa, maturata nella trippa del maiale per un anno, spalmata su una bruschetta e mangiata con fave fresche;

Valle Vaccaro mezze maniche al sugo di pecora, pizza e pecora a la callare, se poi dovesse rimanere un po’ di sugo si possono condire gli gnocchi;

Nerito arrosticini di castrato;

Poggio Umbricchio timballe, salumi e formaggi al tartufo bianco e nero;

Crognaleto frutta (fonte de la spogne) mele ghiacciate, mirtilli, noci e liquori locali;

Senarica, gemellata con Venezia, ha presentato il frutto del suo territorio, le castagne e dolci abbinati a questo frutto, tra cui “le caggiunette” prodotti con una farcia di cioccolato liquore e castagne; per la vigilia di Natale potranno gustare una ricetta particolare “Lu baccalà ‘nghe le castagne” piatto che è preparato solo in quest’occasione. Posso dirvi è un piatto eccezionale.

Durante la giornata i pastori di Valle Vaccaro in piazza hanno preparato e fatto degustare la cagliata, il formaggio e la ricotta fresca.

Moltissimi i visitatori che hanno affollato il Borgo.

Ricordiamo a tutti i lettori che il 19 e 20 ottobre 2019 a Senarica ci sarà la 14ª Sagra della Castagna Lu ‘NZITE.

Alberto Sporys