SICUREZZA SCUOLE DI ATRI

IL SINDACO REPLICA AI GRUPPI DI MINORANZA

 “Vogliamo scuole sicure e piene, non vuote e insicure come da eredità di chi ora critica”

Cos’è più importante avere scuole piene o avere scuole sicure? Questo l’interrogativo che mi è stato posto dai gruppi di minoranza al Comune di Atri riguardo i grandi risultati ottenuti nella città ducale dal punto di vista delle iscrizioni scolastiche e delle scelte effettuate per gestire al meglio gli alunni negli edifici più idonei della cittadina. Porre la questione sotto forma di alternativa denuncia però scarsa lungimiranza e poca consapevolezza dello stato dei fatti. Sono infatti importanti entrambi e sono l’uno la conseguenza dell’altra. Se la città di Atri è beneficiaria di due finanziamenti per le scuole, 9 milioni di euro per il polo Illuminati e 5 milioni di euro per la scuola media, per un totale di ben 30 miliardi delle vecchie lire, importi che in assoluto a memoria d’uomo non si ricordano per Atri in nessun settore, il merito va al numero degli alunni presenti, basti ricordare che nella scuola media c’erano 11 classi delle scuole superiori. Avere finanziamenti implica avere scuole più sicure. Ma questo i gruppi di minoranza lo ignorano, dato che alla fine del loro mandato hanno lasciato le scuole vuote e insicure”. Con queste parole il primo cittadino di Atri, Piergiorgio Ferretti, replica alle polemiche sollevate a mezzo stampa dai gruppi di minoranza del Comune di Atri sulla questione delle scuole nella città ducale e con una nota precisa punto per punto lo stato dei fatti relativamente a Palazzo Cicada, edificio individuato – in sinergia con la Provincia di Teramo – per ospitare dall’anno scolastico 2019/2020 il nuovo Istituto “A. Zoli” con annesso convitto.

I gruppi di minoranza mi accusano di essermi mosso ad agosto per lavorare all’individuazione dei nuovi spazi per le scuole superiori di Atri – aggiunge Ferretti - polemica assolutamente infondata e inutile. Mi sto muovendo in modo incessante dal febbraio 2019, appena avuti i dati delle preiscrizioni. Si è arrivati a formalizzare il tutto a maggio, dopo 5 sopralluoghi e una conferenza di servizi con la Provincia. Il Palazzo Cicada non solo è sicuro, ma può essere definito una fortezza. Ovviamente siamo in possesso di tutte le certificazioni necessarie e mercoledì 19 settembre alle 12 nel mio ufficio a Palazzo Ducale, nel corso di una conferenza stampa le mostrerò tutte, anche quelle non richieste. Ciò testimonierà la ‘bella’ figura che hanno fatto i consiglieri di minoranza di fronte all’intera comunità scolastica, ai dirigenti, ai docenti, ai collaboratori della scuola, agli assistenti amministrativi, agli alunni, alle famiglie e all’intera comunità di Atri che è entusiasta della riapertura dopo 50 anni di Palazzo Cicada. Una ‘bella’ figura fatta attaccando violentemente due enti in maniera offensiva e irrispettosa delle istituzioni cercando di fare danno alle scuole di Atri e alla collettività intera che da oggi invece gode da un lato di una struttura di altissimo prestigio invidiata da tutti e dall’altro di un quartiere, quello di San Domenico, che sarà rivitalizzato. Un ‘figurone’ che hanno fatto di fronte all’intera provincia di Teramo con un atto di sciacallaggio politico. Va detto che io ho ricevuto dal Partito Democratico una richiesta protocollata venerdì 13 settembre nella quale mi si chiedeva di consegnare la documentazione (ovviamente corposa e dettagliata) entro lunedì 16, con il sabato e la domenica di mezzo e il giorno successivo hanno divulgato un comunicato stampa polemico e privo di fondamento”.

“Dov’erano Ugo Giuliani, Alfonso Prosperi e Paolo Basilico due anni fa – sottolinea il Sindaco – quando l’Amministrazione provinciale precedente a quella attuale (che rappresentava tutti loro) quando dislocarono le aule nei locali della Asl senza corridoi, con alunni stipatissimi fino all’ultimo giorno di scuola, senza scala di sicurezza e con un solo bagno per cinque classi, 100 ragazzi e i docenti. Silenziosi allora. E adesso, dove tutto è perfetto, hanno da polemizzare. Strano modo di pensare alla cosa pubblica e al benessere dei cittadini. Su una cosa hanno ragione, il nostro polo scolastico si sta imponendo a livello provinciale. Per loro una sorta di scoperta d’ultimo minuto, per noi un obiettivo raggiunto al quale stiamo lavorando da anni. Approfitto per augurare un buon anno a tutti i colleghi, a tutta la comunità scolastica e in particolare ai tanti alunni pendolari che avranno modo di ricordare gli anni più belli della loro vita ad Atri”.