Pubblicato Giovedì, 05 Settembre 2019
Scritto da Santino Verna

Un gioioso avvenimento

LE RELIQUIE DI SANT’ANTONIO E DI S.FRANCESCO AD ATRI

Per una quarantina di ore, Atri ospiterà le reliquie di S. Antonio di Padova e anche quelle di S. Francesco. L’evento è stato voluto e promosso dalla Parrocchia di S. Maria Assunta nella Concattedrale con il Parroco Canonico Giuseppe Bonomo, per sottolineare la storia francescana nella cittadina acquaviviana, cominciata, secondo la tradizione, con il Concilio Lateranense IV (1215) quando, a Roma, Francesco d’Assisi incontrò il Vescovo Atanasio di Penne.

Le reliquie di S. Antonio, fino al 1981, uscivano solo occasionalmente dalla Basilica di Padova. Nel 1949, giunsero a Pescara, e si fermarono nella Parrocchia eponima, fresca di costruzione. L’evento si sarebbe ripetuto tante altre volte, nel corso degli anni.

In occasione dei 750 anni della nascita al Cielo del Santo, è sorta la missione con le reliquie di S. Antonio e molto fitto è il programma. Tanti sono i luoghi del mondo dove arriva la presenza del Santo, attraverso la “massa corporis”, perché S. Antonio è il Santo di tutto il mondo, venerato persino dagli islamici, nella Chiesa dei Conventuali ad Istanbul.

Una grande “peregrinatio” si ebbe nel 1994-95, per l’VIII centenario della nascita di S. Antonio, avvenuta, all’ombra della Cattedrale di Lisbona, nel palazzo avito, oggi Museo, il 15 agosto di un anno compreso tra il 1191 e il 1995. Quest’ultimo è l’anno più accreditato. La missione riguardò anche la diocesi di Teramo-Atri, con soste nel Santuario della Madonna delle Grazie a Teramo e in quello della Madonna dello Splendore a Giulianova. Non essendovi ancora la stretta collaborazione tra le parrocchie di Atri e quella di S.Maria Assunta a Silvi, non si riuscì ad organizzare l’arrivo delle reliquie in una cittadina beneficata da S. Antonio, perché la sua intercessione presso il Signore, segnò la fine dell’ultima guerra mondiale. Era proprio il 13 giugno, anno 1944, quando arrivarono le pattuglie liberatrici e Atri esplose di gioia.

In qualche modo Atri fu accontentata, perché la vicina Città S. Angelo, nella terza decade di luglio del 1995, ospitò nella Chiesa di S. Antonio, le reliquie del Santo di Padova. Gli atriani potettero andare alla spicciolata, ma questo gesto fu ripetuto, in modo più solenne ed emotivamente più coinvolgente, nella Chiesa dei Conventuali di Pescara.

Fu proprio una sosta nella Chiesa, per certi versi Santuario, di S. Antonio, a Pescara, ad alimentare il desiderio della “peregrinatio” ad Atri. Nell’aprile 2015, nella periferia Sud, di Atri, per interessamento della Parrocchia di S. Gabriele, con il Parroco Don Vincenzo Salladini e il suo Vice, Don Matteo Baiocco D’Angelo, attuale Parroco di S. Nicola, arrivò l’urna con il corpo di S. Gabriele dell’Addolorata e subito il pensiero corse al Santo di tutto il mondo.

Il 28 febbraio 2019, la delegazione atriana composta da Don Giuseppe Bonomo, la Prof.ssa Giulia Di Giacomantonio, Ettore Cicconi e Antonella Pavone, si è recata a Pescara, presso il Ministro Provinciale P. Franco Rapacchiale, per avanzare la richiesta della missione antoniana. Il desiderio più grande sarebbe stato per il 13 giugno, festa liturgica del Santo, ma la “peregrinatio” era impegnata altrove. Proprio per via del miracolo del Santo, la festa è stata sempre celebrata il 13 giugno, a dispetto della casella calendariale poco adatta per eventi ricreativi e popolari. E’ il tempo della mietitura e Atri è una cittadina a vocazione agricola (a differenza della commerciale Pescara), è tempo della chiusura della scuola con le ultime interrogazioni, per non parlare degli esami universitari, e per consolidata tradizione, nelle parrocchie spesso si celebrano le Cresime, nella prima metà di giugno. Qualche volta la festa del Santo ha coinciso con il Corpus Domini, come nel 1993 e nel 2004. Nel 1993 parte delle celebrazioni furono spostate in Cattedrale, e nel 2004, le Messe si celebrarono tutte a S. Francesco, ma il giorno seguente (lunedì 14 giugno).

La richiesta è stata accolta con benevolenza dal responsabile P. Egidio Canil, già Parroco del Protoconvento di Rivotorto, con l’approvazione del Vescovo Lorenzo Leuzzi. La “peregrinatio” riguarderà la Basilica Concattedrale di S. Maria, la casa di riposo, l’ospedale-civile, il Monastero di S. Chiara e la Chiesa di Treciminiere, dove si festeggia l’Addolorata, alla data tradizionale della terza domenica di settembre, anche con programma ricreativo. L’Addolorata era anche venerata nella Chiesa delle Clarisse, come attesta la “conocchia”, nel lato del Vangelo.

Accogliamo con grande giubilo le reliquie di S. Francesco e S. Antonio, chiedendo al Signore, per intercessione di questi due maestri della fede e amici dei poveri e dei sofferenti, tutto quel che vogliamo, se è per il bene delle nostre anime.

SANTINO VERNA