Opinioni \ Riflessioni

GRAZIE HAFTAR, GRAZIE MACRON

Haftar chi è costui? Haftar è il generale che ha mosso una guerra inutile, costosa e incomprensibile a Gheddafi. Haftar è l’uomo forte della Cirenaica. Haftar è l’uomo della Francia, prima di Sarkosy adesso di Macron. Haftar è l’uomo che voleva dare tutti i contratti stipulati dall’Italia con Gheddafi alla Francia.

Gli è andata male. Alla fine ha conquistato solo la Cirenaica. Poveretto, dico solo che non mi piace per non dire di peggio.

Dopo anni di stallo e di inutili tentativi di mediazione, anche del governo italiano, ci riprova. Con la scusa che Tripoli è piena di terroristi l’attacca, ma viene respinto da Al Sarraj, uomo forte della Tripolitania e amico dell’Italia. Poveretto! Quasi, quasi mi dispiace e mi fa piangere.

E arriviamo agli ultimi eventi. Haftar fa bombardare una parte di Tripoli. Nel bombardamento viene colpito un centro di accoglienza (o di detenzione, decidete voi come chiamarlo) di migranti pronti a diventare naufraghi da salvare. Sono morti in 53. Haftar dichiara che è stato un errore, ma a 73 anni non credo più nelle favole. In questi casi tutto è pianificato e programmato.

Con questo bombardamento Haftar mette a nudo le contraddizioni  della sinistra italiana. 

Primo. Macron il difensore ipocrita degli sbarchi, fa bombardare il centro dei migranti a Tripoli. Tutti zitti. Nessuno si lamenta, nessuna protesta, nessuna manifestazione per i 53 morti reali. Invece per i 43 presunti morti, naufraghi e torturati in Libia, urla  e grida per settimane intere.

Secondo. Le immagini sono tremende. Dalla TV si vede il centro che è un enorme stanzone pieno di lettini per dormire, per gli immigrati ma anche il lager pieno (faccio un po’ di ironia) di tutte le armi e mezzi di tortura da quelli medioevali a quelli moderni (utilizzati però per i bambini di Bibbiano). Dalla TV vediamo finti torturati, finti naufraghi e finti lavoratori  al servizio per l’Italia (spaccio di droga e a Roma chiedono l’elemosina davanti ai supermercati).

La TV smaschera la più bieca ipocrisia degli scafisti, delle ONG e dei buonisti italiani. Che sia benedetto questo Haftar.

Così al posto dell’Italia (come predica la Meloni) ci pensa la Francia, per interposta persona di Haftar, bombardare il campo profughi in Libia. E mentre ci ripensi arriva la notizia straordinaria: “il comune di Parigi offre la medaglia d’onore a Carola Rackete”.  

I francesi sono falsi e ipocriti sull’argomento e negli ultimi tempi anche odiosi. Mentre sto scrivendo mi arriva il seguente post “Peirotti, arrestata in Francia per aver introdotto migranti clandestinamente in Francia”. Peirotti è una eroina, va di moda il termine, italiana che è stata condanna a 6 mesi di carcere per aver portato 8 migranti da Ventimiglia in Francia. Non ho capito se fosse una volontaria o se venisse pagata per questo lavoro.

Non solo questo. La mente torna al respingimento dei migranti a Ventimiglia da parte della gendarmeria francese con le armi in mano; e il rilascio dei clandestini francesi, in piena notte, invadendo il territorio italiano. Come dire da che pulpito vien la predica.

Proprio il caso della Rackete ci dimostra quanto siano falsi e odiosi. La nave ha girovagato per 11 giorni e solo dopo che la Rackete ha forzato il blocco si sono degnati di accogliere qualche migrante ed adesso il premio.

Non hanno ancora capito che quello che fanno per andare contro Salvini, oggi non paga. Ed inoltre, nella festa del 14 luglio in ricordo della presa della Bastiglia, Macron è stato fischiato al grido di “dimettiti”.

Nicola Dell’Arena