Pubblicato Mercoledì, 19 Giugno 2019
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

MISTERI ITALIANI

Ci risiamo. Ogni volta che c’è di mezzo un Presidente della Repubblica non si capisce nulla e non si scopre nulla. Questo è il terzo presidente implicato in qualcosa di strano.

Ci tengo a precisare che personalmente non credo a nulla e a nessuno se non ci sono prove e dati di fatto.

Il primo fu Oscar Luigi Scalfaro. In piena notte si presentò alla TV (con un tono secco, deciso, arrabbiato e offeso) è pronunciò la frase “Io non ci sto”. Una notte cui ebbi paura che non avvenisse uni colpo di stato e pronto per uscire per strada.

Cosa era successo? Erano usciti articoli di giornali nei quali addebitavano a Scalfaro  di aver intascato 40 milioni di lire al mese, come Ministro degli Interni, che servivano per fini istituzionali. I soldi erano destinati per pagare azioni che dovevano rimanere segrete e per gli informatori dello stato.

Dopo quella notte tutto fu messo a tacere, i giornali non parlarono più dell’argomento. Un mistero rimasto segreto.

Il secondo  riguarda Giorgio Napolitano. Per lui uscì fuori, atti del giudice Ingroia, che era implicato nella trattativa stato mafia degli anni 90, insieme al Ministro Mancino. Napolitano pretese, come Presidente della Repubblica, che tutte le carte e le informazioni fossero distrutte.  Un secondo mistero rimasto segreto.

Napolitano ha sempre sostenuto che lui con la trattativa non c’entrava nulla. Ma tutti gli italiani, che non sono cretini, si sono chiesti: se non c’entra nulla per quale motivo ha ordinato di distruggere tutte le informazioni raccolte?

Il terzo riguarda l’attuale Presidente Sergio Mattarella. In una intercettazione telefonica Luca Lotti dice a Palamara che Mattarella, sulle nomine è a conoscenza della situazione. Mattarella subito boccia il tutto come “millanteria”.

Sarà vero o sarà falso?  Dice la verità Lotti o dice la verità Mattarella? La mano sul fuoco per un Presidente della Repubblica non c’è la metto perché rischio che si bruci.

Lotti, prima di essere invitato da Zingaretti ad uscire dal partito, aveva detto che se parlava sarebbe caduto tutto il mondo. Caro Lotti parli pure, gli italiani vogliono sapere, ma ci devi raccontare la verità e non le bugie, come ci ha abituato il amico Renzi.

Il caso se fosse vero è gravissimo. A che titolo Lotti parla con il Presidente della Repubblica di nomine di magistrati, che devono essere superpartes? Per quale titolo Mattarella riceve Lotti? Inoltre, dal discorso sembra che non ci siano stati riunioni ufficiali e che Palamara aspettasse un riscontro da  questo incontro. Il tutto fa aumentare la gravità del caso. 

Spero tanto che il caso non diventi il terzo mistero nascosto dei Presidenti della Repubblica.

Nicola Dell’Arena