Il progetto discografico è stato finanziato dal Comune di Atri e dalla Regione Abruzzo

LA MUSICA CHE ACCENDE LE EMOZIONI

È USCITO IN QUESTI GIORNI IL CD CON LE MUSICHE PER BANDA DI ANTONIO DI JORIO

E’ sempre emozionante prendere in mano la prima copia di un Cd. Tanto lavoro, notti insonni, dubbi sui risultati, qualche amarezza per il mancato sostegno da chi invece avrebbe dovuto esserti vicino nell’impresa: alla fine però tutto si ricompone, alla fine vince sempre l'arte. Ecco, per la gioia degli appassionati di banda e degli studiosi della materia, un Cd che presenta aspetti interessanti. Antonio Di Jorio è una fonte inesauribile di sorprese. Le opere musicali di Antonio Di Jorio (1890-1981), il compositore abruzzese celebre soprattutto per la sua produzione dedicata all’Abruzzo, da qualche decennio sono oggetto di una continua attività divulgativa promossa principalmente dall’Archivio musicale a lui intitolato, che ha sede nell’ottocentesco Teatro Comunale di Atri. La collana discografica dell’Archivio, infatti, sta pian piano restituendo all’ascolto del grande pubblico pagine incantevoli, molte delle quali insospettabili, destinate altrimenti all’inevitabile oblio.

Ma anche altre organizzazioni benemerite con finalità di ricerca e di diffusione della cultura musicale hanno sentito il desiderio di prendere parte a questa operazione, come il Concerto Bandistico di Casoli di Atri, che ha voluto inserire nel suo repertorio e affidare a questo Cd alcuni lavori originali per banda che Di Jorio compose nell’arco della sua lunga carriera (Di Jorio fu anche direttore della Banda di Atessa, di Atri, Ripatransone e quella di Rimini, la celebre “banda bianca”, così chiamata per l’elegante uniforme).

Al ritorno nella sua Atessa, terminati gli studi al San Pietro a Majella di Napoli, Di Jorio trova nella banda non solo una rispettabile occasione di lavoro in tempi di grandi difficoltà economiche, ma anche il campo ideale per esprimere la giovanile esuberanza artistica che la città partenopea aveva alimentato in lui. E proprio all’organico bandistico Di Jorio affiderà in seguito le sue creazioni di ispirazione regionale, come la Rapsodia Abruzzese, i poemi sinfonici Abruzzo, Terra d’Aligi (inserite anche nei concerti ufficiali della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri) e opere di impronta ‘classica’, come la Sonata in fa minore.

 E poi le marce, che esprimono più compiutamente l’aspetto festoso e l’essenza popolare della banda. Il maestro Di Jorio le componeva con una facilità impressionante. Si racconta che più volte riuscì a scrivere un’intera marcia, strumentarla e stenderne a mano le parti staccate per tutti gli strumenti, nel breve tempo di un pomeriggio, durante il riposo dei bandisti.

Le marce prevalentemente rappresentate in questo Cd sono quelle militari, alle quali si affiancano una marcia sinfonica (forma libera, più incline ad assecondare la fantasia dell’autore, a differenza della marcia militare, costretta in un più rigido impianto formale), una marcia funebre, un valzer e una ‘sinfonietta’, Sogno di bimbi, che l’autore volle dedicare alle formazioni giovanili. Ovunque non sarà difficile ravvisare due aspetti fondamentali e caratterizzanti della musica dijoriana: l’assoluta padronanza della strumentazione, che Di Jorio aveva appreso sin da giovanissimo e poi consolidata in Conservatorio, e un’eleganza melodica unica e riconoscibile, soprattutto nel “trio”, la parte centrale della marcia tradizionalmente affidata al canto degli strumenti baritonali: qui Di Jorio spande al sole tutta la sua vena creativa, sobria e raffinata allo stesso tempo, da gran signore della melodia.

Il Concerto Bandistico di Casoli di Atri affronta il repertorio con la sicurezza esecutiva e l’impasto strumentale che eredita da un secolo di fervida attività artistica. La sua istituzione risale infatti al 1884. Un lungo percorso, costellato da importanti riconoscimenti e sostenuto da direttori capaci di esaltarne le capacità espressive. Ricordiamo per tutti: Raffaele Spitilli, Francesco Perazzitti, Virgilio Urbani, Pietro Marincola, Antonio De Virgilis, Gino De Petris, Vittorio Celli. Interpreti di un passato storico che si fonda sul patrimonio di esperienze e di arte che il rinnovato Concerto Bandistico di Casoli di Atri vuole tramandare alla sensibilità delle nuove generazioni.

La Banda di Casoli, orgogliosa di questo suo primo progetto discografico, deve un ringraziamento particolare al Prof. Franco Fuschi, ingegnere del suono, ideatore e produttore esecutivo, al Prof. Artemisio Luciani, per la revisione e l’adattamento all’organico moderno delle partiture originali, al Prof. Gabriele Tallero, instancabile animatore del Concerto Bandistico di Casoli di Atri, e a Gianluigi Antonelli, curatore della grafica del Cd.

Presto vi indicheremo in quali negozi di Atri e di Casoli di Atri potrete acquistare il Cd per pochi euro, destinati non a fare cassa, ma a sostenere la piccola-grande Banda di Casoli di Atri, che tra mille difficoltà tiene alta la tradizione bandistica della Città Ducale. Parliamo di pochi spiccioli.

Concezio Leonzi