Pubblicato Lunedì, 29 Luglio 2013
Scritto da Herbert Tuttolani


IL PD di Atri invita tutti i cittadini a sottoscrivere e sostenere la petizione "VARRASSI SLOGGIA", che farà tappa  nella nostra città

 Cara atriana, caro atriano,

 il nostro ospedale è di nuovo sotto attacco!

Ancora la discutibile gestione del Direttore Generale della Asl Varrassi, con l'assenso e la benedizione del centro destra locale e regionale, mette a repentaglio il sacrosanto diritto alla salute, sancita dalla Costituzione, di tutti i residenti nell'area vasta servita dal nosocomio San Liberatore di Atri.

Lo scellerato nuovo atto aziendale proposto dal manager Varrassi vede difatti molto penalizzato il nostro ospedale: il reparto di Cardiologia ridotto a Unità semplice, e quindi la scomparsa dell’Utic; urologia declassata; addirittura la chiusura del centro dialisi e della Rianimazione, che sarà sostituita da un’attività di trattamento post operatorio.
Chiara appare insomma la volontà di smantellare un pezzo alla volta l'ospedale San Liberatore.

Il PD di Atri è sempre stato in prima linea nella difesa del nosocomio e quindi del diritto alla salute, dalla parte del malato, e sempre lo sarà, con qualsiasi strumento a disposizione; in questa ottica, saremo felice di ospitare lunedì mattina, in corso Elio Adriano, la petizione popolare "VARRASSI sLOGGIA", promossa dal blogger Giancarlo Falconi e dal consigliere comunale a Teramo Valdo Di Bonaventura, con la quale si vogliono agevolare le dimissioni di Varrassi.

Preferiamo rivolgerci agli atriani e non solo ai Democratici perchè crediamo che questa sia una battaglia di tutti gli atriani, aldilà delle appartenenze politiche; triste però constatare che nessun partito di centro destra, di recente e negli anni, abbia ritenuto opportuno schierarsi a difesa dell'ospedale San Liberatore. Ognuno, in coscienza, giudicherà.

Ti aspettiamo quindi nella mattinata di lunedì 29, dalle ore 8:30, nei pressi dell'auditorium S.Agostino; è importante firmare e invitare tutti i conoscenti a farlo, per salvare, insieme, il nostro ospedale.

Grazie, a presto.

Herbert Tuttolani