Pubblicato Lunedì, 22 Luglio 2013


IL PD DI ATRI PRENDE POSIZIONE

FERMA CONTRARIETA’ AL TAGLIO DELLA SEZIONE DISTACCATA DEL TRIBUNALE

 

Il Presidente del Tribunale di Teramo, con provvedimento del 8 luglio, in applicazione della legge di riordino della geografia giudiziaria, ha disposto che le udienze già fissate nella Sezione Distaccata di Atri, a far data dal 13 settembre prossimo, siano trattate presso la sede centrale del Tribunale di Teramo. Con detta disposizione, di fatto, è stata sancita la fine di un antico e fondamentale presidio di legalità e giustizia su un territorio vasto e popoloso, l’intero versante sud della Provincia di Teramo, con gravissime ripercussioni di ordine economico, sociale e culturale. Pertanto, la raccolta di firme annunciata dal Sindaco Gabriele Astolfi al fine di proporre una “legge di iniziativa popolare” tesa a scongiurare la chiusura della Sezione Distaccata di Atri, appare quantomeno tardiva e, anzi, più che una mossa disperata, il frutto della solita sterile propaganda.

Il circolo di Atri del Partito Democratico” – dichiara il Segretario cittadino, Herbert Tuttolani –, “non ha mai celato la propria ferma contrarietà alla legge del Governo Berlusconi, proposta dall’allora Ministro di Giustizia Nitto Palma, che ha previsto il taglio di 30 piccoli Tribunali e la soppressione indiscriminata di 220 Sezioni Distaccate, tra cui quella di Atri. Ed è ancor di più contrario oggi che quella infausta legge viene applicata”.

Pertanto” - prosegue il Tuttolani -, “pur dovendo prendere atto del recente pronunciamento della Consulta sulla legittimità costituzionale della legge di riforma, nonché del richiamo del Capo dello Stato alle forze parlamentari a evitare ogni forma di rinvio della sua attuazione, il Pd di Atri invita le forze politiche cittadine, il Sindaco e la Giunta Comunale, a evitare ogni ritardo o lassismo e, quindi, ad adottare, con la massima urgenza, ogni opportuna iniziativa finalizzata a determinare la sospensione dell’iter di attuazione della legge, nonché a porre in essere azioni volte alla approvazione, negli stretti tempi consentiti, di un decreto correttivo, indispensabile a evitare la realizzazione del taglio indiscriminato di tutte le Sezioni Distaccate di Tribunale, in ciò coinvolgendo i propri referenti politici ad ogni livello, svolgendo opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e ponendo in essere, se necessario, anche eventuali iniziative legali o di protesta, con un atteggiamento scevro da sterili campanilismi e libero da improduttive contrapposizioni politiche pregiudiziali”.

A tali fini, la capogruppo del PD al consiglio comunale di Atri, Chiara Di Nardo Di Maio, propone “la immediata istituzione  di una commissione permanente intercomunale composta dai Sindaci, dai rappresentati dei consigli comunali e dagli operatori di giustizia del territorio, finalizzata alla individuazione delle azioni e delle iniziative più idonee alla conservazione alla vasta comunità territoriale di riferimento dell’importante presidio di giustizia di Atri. Occorre, inoltre” - aggiunge la consigliera -, “valutare la possibilità alternativa di trasformare la Sezione Distaccata di Atri, in una sede secondaria del Tribunale di Teramo, così come consentito dalla riforma, nonché perseverare in tutte le azioni già avviate per il mantenimento anche dell’Ufficio del Giudice di Pace di Atri, non escludendo la concreta possibilità di estenderne la competenza territoriale, compensando almeno in parte la grave perdita di servizi a cui stiamo assistendo”.