Pubblicato Giovedì, 24 Gennaio 2019
Scritto da Sindacati Giornalisti Abruzzesi


CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI GIANCARLO MINICUCCI

UN GIORNALISTA ABRUZZESE DI RAZZA

Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi si unisce al dolore della famiglia e dell'intera categoria per la morte di Giancarlo Minicucci. Nato ad Asmara 67 anni fa, ma pescarese di famiglia e di adozione, aveva cominciato in Abruzzo, al Resto del Carlino e al Tempo, prima di approdare, al Messaggero la sua brillante carriera che lo ha portato a essere direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia e alla vice direzione del Messaggero, a tutti gli effetti il suo giornale. Nel quotidiano di via del Tritone ha percorso infatti tutti i gradini, cronista, inviato, capocronista, capo delle cronache italiane, caporedattore centrale e infine vice direttore. Significative anche le esperienze nelle redazioni locali del Messaggero, a Latina e in Abruzzo, dove tra il 1998 e il 1999 è stato caporedattore dell'edizione regionale. Insomma, un cronista di razza. Giancarlo Minicucci era in pensione da alcuni anni e viveva in Salento, a Roca. Lascia la moglie Santa e tre figli, oltre ad alcune generazioni di giornalisti che lo hanno avuto come maestro e collega.