Pubblicato Venerdì, 07 Dicembre 2018


IL VESCOVO LORENZO SCRIVE AI GIOVANI

Cari giovani

domenica 2 dicembre è iniziato il nuovo anno liturgico con il tempo di Avvento.

A molti di voi ho consegnato, nel Duomo di Teramo, il Vangelo di Luca che sarà proclamato durante la Santa Messa domenicale.

Perché il nuovo anno liturgico inizia con l’Avvento?

Tutti sanno che è il tempo della preparazione al Santo Natale. Ma è proprio così?

In realtà, non proprio!

L’Avvento è il tempo nel quale la Chiesa ci invita a riflettere sulle tre venute di Cristo: la prima, la seconda e la terza.

Forse  non  ci  avevate  mai  pensato. Le  venute di Gesù sono tre!

La  prima  è avvenuta  oltre  duemila  anni  fa  nella Grotta di Betlemme. È la venuta che festeggiamo  a Natale.  La terza, invece,  avverrà  alla fine della storia, di cui non sappiamo né i tempi né i modi, come ci ricorda Luca (cf. At 1,7).

Tra la prima e la terza venuta, inoltre, vi è la seconda  che è quella più difficile da accettare e da vivere, poiché è quella che interpella la nostra libertà.

Noi, in verità, preferiamo ricordare il Natale e attendere l’ultima venuta. Nel frattempo, però, ci sentiamo nomadi, ossia uomini e donne  che non sanno dove vanno o cosa devono fare!

Molti confondono la giovinezza, cioè la vostra vita, come il tempo del nomadismo, nel quale ci piace andare di qua e di là senza sapere dove e perché.

Per questo l’Avvento non ci piace e ci riduciamo  semplicemente  a  ricordare  il  Natale  di Gesù.

Ma a cosa serve ricordare il Natale se poi Lui non viene più o, se dovesse venire, ciò accadrà solo alla fine della storia?

A nulla! La vita non cambierebbe. Anzi sarebbe in balia degli altri!

Cari amici, ecco la era questione   della   nostra   vita: essere in balia degli altri! Tu continui a ricordare e ad aspettare mentre gli altri decidono per te!

L’Avvento non è il tempo in cui lasciamo che gli   altri  decidano  per  noi, ma è il  tempo in  cui ciascuno di noi deve decidere. Noi! Tu!

Ma ciò è possibile perché l’Avvento ci ricorda che il Signore che è venuto e che verrà, viene oggi!

È  l’attesa  non  di  chi  ricorda  o  di  chi  vive nell’anonimato, in cammino verso un futuro lontano!

È  l’attesa  di  Chi  viene  oggi!  Nella  tua  vita,  nella  tua esistenza!

Cari amici, ’Avvento è un tempo delicato da cui dipende il  mio futuro: di nomade  anonimo  o di costruttore stabile!

Molti vorrebbero che noi fossimo dei viandanti, uomini in cerca di illusioni o di esperienze forti!

L’Avvento  ci ricorda, invece, che la mia vita crescerà  nella  fedeltà  a  ciò  che  mi  viene  affidato, dalla mia esistenza e da quella degli altri!

È la gioia di essere costruttore!

Quando  prenderai  in braccio Gesù Bambino ricordati che Lui non è un ricordo, non è la meta di un’illusione, ma è Colui che viene, che vuole venire nella tua vita “oggi” perché tu possa camminare con Lui!

È l’inizio di una nuova tappa!

Quando il Signore viene nella tua vita, allora potrai iniziare  a scrivere la tua biografia, scritta dalle tue scelte e non da quelle dettate dagli altri!

Cari giovani, prendete in mano la vostra vita, non affidatela alle utopie e alle illusioni di cui è pieno il nostro tempo!

Affidatela a Colui che è venuto, viene e verrà!

Non vi lascerà mai soli e riempirà della sua vita  la vostra  vita!  Perché  la  vita  può  riempirsi  di morte anche senza volerlo!

Non sei solo nella fatica della vita!

C’è il Signore, la Chiesa e tanti amici che ti vogliono bene e che Domenica prossima inizieranno il tempo di Avvento!

Ci sono anch’io con la mia preghiera e amicizia!

Vostro + Lorenzo, vescovo