Pubblicato Domenica, 07 Ottobre 2018
Scritto da Mario Marchese

LE IMMINENTI ELEZIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

ATRI, ANCORA UNA VOLTA, ESCLUSA?

Le Provincie, nonostante tutto, hanno ancora un ruolo, e forse l’avranno ancora  per molto tempo, solo che la RIFORMA Del Rio, si è fermato a metà, ed abbiamo ancora questi ENTI, a “mezza resta”, come si dice in Atri, cioè:  né Bianco, e né Nero. Ma ci sono ancora, ed amministrano personale ed ingenti risorse, per la Viabilità, per le Scuole superiori, per le Nomine negli Enti della Provincia, Banche comprese, ASL compresa.

Scuole  e Viabilità, che per Atri, sia  per l’una che per l’altra, appare estremamente interessata la sua presenza, (cioè che Atri ci sia) in quanto che le strade e Scuole, lasciate come sono state, per anni in balia di scelte e di rimpalli di responsabilità tra vari Enti, Regione, Anas, Provincia etc. ,  dicevo, non si cavava un ragno dal buco, ed eravamo estremamente isolati. Solo  per la Viabilità, dicevo,  è stata  per anni nell’abbandono più completo, salvo rari interventi fatti e portati avanti nell’ultimo anno, ma molto rimane ancora da fare, cioè siamo in forte credito verso la Provincia di Teramo e della Regione Abruzzo (oppure non è vero?).

Sulle  SCUOLE, siamo  anche in forte ritardo, anche in strutture antisismiche, e salvo l’accordo allora stipulato con la Provincia a guida Ruffini, ed il Sindaco di Atri, Marchese nel 2000, che con l’applicazione della Legge 23, si ebbero degli interventi degni di nota, ancora oggi visibili, poi, seguiti, nel suo sviluppo progettuale e costruttivo con l’Assessore Basilico, dicevo sul polo scolastico dei Licei. Poi, nel tempo, hanno fatto di tutto per farci chiudere l’Università, e ci sono riusciti, in un modo o nell’altro, e con una politica complice anche locale. Senza parlare della evidente volontà “Teramo centrica”, sulla gestione della Sanità, con l’ASL di Teramo, a danno, ovviamente di Atri, e del suo patrimonio, e della sua storia di efficienza e capacità per decenni dimostrata e garantita ai più e nel territorio. Ma è storia passata tutto questo. Anche se, debbo dire, con franchezza, ultimamente, nell’ultimo anno, in merito, c’è stato qualche ulteriore attenzione, ripresa  Ma tanto ci è stato tolto, che il tutto appare alquanto secondario e scontato, insomma: “siamo in forte credito con Teramo e la Regione in merito alle politiche verso l’Ospedale S. Liberatore”.

E, per non parlare poi della gestione delle Banche, delle Fondazioni,  di nomine negli Enti di pertinenza che la Provincia esercita un ruolo preminente e di Capo Fila, ed in cui Atri appare secondaria e di rincalzo rispetto al suo diritto ed alla sua importanza statutaria.

Ma, non è di queste cose che volevo parlare, scrivere, ma, e cioè, vorrei sapere, conoscere, giacché ripeto, oggi Atri, ancora conta, in quanto che ha ancora una popolazione al di sopra di 10 mila ab, e se solo dovesse scendere al di sotto di questa soglia, vedremmo sicuramente  “sparire” importanti servizi territoriali, che altri SINDACI hanno assicurato che vi fossero, o che non venissero tolti o soppressi come alcuni si auguravano che fosse.

Oggi è pericoloso, tanto è, che nel RINNOVO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TERAMO, ancora possiamo contare come Giulianova, Roseto, Silvi, Pineto etc. diversamente, conteremo come Castilenti e Montefino, ditemi voi dove saremmo arrivati? Quindi OGGI, appare importante, come “ATRI VOTA” in provincia, o come voterebbero i Consiglieri Comunali di Atri, di Minoranza e di Maggioranza, per la Presidenza e per la Giunta e per i Consiglieri.

Insomma, cosa fanno e propongono Ferretti e company, cosa fanno Giuliani e Marcone e Concetti e company, per le minoranze. Votano a chi? Si sono candidati o  autocandidati? Cosa faranno i 2 C.C del PD Giuliani e Prosperi? A chi voteranno? Giacchè, sembrano che non partecipino agli incontri provinciali del loro partito per decidere la strategia da seguire (non è che mi interessi molto, ma essendo il partito che ha più Consiglieri Comunali e Sindaci, la cosa mi preoccupa).

Ed in più, dove voteranno Marcone e Basilico, di Abruzzo Civico, che nelle ultime politiche, si sono schierati con una lista  che appoggiavano il centro destra, così come avvenuto per l’elezione al Comune di Teramo, e questo almeno varrebbe per Basilico?

Per quanto riguarda Concetti, del M5S, quasi sicuramente  indicherà un candidato di bandiera, ma per il resto, sono questi che si gestiranno la Presidenza e la Giunta, oltre che per i componenti al Consiglio Provinciale.

Ma nulla si sa  e nulla si conosce, e così, ancora una volta, a gestire le politiche dell’Amministrazione Provinciale di Teramo, saranno  i Comuni di Teramo, quelli della Vibrata, Giulianova e forse un poco Roseto e Notaresco, oltre quelli posti  alle falde del Gran Sasso, se vorrà il PD.

  ATRI è esclusa, come avviene  negli eletti, alla Regione, al Parlamento. Che bravi che siamo, vero?

Queste elezioni, come sapete avverranno tra “ELETTI”, e non a suffragio universale, cioè da noi elettori cittadini, ma da loro, partiti e segreterie di partiti. Anche questo ci hanno tolto il governo Renzi-Gentiloni.

Quindi, sarebbe opportuno sapere quali sono gli intendimenti di questo nostro Consiglio Comunale di Atri, dal Sindaco in poi, giacché sono stati votati dai cittadini di Atri,  ed i quali vorrebbero conoscere, o riconoscersi, anche in queste loro scelte, direi, e direi anche nella “PIENA TRASPARENZA”, dato che ATRI, ripeto, non si pone mai a candidarsi, oppure a candidature alternative, rispetto alle città di cui sopra, nelle quali, questi partiti, i loro interessi se li fanno eccome?

Gradirei un Consiglio Comunale in cui  discuteste anche di questo. Cioè cosa fare?   Cordialmente,

Mario Marchese, Circolo della Sinistra Indipendente-E.Berlinguer