Pubblicato Martedì, 02 Ottobre 2018
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

MANOVRA DEL GOVERNO: TRA VESTALE E SPERANZOSI

Ci siamo. Il dato è tratto. Il governo approva la manovra con il rapporto debito/PIL al 2,4%. Apriti cielo, tuoni, fulmini e saette. Su questo dato sono preoccupato ma solo leggermente. Non sono come le cassandre del PD e di Forza Italia. Non sono come i catastrofisti di professione (il guaio è che sono economisti di grido).

Speravo che il rapporto fosse limitato al 2%, però Tria ha annunciato l’impegno di ridurre il debito dell’1% ogni anno. Ci credo poco ma sono fiducioso e spero tanto che ciò avvenga.

Il 30 settembre il PD ha manifestato a piazza del Popolo a Roma. La manifestazione era stata organizzata da più di un mese ma sfortuna volle che è capitata con l’approvazione della manovra da parte del governo. Lo slogan “Per l’Italia che non ha paura”. Sull’Italia che non ha paura già ha dato una grande risposta De Luca, indiscusso capo del PD campano e non ci torno su. Una altra sciocchezza quando affermano che solo quelli del PD non hanno paura. In base a che cosa dicono che gli altri hanno paura?

Alla fine, la manifestazione è stata contro: l’aumento della pensione minima a 780 Euro per 1.700.000 pensionati; il reddito di cittadinanza per 5.000.000 di giovani italiani; il pensionamento per 400.000 lavoratori (con la speranza di assumere altrettanti giovani); l’introduzione dei rimborsi per i truffati dalle banche; la flat tax per le partite IVA al 15%; la pace fiscale, condono per il PD, per milioni di contribuenti.   

La pace fiscale, sono milioni di ricorsi che sono stati presentati contro l’Agenzia delle Entrate. Cosa succede? Compri un oggetto, ad esempio un appartamento, il notaio riporta il costo ma l’Agenzia per le Entrate lo valuta molto di più (basta vedere Striscia la Notizia) e nasce il contenzioso  che a distanza di anni non si chiude. Ci sono anche dei furbi che non pagano le tasse per il personale e sperano in un condono, ma questi bisogna individuarli e farli pagare.

Il governo spera di ricavare 20 miliardi dalla pace fiscale e così chiudere un contenzioso che dura anni e che costa tanto sia allo stato che al cittadino. Non bisogna dimenticare che ci sono stati tanti suicidi su questo argomento.

Le tasse sulle partite IVA. Anche quì una precisazione. Tutti sono convinti che i soldi li caccino di tasca proprio quelli delle partite IVA ed invece no. Quel 22%, 15 con la nuova legge, in modo indiretto l’ho paghiamo sempre noi. Basta vedere una semplice  fattura. E’ vero che rimane un buco di entrate con la differenza tra 22 e 15 ma sempre noi dobbiamo tappare il buco.

Come si vede molta parte della manovra è dedicata alle fasce più deboli e il PD ha manifestato contro le fasce più deboli, in una manifestazione dal grande flop, ed in molti glielo hanno detto.

Sono 8 anni di governo targato PD e il debito è sempre aumentato, adesso le vestali si svegliano dal lungo sonno. Pure Mattarella si ricorda dell’equilibrio di bilancio e del risparmio degli italiani, ma quando le banche scherzavano con i risparmi dei cittadini non ha detto nulla. A proposito, questa mattina ho sentito il TG  dire che il governo  vuole rimettere su la commissione sulle banche. Benissimo, io personalmente voglio sapere chi ha preso i soldi e come fare per farglieli restituire.

Termino con mio padre. Negli anni 70, quando tornavo da Roma mio padre era sempre preoccupato per il debito pubblico, ed un giorno gli dissi “è meglio che i soldi, stiano nelle tasche dei cittadini che in quelle dello stato. A 50 anni, di distanza la storia è la stessa.

Nicola Dell’Arena