Opinioni \ Riflessioni

CROLLO DEL PONTE MORANDI: CROLLO DI UNA CERTA POLITICA

Una altra certezza è crollata, questa inaspettata, con sorpresa, con disappunto e tanta rabbia. Finora la responsabilità delle azioni veniva data a chi doveva agire e non a chi diceva di non agire. No a Genova è il contrario. La responsabilità è di Grillo che era contrario alla costruzione della variante di Gronda.

E dopo questa brutta uscita, sul PD si è abbattuto un diluvio concluso con i fischi durante la cerimonia del funerale.

Purtroppo, per il povero PD, le bugie hanno le gambe corte. E allora, esce fuori che:

1)  a regalare le autostrade ai Benetton sono stati Prodi e D’Alema nel 1999;

2)  Di Pietro (eroe nazionale) nel 2007 avrebbe (il condizionale è d’obbligo visto che girano tante voci) ha fatto sparire dalla convenzione la clausola sul risarcimento da parte del gestore;

3)  a bloccare la variante di Gronda, già approvato dal governo Berlusconi e appaltato, fu il ministro Burlando (figura di spicco del PD ligure) facendo pagare allo stato pesanti penali;

4)  il ministro Del Rio (bugiardo o scordarello) sapeva tutto della pericolosità del ponte, ci sono due interrogazioni parlamentari, e non ha fatto nulla per far togliere il pericolo;

5)  l’Europa (tirato in ballo da Salvini) dice che ha stanziato 8,5 milioni per strade e ferrovie italiane e non si sa dove siano stati impiegati;

6)  Di Pietro (e poteva stare zitto) per condannare l’attuale governo, dice che il ministero aveva il compito di effettuare le verifiche e che non le ha fatte  rovinando ulteriormente Del Rio che era il ministro che le doveva effettuare;

7)  il ministero ha annunciato che ha inviato alla concessionaria 4 relazioni nel 2017 ed 1 nel  2018 sulla pericolosità del ponte sbugiardando nettamente Di Pietro;

8)   nel 2017 il governo Gentiloni proroga, senza un reale motivo, la convenzione per soli 4 anni dal 2038 al 2042 (caso molto strano, e 20 anni prima) .

9)  la proprietà, che si presenta alla conferenza stampa arrogante e senza chiedere un minimo di scuse ma addirittura minacciando che chiederà il residuo dovuto fino al 2042, sapeva tutto in quanto aveva fatto preparare un progetto nuovo; inoltre sono usciti dei documenti che dimostrano che società era a conoscenza del pericolo dal 2011;

Tutto merito del PD. Tutta colpa del PD. Tutto fango, odio e disinformazione denunciato da Orfini, ma proveniente dal PD. Per cui i fischi durante il funerale se li merita tutti, anche se sia stata una squadraccia fascio leghista al soldo di Salvini. Al contrario il governo ha ricevuto calorosi applausi (è la prima volta che accade) e se li merita tutti. Il paragone irriverente va tra le prime case già consegnate e le casette fatiscenti consegnate dopo un anno ad Amatrice. Sotto le macerie crolla anche il PD e un certo modo di fare politica.

La Serracchiani rinfaccia a Salvini di aver votato il famigerato decreto Salva-Benetton. Ho perso una giornata per capire il problema, ho letto approfonditamente 4 Decreti leggi, di cui 2 del 2006 e 2 del 2008, e penso di aver capito qualcosa ma non tutta la verità. Il governo Berlusconi, in una seduta notturna, inserisce l’Art. 8-duedecies ad un decreto presentato il mese prima dal governo Prodi.

Openpolis e AGI (Agenzie di stampa) ricostruiscono la storia e ci fanno sapere, che in base a questo Art., la convenzione: 1) fu approvata senza il parere di numerosi enti; 2) prevedeva aumenti tariffari almeno del 70% dell’inflazione reale senza legarli agli investimenti; 3) cancellava la possibilità di migliori condizioni per l’interesse pubblico; 4) spariva l’obbligo per i concessionari di rigorose verifiche periodiche.

Orbene, il contenuto e i criteri della convenzione sono stabiliti dal decreto 286 del 2006 del governo Prodi e che il famigerato Salva-Benetton non li tocca. Quello che mi spaventa è che: 1) il parlamento ha agito senza applicare una legge dello Stato (Art. 84) e senza far applicare i contenuti di una legge (Art. 83); 2) che l’ANAS (Azienda di stato) ha firmato nel 2107 la convenzione con Atlantia senza rispettare l’Art. 83. Se fosse vero, questo è il crollo della politica, ma sono dell’idea che questi abbiano preso un abbaglio.

Un altro crollo c’é stato ma è passato inosservato. Gli ultimi sondaggi, dopo ferragosto, danno il PD tra il 12 e 15% (per me più vicino al 12) e FI tra il 5 e 6%. Dite pure che anche i sondaggi sono organizzati dai fascio leghisti e dai lego grulli, tanto non vi crede più nessuno.

Nicola Dell’Arena