IDEE A CONFRONTO
SGONGELATEVI E FERMIAMOLI
Dall’umiliazione di Bersani alla vittoria di Letta. Questa è la sintesi delle due dirette Streaming con il M5S. Per me Letta ha vinto nel momento in cui ricorda al movimento la magia e la valenza dei numeri e cioè quando dice che Stefano Rodotà ha avuto 4700 voti (secondo me difficilmente verificabili, avrebbero potuto votare le stesse persone per centinaia di volte) come Presidente della Repubblica mentre Ignazio Marino ne ha avuto 50.000 come candidato del PD a sindaco di Roma. E subito dopo ha fatto seguire la frase “SCONGELATEVI” che significa tante cose ad iniziare dalla boria che avete a seguito del risultato elettorale, nel sentirvi superiori agli altri, di essere i soli puri, infallibili e con la verità assoluta in tasca, di essere giustizieri.
Per qualsiasi organizzazione ma soprattutto in politica i numeri sono magici. Per prendere qualsiasi decisione, per poter governare e per fare qualsiasi cosa ci vuole una maggioranza e quindi ci vuole il 51% di voti. Con il paragone Letta a ricordato a Grillo questa tremenda e meravigliosa verità.
A seguito dell’elezione di Napolitano Grillo ha detto chiaro e tondo che era stato fatto un Golpe ed ha invitato ad una Marcia su Roma, anche se poi ha abbassato il tiro. Due frasi pericolosissime per la democrazia e per le persone sagge, moderate e veramente democratiche. Bisogna ricordare a Grillo che Napolitano è stato eletto con 738 voti che rappresentano una maggioranza schiacciante ed è stato eletto dopo l’umiliazione di Bersani a cui Grillo stesso ha partecipato ed ha negato i voti per raggiungere il magico 51%.
Adesso oltre allo “SCONGELATEVI” aggiungo FERMIAMOLI finché siamo in tempo e mi rivolgo alle tante persone che per protesta hanno votato il M5S.
Prendere voti basando tutto sulla protesta è facile mentre diventa difficile passare dalla protesta alla proposta. Non dando i voti a Bersani il M5S ha detto NO alla proposta, non so se per paura o per calcolo politico o addirittura per principio: Quando si dice NO alla proposta non si può gridare al Golpe se gli altri accettano di unirsi per fare proposte e risolvere problemi. Quando si dice NO alla proposta non si può gridare, ad una minoranza, di Marciare su Roma ed anche in modo violento, come è accaduto in alcuni casi.
A dicembre quando ho preso la decisione su chi votare, essendo non votabile l’agenda di Monti, ho pensato a Grillo ma l’ho subito scartato. In base alla mia esperienza di vita e professionale non posso votare qualcuno che dice NO e per far rispettare il proprio NO usa la violenza, la sopraffazione e se serve anche le armi. Mi riferisco alla No TAV ed ai no ad altri problemi e soluzioni tecnologici utili per i cittadini e il paese. Per questo continuo a dire FERMIAMOLI , sono pericolosi.
28 aprile ore 11 sparatoria a palazzo Ghigi. Subito ho pensato al caso Moro ed ho avuto paura. Con Moro si doveva votare un governo fatto dagli eterni nemici Democrazia Cristina e partito comunista. Il 28 aprile stava giurando un governo fatto dai nemici PDL e PD. Il parallelo è immediato, ma poco dopo ho capito che non c’era pericolo poiché l’attentatore si era dimostrato un dilettante allo sbaraglio.
L’attentatore Preiti ha dichiarato che voleva ammazzare dei politici ma non riuscendoci ha sparato ai carabinieri. Preiti non è un uomo isolato che pensa di scaricare la propria rabbia e il proprio fallimento sulla classe politica. Basta andare su Facebook e vedere come molte persone, anche di Atri, scrivono ed incitano ad una rivolta anche violenta contro la classe politica. Il Blog di Grillo è tutto un odio e un incitamento contro i politici e il loro teorico Becchi (o Guru come lo chiama la stampa) ha parlato chiaramente di un ricorso alle armi.
Il dramma dell’assassinio di Moro torna immediatamente proprio oggi con la morte di Andreotti che quel giorno divenne Presidente del consiglio e per ragion di stato non cedette al ricatto delle Brigate Rosse. A quel tempo come adesso erano in molti, anche uomini di cultura, a predicare l’assassinio della classe dirigente democristiana. Il pericolo e la paura ritorna improvvisamente per cui continuo a dire FERMIAMOLI ma con il voto che è l’unico vero atto civile e democratico.
Nicola Dell’Arena