Pubblicato Lunedì, 06 Agosto 2018

“STORIA DELLA LIQUIRIZIA IN ABRUZZO”

La prima pubblicazione sul tema a cura di
Adriano De Ascentiis casa editrice Ricerche&Redazioni

7 Agosto alle ore 21.00 presso Silvi Alta, p.zza Largo della Loggia

La Città di Silvi sarà una tappa fondamentale per la presentazione della prima pubblicazione sul tema “Storia della liquirizia in Abruzzo” a cura di Adriano De Ascentiis, direttore della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri, della casa editrice Ricerche & Redazioni di Giacinto Damiani. Ad aprire l’incontro il 7 Agosto alle ore 21.00 presso Silvi Alta, p.zza Largo della Loggia, saranno i saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura del Comune di Silvi Giuseppina Di Giovanni e il consigliere comunale Valeriano Mancinelli.

Frutto di intense ricerche d’archivio, studi scientifici, interviste e sopralluoghi condotti dall’autore nel corso di diversi anni, si tratta di un eloquente viaggio nel tempo che svela per la prima volta l’affascinante storia della presenza, coltivazione e trasformazione della liquirizia in Abruzzo, mettendo in risalto quelle che sono state e sono ancora oggi le valenze storiche ed economiche legate all’utilizzo di questa pianta nel territorio. L’Abruzzo già nell’800 si affermava nel panorama dolciario italiano come una delle regioni più attive nella produzione di liquirizia, capace di richiamare molti forestieri, soprattutto calabresi, che spinti dalla cospicua presenza di questa pianta utilizzavano i territori costieri abruzzesi di Silvi, Atri, Fossacesia, Casalbordino e Torino di Sangro come terre di conquiste e di imprenditoria. Un entusiasmante excursus  in cui si susseguono storie di baronie, racconti di vita contadina, lavori minuziosi, scambi epistolari, cartografie e foto messi a punto con costanza e perizia e che saranno illustrati in tale occasione.

L’incontro è libero ed aperto alla cittadinanza, in omaggio e in ricordo dei lavoratori della Società per Azioni Industria Liquirizia Abruzzese “Saila” di Silvi, ai quali è dedicato ampio spazio, insieme ad alcuni personaggi ricordati nella sezione “Una vita nera” che ripercorre alcuni racconti di chi ha vissuto a stretto contatto con la radice, raccolta, trasporto e utilizzo.