Pubblicato Martedì, 24 Luglio 2018
Scritto da Redazione

Una magica atmosfera
DI JORIO D’ESTATE

Tra gli eventi del cartellone delle manifestazioni estive atriane 2018.

Sold Out e pubblico entusiasta per una serata dedicata al grande compositore di Atessa.

La serata dedicata ad Antonio Di Jorio, svoltasi nel Cortile del Palazzo Ducale di Atri il 22 luglio scorso, ha confermato il successo previsto: grande pubblico, come non si era mai visto nel Palazzo Ducale, atmosfera magica delle belle serate estive atriane, cornice incantevole e, soprattutto, grande musica. Quella di Di Jorio, che gli atriani non hanno mai dimenticato. Protagonisti, oltre al Coro Di Jorio che ha affiancato l’Archivio Di Jorio nell’organizzazione dell’evento, gli artisti del quintetto di fiati “I Solisti d’Abruzzo”: Marco Felicioni, Antonio Verdone, Luciano Vittorio Di Bernardo, Antonio Russo e Alfonso Patriarca, che hanno eseguito quattro degli otto quintetti per fiati che il Maestro Concezio Leonzi, direttore dell’Archivio, ha composto elaborando le partiture di vari canti abruzzesi di Antonio Di Jorio: Di Jorio senza parole, appunto, come il titolo del Cd, il nono della collana discografica dell’Archivio. Nella seconda parte del concerto il Coro Di Jorio ha riproposto al pubblico, come srotolando un’antica pergamena dai colori mai spenti dal tempo, i successi che portarono Di Jorio alle più alte vette dell’arte musicale abruzzese: Dindò, Luntane cchiù luntane, Amore mè (solisti: Carmelita Di Dorotea e Raffaele Pavone) Ninna nanna, La canzone de lu grane (Solista: Raffaele Pavone), Venticelle d’Abruzze, Lu pazziarelle sfasciate (solista: Christian Astolfi), Quande mamme me dicè, Vuccuccia d’ore (solista: Antonio Mazziotti), La canzone dell’uve e Scioscia mè. E molti, tra il pubblico, canticchiavano, cullati dai ricordi, quelle melodie delicate e affettuose che da cent'anni ci commuovono ancora: la prova del segno forte che Di Jorio ha lasciato nella memoria collettiva. Il Coro, questa volta in elegante abito da sera per il solenne tributo a Di Jorio, è stato accompagnato da Aldo Rampa e Vincenzo Camillotti  alle fisarmoniche e da Giacomo Ruotolo alla chitarra. Ha diretto il Coro il Maestro Concezio Leonzi. Il Professor Tommaso Antonelli ha condotto le serata con il suo solito tocco di classe, ripercorrendo la vicenda biografica di Antonio Di Jorio e il suo stretto rapporto con Atri. Un saluto particolare è stato rivolto al Prof. Nino Bindi, tra il pubblico, il quale nel 1996 volle fermamente l’istituzione dell’Archivio Di Jorio, vincendo tutte le tappe di una burocrazia incredibilmente insidiosa. Presenti il Sindaco della Città di Atri, il Prof. Piergiorgio Ferretti, che ha rivolto al pubblico un cordiale saluto, l’Assessore alla Cultura, Domenico Felicione e il Presidente onorario del Coro Di Jorio Antonio Manco, soddisfatti per il successo della serata che sarà ufficialmente inserita, hanno assicurato, nei cartelloni estivi dei prossimi anni.

A termine, applausi calorosissimi e un delizioso momento conviviale, a coronamento di una serata musicale degna della tradizione artistica atriana.

La redazione

Foto di Annarita Denti