Pubblicato Mercoledì, 18 Luglio 2018
Scritto da Nicola Dell'Arena

Riflessioni \ Opinioni

TRUMP-PUTIN: INCONTRO DI GRANDI ASPETTATIVE

Trump e Putin si sono incontrati, il 16 luglio 2018, a Helsinki. Si sono incontrati in uno stato neutro e in una città di pace. Si sono incontrati due amici di lunga data, secondo il Russian Gate. Si sono incontrati due uomini degli Stati più potenti del mondo. Si sono incontrati due uomini di due stati che da oltre un secolo sono in contrasto su tutto tra loro e hanno deciso il destino di molti stati e popoli.

Il 13 luglio, preciso come un orologio svizzero e come i giudici italiani, Robert Mueller, procuratore speciale che sta indagando sul Russian Gate, incrimina 12 agenti russi per hackeraggio. Cosa hanno fatto? Sono entrati nelle E_mail del Partito Democratico, durante le elezioni presidenziali, facendo perdere la Clinton. Le accuse formulate sono: “1) furto di informazioni su 500.000 elettori; 2) creazione di profili fake (falsi) per diffondere documenti”.

La solita storia. I cugini americani sono così creduloni e rimbecilliti che votano quello che gli suggeriscono degli sconosciuti e non secondo un programma elettorale nel quale credono. Il paragone con l’Italia è inclemente. Secondo questa teoria, con tutto quello che scrivono sui giornali e dicono sui TG, il PD doveva arrivare al 60% ed invece ha preso una colossale batosta.

Durante la formazione del nuovo governo, Paolo Mieli, famoso uomo della cultura televisiva, pubblicò il seguente post su facebook: “Il primo governo italiano che non ha né un giornale e né una televisione a favore”. Doveva essere un post che denigrava il governo M5s e Lega ed invece fu un boomerang che ha denigrato il grande Paolo Mieli. E meno male che fu subito tolto. Senza volerlo Paolo Mieli aveva scritto il più bel manifesto all’intelligenza del popolo italiano e alla sua capacità di saper votare, per il bene dell’Italia, senza sentire gli strapagati soloni della televisione e dei giornali.

Torniamo a Trump e Putin. L’incontro è stato un successo per entrambi, definito da tutti cordiale e sereno. Siamo all’inizio della fine di un periodo storico dominato da lotte e contrasti. Putin dice “Basta con la guerra fredda” e Trump gli risponde “la guerra fredda è finita, le nostre relazioni sono cambiate”.

Hanno parlato di tutto: armamento nucleare; terrorismo soprattutto quello islamico; rifornimento energetico (gas); interferenze russe nelle elezioni americane; Siria; Europa.

L’Europa del duo Merkel-Macron è uscita ridimensionata da questo incontro. Trump ha più volte detto che vuole distruggere l’Europa come entità politica unita e forte. Putin la pensa allo stesso modo. Trump, solo in questi giorni, l’ha detto durante la riunione della NATO e alla premier britannica. Ad Helsinki ha tolto l’embargo alla Russia voluto da Obama e dalla Merkel a cui subito si accodò il governo italiano. Un vero e proprio schiaffo all’Europa.

Sono d’accordo con alcuni giornalisti che hanno scritto “poveretta ma se lo merita”. Stanno facendo una guerra a quelli che chiamano populisti senza entrare nel merito delle cose che i populisti contestano. Sono anni che i populisti cercano di svegliare questa Europa ma sono ciechi, sordi e continuano a sbagliare.

In America, ma anche nei TG italiani, invece raccontarci di del successo dell’incontro e dei punti positivi hanno preferito parlare delle interferenze della Russia, negate da Trump. Qualche dubbio sul modo di agire del FBI mi viene, basta pensare alla Siria e alla falsità dell’utilizzo dei gas fatto da Assad.

Alla conferenza stampa Putin ha detto “E’ stato un round di colloqui davvero proficuo” e Trump risponde “ Un dialogo e produttivo importante”,  con la dichiarazione finale di Trump “il dialogo costruttivo tra la Russia e gli USA può offrire la possibilità di aprire nuove strade per la pace”. Aspettiamo per vedere se veramente sarà così.

Nicola Dell’Arena