IDEE E PROPOSTE

LA RISERVA NATURALE DEI CALANCHI VA VALORIZZATA

Egregio Signor Presidente, Sindaco, Assessori, Capi Gruppo etc.,

già qualche anno addietro, ebbi a fare la medesima proposta, senza che a nessuno sia venuto a mente o di rispondermi, oppure di prendere in esame la proposta, e siccome siete nuovi (almeno in parte), ecco che mi provo a farlo di nuovo, nella speranza di essere condiviso o ascoltato, non per me, ma per la città di Atri.

Cioè vorrei riproporvi, dato che proprio questa mattina ne ho visto di nuovo in TV nazionale una sua “applicazione pratica “ per  incrementare il turismo presso una zona della Basilicata, e si chiama: “Il volo degli angeli”.

Questa è una semplice struttura, che non rammento la ditta, ma su Internet e facile trovarlo, che potrebbe essere interessato  ad applicarlo proprio in una realtà territoriale quale quella offerta  dalla nostra “Riserva dei Calanchi”, o punti strategici di essa, sia nel versante Sud, che in quello Nord, entrambe le territorialità,  si presterebbero a questo, sicuramente. Ed  anche tutte e due potrebbero essere interessati, anche con il coinvolgimento di privati, e mi spiego.

Le due zone da coinvolgere, potrebbero essere, la 1°, quella  a Sud della Riserva, all’altezza  della “Cappella di S. Paolo”, e la zona  delle case poste su di un pianoro  lungo i tornanti della “plaia”, in ambedue i posti, applicare dei tiranti di un cavo di acciaio, che, con un sistema automatico frenante, “librerebbe l’intrepido”, a volare, direi, meccanicamente assistito,  da quel punto fino alla Cappella di S. Paolo. Sarebbe una emozione, credo unica ed irripetibile.

 E l’altra, la 2°, posta  a Nord, sempre sui Calanchi,  con questi tiranti posti, l’uno presso il Ristorante Valle dei Calanchi, sulla ex SS553, e l’altro posto, all’altezza dell’area del B&B  Resort Oasi dei Calanchi, sulla SP del Cagno, con un cavo interessanti i due punti. Anche qui sarebbe una emozione unica da provare, e sono certo che verrebbero da tutte le parti d’Italia per provare simile emozione. Basta pubblicizzarlo adeguatamente. Cosa ne pensate? Questo cari signori, sarebbe un richiamo turistico notevole.  Inoltre, il tutto potrebbe trovare, dall’uno come dall’altra parte, interessi anche di privati, sia alla loro gestione, che all’impianto, anche in un accordo di programma, in cui, l’Ente e la Riserva, pongono le autorizzazioni, ed i privati la realizzazione dell’impianto e loro gestione, ovviamente  con aggio per il Comune o della Riserva, sempre  averne  ammortizzato i relativi costi. Credo che oltre all’idea originale, potrebbe essere un richiamo turistico “UNICO e RARO” nel territorio, e dare richiamo ed anche un minimo di occupazione nella loro gestione, ed attività correlate. Pensateci, pensateci. Atri non aspetta più ormai, ne avete già spesi ben 10 anni e non avete sviluppato la città in nessun senso, quindi, anche questo potrebbe inserirsi in questo quadro di sviluppo, anche alberghiero, e come dite voi,  di Albergo “diffuso”. In attesa di riscontri, cordialmente,

Mario Marchese