Pubblicato Lunedì, 25 Giugno 2018
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

EUROPA AL BIVIO?

Il presidente francese Macron ha detto: “Il populismo è la lebbra dell’Europa”. Quando Salvini ha bloccato la nave Acquarius, sempre Macron aveva detto: “Gli italiani sono vomitevoli”. Molti italiani gli hanno risposto a dovere. Qualcuno, giusto per condannare Salvini, gli hanno dato ragione. Mi fanno schifo e ribrezzo, oltre che paura.

Macron ha ragione ma ha sbagliato tutto. Doveva dire: “il populismo è la lebbra per l’Europa”, di questa Europa squilibrata tutta a vantaggio di Francia e Germania. Il populismo, come l'ho chiamano i detrattori, sta erodendo l’Europa, piano, piano l’ho sciogliendo e disgregando. Inoltre, Macron ha la memoria corta, oppure come ha scritto il giornalista Marcello Foà “è in crisi d’isteria”.

Sentite, sentite, cosa mi tocca sentire da un certo Romano Prodi. Nell’intervista ad In Blu Radio, il network delle radio cattoliche della CEI, : “giusto e condiviso lo sdegno per le dichiarazioni dei francesi. Dire quello che ha detto il governo francese è intollerabile soprattutto da parte di un governo che ha causato l’inizio di questa tragedia. La guerra in Libia l’ha fatta la Francia. Noi ci siamo incredibilmente accodati, non ho mai visto qualcuno fare una  guerra contro i propri interessi. La Francia in questi anni ha gestito le cose in Libia con iniziative assolutamente proprie non curandosi degli interessi generali. Macron, in questo caso non ha fatto altro che mettere insieme le forze politiche italiane”.

Come si vede Prodi gli ha ricordato solo la guerra in Libia (complice Napolitano). Lontano dal governo rende gli uomini più lucidi, più sereni e più umili. Nonostante ciò un errore Prodi l’ha fatto. La Francia ha agito contro gli interessi italiani, non si può dimenticare che Berlusconi aveva firmato tantissimi contratti con Gheddafi a vantaggio dell’Italia.

Però a Macron bisogna ricordargli due cose: immigrati e rom. Macron si è dimenticato che per respingere gli immigrati a Ventimiglia ha usato la gendarmeria, come l’Austria, addirittura entrando nel territorio italiano a Bardonecchia senza chiedere scusa. Poi all’improvviso si scopre che la Francia ha agito nel rispetto delle regole. Nel 1997 viene firmato “l’accordo di Chambéry” tra Francia e Italia che permette alla Francia di respingere gli immigrati non regolari. Con sorpresa si scopre che l’accordo fu firmato da Romano Prodi, presidente del consiglio, e da Giorgio Napolitano, ministro degli Interni. Una perla di saggezza.

Salvini ha chiesto solo un censimento dei rom, ma molti di questi non censiti sono venuti dalla Francia perché Parigi li ha cacciati senza che qualche associazione umanitaria abbia alzato un dito. Solo quando queste cose accadono in Italia tutti si ricordano di alzare la voce a cominciare da Macron.

Macron ha un doppio problema politico: interno ed esterno. All’interno, il centro destra moderato e la destra di Le Pen stanno aumentando nei consensi e alle prossime elezioni potrebbero mandarlo a casa. Motivo: gli immigrati. All’esterno, oramai non crede più nessuno al duo Francia-Germania e Macron cerca di fermare il futuro con frasi che insultano ma che si ripercuoto solo su Macron.

Domenica 24 giugno c’é stato un vertice tra i presidenti del consiglio europei (l’hanno chiamato mini vertice)  e sinceramente non riesco a capire se sia stato un flop o un successo. Non hanno approvato nulla rimandando l’approvazione al prossimo consiglio europeo. Sarà vero? Una cosa è certa, come ha detto il nostro presidente del consiglio Conte, “il trattato di Dublino è superato”. Oramai questo trattato non lo vuole più nessuno, neanche la Germania.

Nicola Dell’Arena