Pubblicato Sabato, 16 Giugno 2018

LA PROTESTA DI PINETO 2.0

Disabili e immigrati usati dalla peggiore Amministrazione di sempre!!!

Le parole sono importanti. Possono ferire e umiliare la dignità di chi vive ogni giorno un dramma che colpisce la mente e il cuore. Non può fare politica chi calpesta il dolore dei cittadini, il contegno delle famiglie, le sofferenze subite dagli immigrati.

È sicuramente un pessimo amministratore chi vive la politica solo in termini di  Speculazione senza conoscere le dinamiche di una esistenza orientata verso un unico  obiettivo: la sopravvivenza quotidiana.

I fatti accaduti a Pineto  e riferiti pubblicamente dall'assessore Daniela Mariani, mostrano un'Amministrazione che raschia addirittura il  barile dell’universo sociale per non affogare nelle proprie evidenti incapacità. Verrocchio, la Mariani & C. non hanno compreso la gravità della loro ipocrisia. Noi non ci fermeremo e racconteremo tutta la verità: attraverso la strumentalizzazione della disabilità e del dolore di chi vive quotidianamente questo dramma, questi signori sfruttano anche gli immigrati per pura "SPETTACOLARIZZAZIONE " e tornaconto elettorale.

Nel precedente articolo avevamo parlato di un’Amministrazione solita a procedere con le politiche del copia e incolla. A questo punto, alla luce dei dati in nostro possesso, riteniamo che non siano nemmeno in grado di  copiare. UN’AMMINISTRAZIONE COMPLETAMENTE INETTA E INCAPACE.

Giovedì 7 giugno, a mezzo stampa, il Comune di Pineto, per voce dell’assessore Daniela Mariani, affermava di voler avviare un “Progetto per i migranti”. L’assessore, con la collaborazione di associazioni, intende aprire le porte della città a un modello d’integrazione similare a quello realizzato a Roseto degli Abruzzi. I fatti che tra qualche giorno vi racconteremo sono di una manifesta incapacità e inaudita perfidia al solo fine di implementare il collaudato sistema clientelare del Partito Democratico.

Per il momento, il progetto prevede che gli immigrati che dimorano a Roseto degli Abruzzi (Residence Felicioni)  debbano prendersi cura dei ragazzi disabili che frequentano i centri diurni di Scerne e del comune confinante. Come si può pensare di affidare dei ragazzi con disabilità cognitive, privi di capacità di autotutela, bisognosi di un amore incondizionato (quello donatogli quotidianamente da genitori con un cuore immenso) a persone di cui non abbiamo informazioni riguardo la loro provenienza, la loro storia, la loro reale identità? Come si può affidare la custodia di ragazzi con disabilità a persone che non conoscono la nostra lingua e, peggio ancora, prive di  alcuna competenza in materia di assistenza? Sono domande assolutamente legittime poiché queste persone, per mancanza di preparazione adeguata e non per il colore della loro pelle, non sono in grado di fornire quella cura e premura di cui i disabili avrebbero bisogno. Ciò ha generato molta preoccupazione, in primis nei genitori dei ragazzi e, evidentemente, nelle persone di buon senso. Pineto 2.0 ribadisce il suo "No" a progetti scriteriati, utili solo alla propaganda politica, mal copiati da amministratori asserviti al finto buonismo e all’ipocrisia.

Una parte delle opposizioni ha pubblicamente approvato il progetto (come poteva essere il contrario?). Noi abbiamo avuto il coraggio di raccontare la verità e, come ovvio, chi sapeva di avere la coscienza sporca, in modo strumentale ci ha accusati di razzismo. Eravamo contrari al progetto sostenuto dall’amministrazione comunale di Pineto e oggi, prove alla mano, riteniamo che avevamo visto giusto senza se e senza ma. Chi usa la parte più debole della società in maniera così turpe non può continuare a ricoprire la carica di assessore alle politiche sociali!

Restiamo allibiti da quanto accaduto e domandiamo al sindaco, prima di rivelare pubblicamente i fatti con prove inconfutabili, se l’articolo dell’assessore Mariani, apparso sulla stampa, sia un’idea estemporanea per avere qualche attimo di notorietà oppure  un progetto organico e condiviso da tutta la maggioranza.