Pubblicato Sabato, 28 Aprile 2012
Scritto da Enzo Fanini


OSPEDALE: IERI, OGGI E..DOMANI?

Una lunga storia raccontata dai protagonisti

Prof.Enzo Fanini

Quando il sano campanilismo paga:


"Da bicocca malfamata a nosocomio d'eccellenza"


Premesse

Sono un sopravvissuto del secondo Millennio, quindi del XX Secolo, e come norma dei Nonagenari : il rimembrar m'è caro. Come arrivai al Nosocomio di Atri?

Avevo conosciuto il compianto Dr. Vittorino Teofili  ricoverato all'Ospedale di Pescara, ove ero aiuto-chirurgo, per un incidente automobilistico, per fortuna non grave. Dopo mesi mi telefonarono per sapere se volevo andare all'Ospedale di Atri come Primario. Per il momento declinai l'invito: fu accettato dall'amico Dr. Michele Pierangeli, anche Lui passato a miglior vita.. .

Dopo quaasi due anni Michele, oberato di lavoro nelle sue Case di cura, mi disse che voleva lasciare e se ero interessato. All'Ospedale di Pescara era arrivato un nuovo Primario, dopo la nomina del Prof. Moraldi a Primario Chirurgo all'Ospedale S. Spirito di Roma. Con il nuovo non c'era molta armonia e accettai.

Michele volle accompagnarmi con la sua auto ad Atri, correva come un pazzo per il tratto Pineto-Atri, allora con tantissime curve. Arrivai con lo stomaco sotto sopra......

Conobbi il Prof. Emilio Mattucci, Sindaco e Commissario dell'Ospedale, che mi chiarì la posizione dell'ex primario Dr. D'Alfonso in quarantena e mi fece visitare l'Ospedale San Liberatore a Capo d'Atri veramente fatiscente, ma in prospettiva di andare al Nuovo in avanzata costruzione accettai; dovevo prendere servizio il 10 settembre. Eravamo nel 1958.

Presi l'aspettativa da Pescara e andai in ferie agognate. me ne andavo con le due bambine a giocare sulla spiaggia.. quando arrivò una telefonata. Sono il Dr. De Patre dell'Ospedale di ATRI ci sarebbe da operare.. mi hanno detto di rivolgermi a Lei. Vengo subito. Ebbe così inizio la mia avventura nella nuova ma ultracentenaria Sede, attualmente Ricovero per le persone anziane...credo.

 I primi passi..

L'Anestesia: o locale con la soluzione di Novocaina, o generale con l'Etere, o con la puntura lombare ( Rachianestesia ).L'attuale Anestesia era appannaggio di un Anestesista, che veniva da Pescara, pretendeva £.10.000 ad intervento. Pochi potevano permetterselo. Spesso dovevo attendere ore per operare con questo Collega, impegnatissimo a Pescara.

Radiologia. Veniva un Radiologo due volte alla settimana. Un apparecchio dei primi del Novecento con scarsissima risoluzione. Una Colecistografia? Negativa per calcoli. Ripetuta in altra sede: colecisti piena di calcoli!!!!!!

Esami di laboratorio: erano praticati dall'Ufficiale Sanitario, che, dopo pochi mesi andò via perchè vincitore di Concorso in Sede più redditizia. Una Professoressa di Scienze Naturali, che ringrazio, si prestò, nelle ore libere, a continuare il Servizio. Non si poteva andare avanti in questo modo!!

All'Ospedale di Pescara era arrivato un Collega Anestesista a coprire il Primariato. Gli chiesi se conosceva un giovane collega capace di fare l'Anestesia Moderna e gli esami chimico-clinici. E nell'ottobre del I959  arrivò il Dott. Andrea Loffredo, che sposò l'Ospedale contribuendo alla sua rinascita anche con sacrifici personali: p.es. sostituire gratis i Medici dei Paesi del circondario che avevano urgente bisogno di allontanarsi.  Volevo ricordare che i Medici della Mutua , in quei tempi, facevano servizio 24 ore su 24 anche nei giorni festivi. Farsi sostituire da un Collega vicino? Mai! Potevano fregarti il Libretto della mutua e quindi ..il cliente!!

Questa disponibilità di Andrea, i buoni risultati operatori, l'operosità del Dott. De Patre, la diligenza delle Suore e delle Infermiere: tutti contribuirono a far decollare pian piano il nostro Ospedale.

Gli ANNI 1958 - 59

L'Ospedale San Liberatore era antico come nascita ma vecchio come attrezzatura: pochi ferri chirurgici, un lettino operatorio con limitate posizioni azionato a mano, una scialitica che illuminava male il campo operatorio, carente il lettino ortopedico e l'armamentario per la traumatologia, due o tre pinze per asportare i denti e due piccole leve ecc. Vorrei ricordare che in quel periodo bisognava fare di tutto, come i medici condotti nelle sedi disagiate. oltrela Chirurgia, l'Urologia,la Ostetriciae Ginecologia, estrarre radici dentarie o l'Ottavo dente mal posizionato......

Eravamo: lo ed il caro Dr. Pierino De Patre !! Poi venne un Assistente, che cambiava spesso...

In Ospedale lo stipendio era molto scarso. Anche lo, Primario, avevo emolumenti inferiori a quelli da Aiuto a Pescara, però Atri mi appioppò una Tassa di Famiglia più alta di quanto pagavo a Pescara.

Posti 45-50, camerate con 3-4-5 letti, Servizi igienici? 1l cibo era buono grazie alla cara Sig.na Wanda, da tutti rimpianta. Si cominciava a lavorare con più degenti... Vorrei ricordare un episodio..Abitavo ancora a Pescara... Frequentavo l'Universita' di Perugia per conseguirela Libera Docenza.Ero partito alle 4 e l/2 per essere a Perugia alle 8-9 ,non avevamo le Autostrade. Tornai a Pescara alle 22,30.

Una telefonata: un'Appendicite acuta con peritonite..Preparate e vengo subito. Un boccone in fretta e di nuovo in auto. Al bivio Pineto-Atri una gomma a terra!  Vi era a quei tempi un distributore di carburanti con un piazzale. Accostai,  piovigginava..conla Santa Pazienza, smoccolando .. cambiai la gomma ed arrivai ad Atri. Pronti? Un 'uomo, di oltre 70 anni ,aveva avuto il preanestetico che aveva calmato il dolore.." ma che operazione mo' ch'm'stava a gabbà lu sonne mi volete operà? No e no" . .Rischiava la pelle! Dopo circa un'ora con l'aiuto dei figli, potemmo effettuare l'intervento con buon esito...

Tornai a casa ..erano le cinque del mattino..

 

1961 Il nuovo OSPEDALE

L'Ospedale San Liberatore, a Capo d'Atri, era insufficiente e malandato. Un giorno, pioveva a dirotto, avevamo appena finito di operare, il paziente ancora sul lettino operatorio quando cominciò a scender acqua dentro.. La scialitica fece da ombrello all'addome dell'operato.     Impossibile andare avanti...

I due Mattucci, il Prof. Emilio e l'Avv. Saverio, decisero di occupare il Nuovo Ospedale con i muratori ancora in opera.. Giugno 1961.. Il sogno si stava avverando..

Qualche mese prima fui invitato ad andare a Milano con alcuni Componenti dall'Amministrazione dell'Ospedale oltre al Rag. Della Sciucca, Segretario Amministrativo per scegliere i lettini per le corsie e per le Camere Paganti . Un viaggio che non finiva mai con la vecchia Fiat 1400 diesel.

Dato che l'acquisto del materiale ospedaliero era avvenuto senza il Rappresentante, il per cento spettante fu dato alla nostra Amministrazione che la donò per la costruzione della Chiesa di S. Gabriele, allora in corso.

Il Reparto Paganti aveva due camere con salottino e telefono, altre a due letti, tutte con propri sevizi igienici, i letti ed i mobili di un colore diverso per ogni stanza: azzurro, rosa, verde bottiglia ecc.

Al mattino,la cara Sig.na WANDA illustrava il MENU' del giorno ed i Ricoverati potevano scegliere. Le portantine lasciate le scope e le ramazze si cambiavano indossando un grembiule nero satinato con collarino e cristina bianche ricamate, guanti bianchi pronte a somministrare i pasti.

Cibo e servizio inappuntabili. Anche per i pazienti in corsia i cibi erano ottimi con rispetto delle norme dietetiche per la loro malattia. Successo rilevante! !

Il Reparto radiologia con apparecchiatura moderna e Primario fisso Dr. Tarcisio Acciarri.La Medicinacon il Primario Prof. Mario Dalla Torre,la Pediatriacon Primariola Dott. GiuliaZauli Naldi, purtroppo tutti passati a miglior vita. Un attrezzato Laboratotio Analisi.....

I soliti denigratori: " Con tutti quei letti!?!  Ci balleranno i topi li pentcane.."

Invece fu un successo, inaspettato per Tanti...Presto i letti venivano tutti occupati. Cominciarono ad arrivare anche da Pescara pazienti che avevo visitato nello studio privato ove mi recavo due volte alla settimana, si recuperava da tutto il Circondario. L'Ospedale di Atri cominciò ad avere una ...voce

 

L'ANABASI e la CATABASI

Il nostro Ospedale cominciava ad avere una buona nomea. Le attrezzature miglioravano di continuo:il Laboratorio Analisi con il Primario Prof. Emilio Punturieri organizzò il Centro Trasfusionale con prelievo dai Donatori, tipizzazione e conservazione dei flaconi prelevati.

Diventammo autonomi ,avendo il sangue pronto per le emergenze: un prezioso ausilio per i1 chirurgo. E poi l'lstologia Patologica e poi la possibilità di effettuare l’esame istologico estemporaneo, cioè di poter dare, dopo 20-30 minuti, il reperto istologico di un sospetto tumore visto al tavolo operatorio e poter decidere il tipo di intervento chirurgico da effettuare. Quanto di più moderno si potesse avere.

I letti cominciarono ad essere insufficienti. Il nostro Ospedale cominciò a costruire con le proprie risorse per aumentare i posti letti ed i servizi, ma, come un ragazzo in crescita alla pubertà più si allungano i pantaloni e più diventano corti....

Furono inaugurati i reparti: ORTOPEDICO con il Prof. Tornmaso De lure, Ostetrico-Ginecologico con il Dott. Piero De Patre . In secondo tempo l'Urologia con il Dott. Luciano Vincenti.

Per primi in Abruzzo, avemmola Medicina Nuclearee l'Endoscopia Digestiva, il Centro Allergologico, la chirurgia maxillo facciale con l’odontoiatria e poi con l'entrata in funzione nel 1981 del nuovo edificio , ove attualmente è l'ingresso principale, furono messi a punto i  reparti Oculistico e Otorinolaringoiatrico con il proprio organic, che prima erano dislocati nel vecchio S. Spirito, ed i Servizi di Cardiologia, Pneumatologia, Endocrinologia , diabetologia ecc.

Dalla terza Categoria passò alla seconda e poi Provinciale. Classifica ora abolita!          

Si arrivò a circa 500 posti letto attualmente molto ridotti, mi hanno detto. Ebbe uno Sportello Bancario, Bar-caffè con tavola calda, una bellissima ed ampia cappella, affidata ai miei tempi a frate Francesco, che dormiva e mangiava in Ospedale...

Quante volte, coprendo le Immagini sacre e con l'ausilio di Padre Francesco, l'abbiamo utilizzata per i numerosi Convegni Scientifici, prima di essere ospiti del Salone Consiliare del Palazzo Ducale degli Acquaviva, ora sede Municipale.

L'Ospedale di Atri, da bicocca malfamata, dal 1958 pian piano era salito fino ad essere citato tra i Nosocomi più funzionali d'Abruzzo. Venivano pazienti dalle Province limitrofe e anche da Roma. Opera dei Sanitari? Certamente ma, forse anche più oserei dire per il SANO CAMPANILISMO LOCALE, quando i Politici, specie il compianto Emilio Mattucci, mettevano la Politicaal servizio dell'Ospedale e non l'Ospedale a favore della Politica.

Vorrei far presente che l'Ospedale è la più grande industria di Atri: da lavoro a tanti....

Ed ora? Mi dicono che pian piano stanno smantellando!!!!!! ! Non ci sono più i Santi Protettori!!!  Ecco a cosa servono i Politici malati di SANO CAMPANILISMO

Mi auguro che non avvenga:

“Chi troppo in alto sal, cade sovente precipitevolissimevolmente”

 Prof. Enzo Fanini