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- Pubblicato Martedì, 05 Giugno 2018
- Scritto da Mario Marchese
AMARE RIFLESSIONI
ALTRA CHIUSURA-SOPPRESSIONE
AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI ATRI!
Un’altra soppressione, chiusura presso l’Ospedale S. Liberatore d Atri, e cioè il Laboratorio RYA della Medicina Nucleare, già funzionante dal 1975, uno dei più importanti allora della Regione, che assieme alla Medicina Nucleare, assunse rilievi di considerazione regionale con l’allora dr Rembado proveniente dagli Ospedali Civili di Brescia, che assieme a dr G. Rascente, ed il TSRM , Mario Marchese, misero su uno delle strutture di Medicina Nucleare più efficienti ed invidiabili della Regione.
Così poi portato avanti dal dr Martignoni e dal dr Spitilli, negli anni seguenti,e nel 2000, arricchendolo delle prestazioni della PET mobile, unica quasi in Abruzzo, certamente dell’ASL di Teramo. Anno in cui ero ancora Sindaco di Atri, e sull’Ospedale a cui tenevo molto, arricchendolo della presenza dell’ UTIC, dopo averne coinvolto nell’impegno, allora, l’Assessore alla Sanità Regionale Del Colle, che finanziò l’opera e fu fatta.
Poi, poi, a seguito del PSR (Piano Sanitario Regionale 2007-2010), voluto da Del Turco e dal DS, si ebbe un drastico ridimensionamento di Atri, che seguì, con il Commissario ad Acta e Presidente della Regione Chiodi, subentratogli a seguito dell’arresto del Governatore del Turco e di tutta la sua Giunta. Questa struttura, gloriosa ed a norma, subì così un taglio, ma rimase in piedi questo Laboratorio RYA, unico nell’ASL, e non si volle riacquistare una nuova Gamma Camera che nel frattempo sì era rotta (nonostante che, questo Comitato, l’avesse più volte sollecitato alle parti, anche proponendo preventivi accessibili, per dare, con questo, alternativa anche a quell’ultima rimasta al Mazzini di Teramo). Non si volle riacquistarla, e non si è riacquistata, e così l’unico reparto a norma (come l’UTIC) dei due presenti di Medicina Nucleare, a Teramo ed Atri, oggi viene chiuso totalmente, senza più una possibile speranza di riapertura della Medicina Nucleare. Così “ADDIO” alla speranza di averla di nuovo, era il cordone ombelicale a cui pensavo, speravo, che venisse recuperato la medesima, invece, anche per questo importante servizio, che ci procurava estrema “mobilità attiva”, è stata “colpevolmente soppressa” (bastava solo una Gamma Camera ed un altro TSRM), ed ecco che, le prestazioni, si sarebbero centuplicate, ed i servizi resi dal Presidio Ospedaliero S. Liberatore, si sarebbe ulteriormente riqualificati nel territorio dell’AREA VASTA. E’ stata fatta “morire”, direi, due volte, e sempre per mano allora di Del Turco (DS) e di oggi da parte di D’Alfonso-Fagnano-Paolucci (PD). Che dire, e poi, che non ci sono attacchi verso Atri, come si racconta anche in questi giorni, appare ancora una volta smentito dai fatti. Ma a chi si vuole farlo ad intendere raccontando queste storie? Basta considerare, ad esempio, che a distanza di 3 mesi e più di un anno, le 3 UUOOC (Unità Operative Complesse, cioè la dove è previsto il Primario), NON vengono nominati dal Direttore Generale. Perchè? Mi riferisco alla Medicina Generale e Lungo Degenza e Geriatria-Cardiologia (UTIC?) alla Chirurgia Generale, ed alla Ortopedia Generale.
Per la verità, sulla Medicina Generale, è stato fatto un nome, nel dr Franco MARINI, ma a tutt’oggi, il Decreto non è stato fatto (salvo smentite). Come mai? Ci hanno ripensato? Ed anche per gli altri due? Che dicono i vari Consiglieri Regionali? Che sempre in occasioni delle elezioni, le sparano grosse, per poi stare nel silenzio davanti alle verità dei fatti, e della concretezza delle loro chiacchiere, così come si evince dalle zittite delle OOSS Confederali, alleate con i partiti di governo regionale. Comunque, alle smentite, attendiamo ulteriori spiegazioni ed assicurazioni.
Mario Marchese, Comitato Difesa Ospedale di Atri