Pineto 2.0APPALTI E CORRUZIONE: solo tre domande

A pochi giorni dalle notizie apparse su tutti i giornali, sulla vicenda degli appalti pubblici locali, che vede tra gli accusati anche un dirigente del comune di Pineto, i fatti che emergono dalle indagini espletate dalla Procura della Repubblica, se confermati, appaiono davvero molto gravi. Come ha evidenziato il quotidiano “il Centro”, si tratta di un presunto sistema illecito di appalti pubblici le cui imputazioni di reato, formulate in danno dei soggetti indagati, tra i quali il responsabile dell’ufficio dei lavori pubblici del Comune di Pineto, “e a cui potrebbero aggiungersi anche altri nomi”, sono sconvolgenti: corruzione, abuso di ufficio e turbata libertà degli incanti.

Per quanto concerne il nostro Comune, sulla base delle indagini riportate da “Il Centro”, sono stati ricostruiti e smascherati “rapporti di natura illecita tra alcuni imprenditori e il dirigente del settore appalti, aventi ad oggetto la conduzione e l’aggiudicazione di gare di appalto indette presso il Comune”.

Nonostante l’atteggiamento silente, del tutto ingiustificato, dell’amministrazione e del sindaco, Pineto 2.0 vuole fare tre domande:

1)  Come mai nessuno, all’interno dell’amministrazione Verrocchio, si è mai accorto di probabili rapporti di natura illecita?

2)  Come mai nessuno dell’amministrazione, in particolare il sindaco Verrocchio, che in passato ha rivestito anche la carica di assessore ai lavori pubblici, non si è mai chiesto perché gli appalti venissero vinti e aggiudicati sempre alle stesse aziende?

3)  Poiché rientra pienamente nelle attribuzioni del sindaco, perché non è venuto in mente di costituire una commissione d’indagine per fare chiarezza?

Infatti, “il sindaco sovrintende al funzionamento degli uffici, dei servizi e all’esecuzione degli atti. Il sindaco, quale capo dell’amministrazione comunale, esercita i propri poteri istituzionali, in quanto organo che ha la responsabilità politica globale dell’andamento della stessa”. Tralasciando le questioni tecniche della vicenda e quelle al vaglio della magistratura inquirente, di converso, riteniamo che tutti i cittadini debbano essere debitamente informati sui reali rapporti di natura politica sottesi alla vicenda d’interesse.

Pineto, da molti anni ormai, è governata da un’amministrazione targata Partito Democratico, ovvero il partito che da sempre si è spacciato per baluardo della legalità e della trasparenza su tutto il territorio nazionale. Peccato che, in base alle molteplici vicende giudiziarie ed extragiudiziarie verificatesi, le miriadi di parole sciorinate da questi politici “paladini della giustizia” appaiono come una presa in giro nei confronti dei cittadini.

Del resto, l’ultimo presunto illecito non è altro che un ulteriore danno, frutto di una politica basata sull’incapacità, sul silenzio, sulla violazione del principio di trasparenza nella gestione della cosa pubblica e sul favoritismo verso il tornaconto dei “privilegiati”, a discapito di tutta la collettività. Ovviamente, non va dimenticata la questione delle furbette del cartellino, ancora saldamente al loro posto nonostante la posizione illecita sia stata già certificata.

La chiara intenzione di PINETO 2.0 è quella di mostrare a tutti i cittadini come la giunta targata PD continui a rimanere in silenzio su certe questioni e come eviti di fornire chiarimenti in merito ai vari illeciti, sebbene ampiamente richiesti.

Pineto 2.0 finché non avrà risposte, continuerà a fare domande.