Pubblicato Domenica, 21 Aprile 2013
Scritto da Vincenzo Marcone



L’IDV: NESSUN ACCORDO AL RIBASSO

LA STORIA CHE NON INSEGNA

 

Siamo alle solite, tutto cambia perché nulla cambi . Il solito ritornello della politica torna a farsi sentire. Arcaici rituali tornano prepotentemente in scena . Vecchi e non nuovi interlocutori, salgono sul palcoscenico . L’unica cosa che paradossalmente sembra meno interessare, è il bene collettivo ed il rispetto per i cittadini atriani. In un delirio di esaltazione e autocelebrazione, nessuno sembra minimamente percepire il grande bisogno di cambiamento. Ed ecco allora, come se nulla, ma proprio nulla fosse accaduto, il materializzarsi di ammuffite ricette, la disputa per l’accaparramento dei migliori posti al sole, una miserevole ricerca di egemonia sull’avversario. Ognuno a far sfoggio della propria forza. La ragione ed il buon senso sono introvabili. Non un gesto di umiltà o di condivisione si intravedono all’orizzonte. La prevalsa sull’alleato avversario è l’unico sport praticato. Siamo stati in questi mesi noi dell’ IDV ,leali interlocutori e convinti assertori della necessità della realizzazione di una forte alternativa all’attuale amministrazione che in questi anni ha devastato il nostro comune. Abbiamo combattuto pur non avendo rappresentanti in consiglio comunale, importanti battaglie sociali, impegnando tempo, uomini e risorse economiche per la tutela della nostra città. Avevamo concesso alle forze maggiormente rappresentative della coalizione nascente, con grande senso di responsabilità, l’onore di scegliere un candidato sindaco fortemente rappresentativo e condiviso, capace di discontinuità e ci siamo trovati in un baratro senza uscita. Avevamo anche accettato pur con molti dubbi, di confrontarci nell’agone delle primarie e ci è stato impedito. Avevamo cercato con tutte le forze di aprire una discussione sulla possibilità di eventuali ulteriori proposte provenienti magari dalla società civile e siamo stati snobbati con un sinistro silenzio.Come per tela di Penelope, mentre ufficialmente si cercava di trovare soluzioni, i soliti noti provvedevano nella notte a demolire il poco che si era costruito. Al tavolo ufficiale, si preferivano accordi personali all’insegna del “ dividi et impera “. Alla luce di tutto ciò, abbiamo dovuto fortemente ricrederci sulla bontà della nostra scelta. Pensavamo di poter cambiare con il nostro contributo il modo di far politica in Atri, ma ci siamo accorti che, certa politica rischiava di cambiare noi. Nulla di ciò che avevamo con forza prospettato, era stato di fatto attuato. Nessun cambiamento sostanziale era avvenuto. Abbiamo gridato con forza l’esigenza di un percorso aperto, condiviso, completamente rinnovato. La prospettiva di un comune aperto ai cittadini, con salvaguardia dei ceti meno abbienti, una particolare attenzione all’ambiente, una amministrazione perfettamente accessibile e trasparente, una attiva partecipazione del popolo nelle scelte comunali, mediante gli strumenti dei referendum conoscitivi, delle assemblee pubbliche e di tanto altro ancora. Nulla di tutto ciò è stato discusso e affrontato. Ed invece ecco che, come in un film già visto, come in un disco rotto, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, il materializzarsi di vissuti presagi, il venir fuori del vero volto di una vecchia politica prevaricatrice e ingombrante. Abbiamo dovuto trarre nostro malgrado le dovute considerazioni. Non sappiamo cosa ci aspetterà per il futuro, se chiederemo o se ci sarà mai data la possibilità di essere forza di governo di questa città, ma una certezza è grande, non saremo mai complici e conniventi di questa politica .Nessun compromesso, nessun accordo al ribasso sarà mai possibile. I nostri valori non sono merce di scambio, da poter comprare o barattare al mercato degli assessorati o delle prebende. Le diversità sono emerse prepotentemente e i percorsi non possono che essere diversi. Nella nostra visione, la politica non può essere altro che servizio al servizio degli altri Dal lavoro di tutti i giorni proveniamo e lì certamente torneremo, ma non prima di aver espresso con la presente un accorato appello, a tutti coloro che: soggetti politici, organizzazioni, singole persone, hanno a cuore il futuro di Atri, si riconoscono nei principi sopra enunciati e che sono disponibili a condividere con piena e pari dignità, insieme a noi e a tanti altri che già l’hanno fatto, un progetto di rinascita della nostra incolpevole Atri. A tutti i cittadini liberi e pensanti “ che questo appello non risulti vano“.

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Il coordinatore dell’ IDV di Atri Dott. Marcone Vincenzo