Pubblicato Venerdì, 11 Maggio 2018

VERSO IL VOTO \ MOVIMENTO 5 STELLE

CHIEDETE I FINANZIAMENTI:
LE NOSTRE SCUOLE DEVONO ESERE SICURE

La Regione Abruzzo in data 20/04/2018 ha approvato l’Avviso pubblico per la redazione del Piano Triennale di Edilizia Scolastica - triennio 2018/2020. Hanno titolo a formulare istanza per accedere ai benefici del presente bando gli Enti Locali per finanziare interventi diretti all’adeguamento sismico,  Interventi di adeguamento impiantistico, eliminazione di rischi, adeguamento alla normativa antincendio ai fini dell’ottenimento del certificato di agibilità dell’edificio.

Il Movimento 5 Stelle di Atri, con una pec molto dettagliata e corredata di relativa documentazione, ha sollecitato l’Amministrazione Comunale a presentare istanza per accedere ai suddetti fondi, entro il termine fissato al 26 maggio 2018, perché ritiene che la tutela della sicurezza dei bambini nelle scuole sia un obiettivo prioritario, sicuramente più importante delle argomentazioni che stanno animando il dibattito politico sul tema delle scuole di Atri in questi giorni.

Siamo convinti che tutti i ragazzi che scelgono di frequentare le scuole di Atri abbiano il diritto di usufruire di strutture e servizi, che “la valenza e la credibilità dei nostri istituti” scolastici che avrebbero ridato “lustro e identità alla formazione culturale nella nostra città” non sono valutabili esclusivamente in rapporto al valore numerico degli alunni che hanno scelto di frequentarli.

Riteniamo che sia doveroso dire come stanno realmente le cose quando si parla di sicurezza degli edifici scolastici, sulla base di dati oggettivi, senza timore di sminuire la nomea delle scuole di Atri che l’amministrazione uscente ha faticosamente costruito sulla base dei numeri.

La struttura che ospita la scuola secondaria di primo grado “Mambelli-Barnabei”, in base allo studio sulla vulnerabilità sismica effettuato nel 2008 , risulta essere una delle scuole a maggior rischio sismico nella provincia di Teramo. A distanza di ben dieci anni non è stato realizzato alcun progetto di adeguamento sismico, né chiesti finanziamenti.

Da un comunicato stampa abbiamo, tra l’altro, appreso l’intenzione dell’Assessore Ferretti di vendere il suddetto edificio alla Provincia, ci chiediamo come possa pensare di voler destinare il provento di tale vendita alla ristrutturazione di un immobile che è di proprietà altrui, ovvero dell’edificio del seminario vescovile che appartiene alla Curia.

Abbiamo poi scuole per le quali i finanziamenti sono stati chiesti ed ottenuti, ma i lavori, ad essi relativi, non riescono ad avere un inizio e tantomeno una fine. Ci riferiamo all’asilo nido di Atri che attende dal settembre scorso l’avvio del cantiere mentre i bambini sono ospitati in una struttura privata alla quale viene corrisposta una retta mensile. Facciamo inevitabilmente riferimento alla scuola elementare di Via Umberto I : la responsabilità della precarietà della situazione attuale in cui la stessa si trova, non può essere semplicisticamente attribuita alle “lungaggini” in quanto figure tecniche e politiche hanno operato in maniera non adeguata nell’amministrare un lauto finanziamento cha avrebbe dovuto garantirci una scuola  sismicamente adeguata, in tempi certamente più brevi dei cinque anni già intercorsi purtroppo senza giungere all’esito sperato.

Gli edifici di competenza provinciale che ospitano gli istituti superiori IPSIA “ZOLI” e ITC “ZOLI”, hanno entrambi vulnerabilità sismica prossima allo zero, mentre sul polo scolastico “Illuminati” non è mai stato effettuato lo studio. Osserviamo che per accogliere il gran numero di studenti di cui l’Assessore Ferretti si vanta, è stato necessario utilizzare un’ala della scuola media “Mambelli-Barnabei”, alcuni locali della Asl, mentre due nuovi indirizzi di studio sono dislocati presso Pineto e Silvi. Un “overbooking” degli studenti non rappresenta “lustro ed identità nella formazione culturale” se si è carenti nell’offerta di strutture e servizi.

Un esempio: è un dato oggettivo che la scuola secondaria di secondo grado dispone di una sola palestra, di dimensioni non sufficienti a consentire a tutti gli alunni di svolgere in maniera adeguata le attività motorie. Prova ne è il fatto che, in alternativa, vengono proposti corsi di nuoto nella piscina comunale, che i ragazzi devono raggiungere a piedi, oppure l’utilizzo di una palestra privata sita nei pressi dell’ospedale, anch’essa da raggiungere a piedi ed oltretutto accessibile solo con grande difficoltà ai disabili che fanno uso della sedia a rotelle.

Le scuole possono considerarsi un vanto quando ci si adopera fattivamente per prevenire i rischi e garantire il livello massimo possibile di sicurezza, quando ad una adeguata offerta formativa corrispondono adeguate offerte di strutture e di servizi.

Da qui il nostro sollecito a richiedere finanziamenti messi a disposizione per il raggiungimento di questi obiettivi, perché la tutela dei bambini è un dovere. Di tutti.