UN LIMITE ODIOSO

PINETO2.0: «Cani all’interno dell’AMP, assurdo divieto»

Il divieto di accesso degli amici a quattro zampe all’interno dell’Area Marina Protetta del Cerrano è tornato prepotentemente alla ribalta (ne avevamo scritto il 19 ottobre 2017).

Riteniamo che ciò sia assurdo: costituisce un limite odioso per i tanti proprietari di amici a quattro zampe di Pineto e per i tanti turisti abituati a portare i loro animali al guinzaglio. Non stiamo parlando di muoversi all’interno dell’AMP e sulla spiaggia liberamente ma solo di passeggiare insieme al proprio padrone.

Il turismo pet friendly in Italia ha un giro d’affari di alcune decine di milioni di euro e, mentre tutti iniziano a guardare a questo settore di mercato con maggiore attenzione e sensibilità, in controtendenza, a Pineto, aumentano i divieti. È sempre più evidente che tantissimi ospiti arrivano con un cane, spesso con più di uno. Quindi, oltre a risolvere il problema dei cani dei residenti, se vogliamo proporci come una località turistica seria, dobbiamo anche dare delle risposte alle esigenze dei villeggianti con animali. E quando la risposta è un divieto, non è una bella risposta.

Alla base della scelta dell’Amp c’è «la necessità di tutelare la biodiversità dell’area e salvaguardare il periodo di nidificazione e di cova dell’uccellino fratino».

Permetteteteci di dissentire: il cane spaventa gli uccelli e l'uomo e altri animali no?

Tanto vale vietare in queste zone l'accesso anche ai bipedi umani e a chiunque, non credete?

Oltretutto la quiete del fratino non verrebbe disturbata dalla presenza dei cani al guinzaglio ma, come già ampiamente dimostrato, da quella degli umani, certamente più rumorosi, alcuni dei quali poco rispettosi, che in molte occasioni bivaccano e  lasciano immondizia sull’intero territorio senza che alcuno si occupi di far rispettare le limitazioni esistenti.

Ancora una volta, come già abbiamo fatto notare in passato, ribadiamo che questo Regolamento, così come fatto approvare, sia solo uno spot. Ricordiamo che l’AMP del Cerrano nasce in una zona fortemente antropizzata e con ben 77 stabilimenti balneari molto frequentati e non nel deserto del Sahara. Lasciateci dire che, con queste premesse, è impossibile far rispettare tutti i divieti imposti e che questi comunicati fungano solo da annuncio a chi, come noi, contesta costantemente la mancata vigilanza sul rispetto di regole “assurde”. Come dire: “Noi lo abbiamo detto, ma le regole sono gli altri a non farle rispettare”.

Si aggiunga che la più recente giurisprudenza amministrativa si riporta ad un indirizzo consolidato nel ritenere che, nel nostro ordinamento giuridico, abbiano cittadinanza provvedimenti che limitano la libertà di circolazione ai conduttori di cani. Ovvero, viene riconosciuto in sede civile ciò che ormai per la giurisprudenza amministrativa è un fatto consolidato: “igiene, sanità e incolumità pubblica possono essere fatte rispettare mediante divieti e sanzioni della legislazione vigente, quali l’obbligo del guinzaglio e di raccolta di deiezioni, senza ulteriore necessità di limitare a priori le libertà di movimento dei detentori degli animali d’affezione”.

Il quadro, quindi, che continua a emergere è piuttosto chiaro: questi divieti a pioggia sono senza senso, limitano la libertà delle persone mentre mostrano l’incapacità a costruire un progetto serio di valorizzazione e sviluppo di tutto il territorio.

Pineto 2.0 ritiene che il principio debba essere esplicito: no ai divieti generalizzati, si alla libertà di movimento di persone con i cani all’interno dell’AMP in cui debbano valere, in generale, gli accorgimenti che regolano gli accessi nei luoghi pubblici: guinzaglio (museruola) al seguito e sacchetti per la raccolta delle deiezioni.