SENZA PONTE FESTA ANNULLATA A BORGO S. MARIA

Le azioni ed omissioni di diversi soggetti hanno concorso a produrre l’attuale status quo al quale, oltre al danno erariale, si è aggiunta la beffa per i cittadini che, seppur  rassegnati, vogliono chiarezza dal sindaco Verrocchio.

Di chi sono le responsabilità?

A pochi giorni dalla ormai tradizionale festa di Pasqua e Pasquetta a Borgo Santa Maria, in onore  della Santissima Assunta, è ormai certo che tutto è stato annullato. Infatti, nonostante gli sforzi profusi dal comitato promotore e dai numerosi cittadini interessati, la manifestazione che attirava molti pinetesi oltre che persone dei comuni limitrofi viene annullata per ragioni di sicurezza. Concerti, spettacoli, giochi: il  tutto, per movimentare un quartiere non centralissimo, certamente anche con una ricaduta economica per le resistenti attività commerciali, subisce un brusco stop.

Di fronte a questo passo indietro per la città, la questione assume un notevole significato politico atteso che la difficile e incresciosa situazione si è verificata a causa dell’opera di adeguamento del ponte Zappacosta. I lavori per il rifacimento del ponte, commissionato dalla Provincia di Teramo, partono nel dicembre 2016 con un costo totale di 650 mila euro, ma, inconcepibilmente, non è stato ancora portato a compimento. L’opera si è resa necessaria all’indomani della piena del Calvano nel 2011 poiché il ponte, che è stato abbattuto, era troppo basso per contenere la quantità d’acqua e  detriti che arrivano dalla collina. Quello che è successo durante la costruzione della nuova opera, per usare un eufemismo, sa di “Fantozziano” ricordo. Infatti, ad opera iniziata, qualcuno si è accorto che il calcolo sull’altezza dei pali di sostegno del ponte erano errati e che lo stesso, ad opera finita, avrebbe “sbattuto” contro quello dell’autostrada. Immediatamente è stato disposto l’abbassamento dei pali di cemento armato, ormai saldamente piantati a terra, causando enormi disagi ai residenti e commercianti del quartiere che si sono visti costretti a subire un allungamento dei tempi per il fine lavori.

Era solo il 16 febbraio scorso quando l’amministrazione comunale, a fronte della protesta dei commercianti di viale della Resistenza che lamentavano di essere ormai “in ginocchio e a rischio chiusura”, aveva garantito che per Pasqua tutto sarebbe tornato alla normalità. Sono bastati pochi giorni per smascherare ancora una volta un Sindaco senza programma, un’amministrazione senza un filo conduttore né una guida, senza idee nè progettualità, che sopravvive solo grazie alla sorte, ma a cui Pineto 2.0 contrappone una sana denuncia della verità politica e amministrativa contraddistinta dal puntuale fallimento alla prova dei fatti. Continuiamo ad esprimere il nostro disappunto per l’atteggiamento lassista, permissivo e servile del sindaco VERROCCHIO, mostrato attraverso i silenzi nei confronti di chi ha il dovere di vigilare (Enti, politici, tecnici, ditte) non solo sulla conformità ma anche sulla tempistica realizzativa di un’opera così importante per Borgo Santa Maria. Invece il sindaco, complice e asservito, ha mentito ancora una volta ai suoi cittadini, lasciando cadere nel vuoto le numerose manifestazioni di dissenso. Questo atteggiamento ci induce a ritenere che non abbia a cuore gli interessi di Pineto e dei pinetesi ma agisca solo per il tornaconto suo e dei suoi “amici e parenti”. Un’amministrazione virtuosa, e non parliamo ovviamente della nostra, quantomeno avrebbe, con forza, “alzato la voce” verso chi ha permesso un errore così grave e oneroso determinando uno spreco di denaro pubblico e il non rispetto dei tempi per il ritorno a una normalità che ormai manca da anni. Pineto 2.0 anche questa volta ha voluto fornire ai cittadini, con coraggio e verità, elementi concreti per valutare chi continua a mentire non essendo in grado di perseguire il bene per la nostra città.