Pubblicato Lunedì, 12 Marzo 2018
Scritto da Adriano Della Quercia

OPINIONI \ RIFLESSIONI

LA VITTORIA DEL M5S...IL VENTO NON SI FERMA CON UNA MANO

Il Movimento 5 Stelle è l’unico vero vincitore delle ultime elezioni. Punto.

Sentire Salvini parlare di vittoria con il 17,4% dei voti (meno del PD), per cui gli spetterebbe il diritto di governare è di una goduria pazzesca! La Lega e Forza Italia (ovvero i partiti che hanno sempre dettato legge nel centrodestra) insieme hanno preso meno del M5S, sia in termini di percentuale (31,8% contro il 32,7%) che per quanto riguarda i seggi attribuiti (132 contro 133); Il M5S – che con oltre 11 milioni di voti è risultata la prima forza politica in 15 Regioni su 20 - viene superato solo con l’apporto del bonsai Fratelli d’Italia, ovvero dall’unione di tre partiti: capite la differenza politica?

Non da meno in fatto di comicità (e questo mi fa pensare che da qui a 3-4 mesi dobbiamo preparare una bella scorta di popcorn) sono le dichiarazioni di esponenti del PD. “Andiamo all’opposizione, fate un governo se siete capaci” è il mantra renziano ripetuto in questi giorni da quasi tutti i reduci della batosta elettorale. Quindi, se ho ben capito, il Partito Democratico, dopo aver bucato il pallone per non far vincere l’avversario, adesso vorrebbero anche portarselo via? Dopo essere stato promotore di una legge elettorale che doveva far fuori il Movimento 5 Stelle, favorire l’inciucio con Berlusconi e, nella peggiore delle ipotesi, “garantire” l’ingovernabilità (come è successo), adesso si mette col muso perché gli hanno rubato le caramelle? Capisco la drammaticità del momento, ma la ditta Renzi & Co. deve farsene una ragione: non è colpa di chi non vi ha votato se da anni non ne imbroccate una!

Credo (parere personalissimo) che ci sia un aspetto da cui non si possa assolutamente prescindere (pena una prossima Italia tinta di giallo): il coinvolgimento del Movimento 5 Stelle nella formazione di un nuovo Governo. Lo sa bene Di Maio quando dice che tutti dovranno parlare con loro, lo sanno i Partiti anche se continuano a mostrare i muscoli e credo che lo abbia bene in mente anche il Presidente della Repubblica.

Il risultato conseguito dal M5S in queste elezioni rappresenta una svolta epocale ed è arrivato non per il reddito di cittadinanza come vuole far credere qualche analista dell’ultim’ora - smentito anche da sondaggi passati in televisione - ma perché la gente, stufa di trentennali promesse mancate, vuole un reale cambiamento. Che possa verificarsi, ancora non lo sappiamo, certo è che il M5S è riuscito in quello che non riesce da troppo tempo ai partiti di sinistra: rimettere le persone al centro di un progetto politico. Lo ha fatto con una campagna elettorale quasi perfetta, con due talenti puri, l’uno ad arringare le piazze (Di Battista), l’altro domatore negli studi televisivi (Di Maio), entrambi insieme al popolo grillino sui social a rintuzzare il fuoco concentrico dei media. Per il resto bisogna ringraziare il PD. Già, il PD… questo partito da molto tempo ha smesso la tuta di metalmeccanico per indossare il doppiopetto dei banchieri, per cui la gente ad un certo punto, non ha più capito se votava la destra o la sinistra. Il culmine di questa involuzione è arrivato col grande inciucio che ha permesso ai due schieramenti contrapposti di governare per un’intera legislatura, cambiando ben 4 Presidenti del Consiglio, pur di non avvantaggiare il M5S con nuove elezioni. Ma, come dice il leader del M5S, il vento non si ferma con una mano e adesso rischia di travolgere l’intero sistema.

Si affaccia una nuova speranza per il futuro dell’Italia, dei giovani, delle persone in difficoltà… Ci avevano rubato anche questa.

Adriano Della Quercia