Passeggiando, la sera, nel silenzio della città…

ATRI STA MORENDO?

Cosa succede nella nostra città che è sempre più vuota e sempre meno vivace.

Avrete notato tutti quale è lo scenario che ci si prospetta la sera, verso le 19,00, guardando il nostro Corso Elio Adriano completamente deserto, oppure la mattina, specie nei giorni festivi, quando per vedere qualcuno bisogna attendere l’uscita della messa.

L’unico giorno un poco movimentato è rimasto il lunedì mattina, giorno di mercato, quando le condizioni atmosferiche non sono avverse.

Neanche più in Piazza si incontra qualcuno per poter scambiare due chiacchiere.

E’ vero ora la piazza tradizionale è stata sostituita dalla piazza virtuale dei social network degli internauti.

Ma è altrettanto vero che non tutti siamo dei navigatori esperti di internet e comunque, lasciatemelo dire, preferisco ancora il contatto diretto con la gente che quello virtuale.

Chi lo sa se esistono soluzioni a questa sensazione di vuoto totale che si ha percorrendo il nostro Centro Storico.

Non credo sia solo effetto della crisi economica sempre tirata in ballo quando siamo di fronte a problematiche di cui non sappiamo dare spiegazioni.

Lungo il Corso Elio Adriano e lungo Via Cardinale Cicada, nel primo tratto fino a piazza San Pietro, tra poco saranno più i locali con il cartello “affittasi” che quelli che ospitano attività commerciali. Attualmente sono ben otto sul Corso e tre su via Cardinale Cicada.

Molti degli edifici di maggior rilievo, sia storico architettonico che dimensionale, del Centro Storico sono praticamente disabitati e in alcuni casi anche abbandonati.

I giovani vanno via da Atri, le giovani coppie vanno ad abitare nei paesi limitrofi.

La causa non può essere solo quella della mancanza delle occasioni di lavoro. La situazione sotto questo aspetto è la stessa anche per i Comuni confinanti.

Si dovrebbe approfondire la ricerca in questa direzione, magari coinvolgendo anche sociologi esperti dell’argomento per cercare di capire le motivazioni dell’abbandono.

Forse sono troppo alti i prezzi degli immobili in vendita e conseguentemente troppo alti i prezzi degli affitti, ma così non sembrerebbe a guardare i cartelli affissi con la scritta “vendesi” nel centro storico. E’ anche vero, però, che tanti sono i cartelli e poche le transazioni concluse, tanto che i cartelli rimangono fissi, oltre che “affissi”, per tanto tempo.

Agli atriani veri, quelli malati di atrianità, vedere questa situazione dispiace, e dispiace tanto. Ci auguriamo di riuscire a vedere una inversione di tendenza.

Luciano Brandimarte