Pubblicato Sabato, 16 Marzo 2013
Scritto da Monica Angelici


A SCUOLA DI PRIMO SOCCORSO

UNA LODEVOLE INIZIATIVA: due incontri all’I.T.C. di Atri per imparare ad intervenire nell’emergenza

 

Ai primi di marzo, per due giorni l’Aula Magna dell’I.T.C. “Adone Zoli” di Atri è diventata un’aula un po’ speciale: gli studenti della III A e della IIIB dell’I.T.C, insieme ai ragazzi della IA dell’indirizzo Socio Sanitario, sono stati a lezione di Primo soccorso e Protezione civile. L’obiettivo? Imparare a prestare un primo intervento in diverse situazioni di emergenza in cui ognuno di noi si può imbattere, in attesa di un soccorso qualificato.

Chi di noi non si è mai trovato nella necessità di aiutare qualcuno incappato in un piccolo incidente? E, soprattutto, chi di noi sarebbe davvero in grado di intervenire correttamente, senza il rischio di causare gravi conseguenze, ad esempio nel caso di eventi traumatici? Per rispondere a tali interrogativi, i ragazzi hanno avuto come speciali “insegnanti” due esperti operatori: Biagio Castagna, Infermiere Professionale nel Dipartimento di Emergenza e Urgenza presso la AUSLdi Teramo, nonché Vice Presidente ANPAS regionale, e Alberto Finizii, Coordinatore Tecnico Sanitario di Radiologia Medica nel Dipartimento di Tecnologie Pesanti pressola AUSL di Teramo, nonché membro della pattuglia regionale della Protezione Civile AGESCI.

Con grande abilità, i due hanno saputo catturare l’attenzione degli studenti, alternando nozioni teoriche di base ad esercitazioni pratiche, intervallate da filmati e testimonianze.

Ma come si sono articolati gli incontri?

Il primo si è incentrato sulla conoscenza delle caratteristiche del soccorso sicuro, definendo cosa si intende per prevenzione e quali debbono essere le condotte da tenere per procedere correttamente. Il concetto di soccorso è stato affrontato nei suoi svariati aspetti, anche legali, ed è stato spiegato ai ragazzi sia il funzionamento del sistema delle urgenze che quello della centrale operativa 118. Altrettanta attenzione è stata rivolta alla Protezione Civile e ai suoi interventi di prima assistenza alla popolazione, di contenimento degli impatti negativi di una calamità naturale e di superamento dell’emergenza, allo scopo di consentire, nel più breve tempo possibile, il ripristino delle normali condizioni di vita.

Durante il secondo incontro gli esperti hanno illustrato sia le possibili azioni di previsione scientifica degli eventi calamitosi in un determinato territorio, che le azioni di prevenzione correlate, anche allo scopo di evitare o ridurre i danni conseguenti a tali eventi. Al termine della lezione frontale, l’attenzione dei ragazzi è stata catturata da un’azione di training guidato con l’ausilio di un manichino, che ha consentito loro di seguire praticamente come si svolge un’azione di primo soccorso. Successivamente, divisi in gruppi, sono stati condotti a visitare un’ambulanza attrezzata, parcheggiata davanti alla scuola.

Al termine delle due giornate, gli studenti sono stati invitati a compilare un questionario riepilogativo, che ha consentito loro di mettersi in gioco e di verificare in prima persona quanto appreso. La risposta è stata senza dubbio positiva e ha dimostrato ancora una volta che la scuola non deve essere solo il luogo dove si apprendono le classiche nozioni, ma anche dove si lavora per la formazione e la maturazione del cittadino a tutto tondo, che sia capace anche di intervenire in soccorso degli altri. Noi tutti, infatti, potremmo trovarci nella situazione di dover chiedere o prestare aiuto, pertanto è indispensabile non trovarci impreparati. E cosa c’è di meglio di imparare a farlo già a scuola?

 MONICA ANGELICI