COMITATO DIFESA OSPEDALE DI ATRI

NECESSITA' DI UNA UTIC PRESSO IL PRESIDIO DI ATRI

 Ebbi a leggere qualche settimana addietro, un articolo di AC di Atri, che chiedeva alla Regione Abruzzo, ed alla ASL di Teramo, di riattivare, in Atri, oggi UUOOSD di Cardiologia, di poter riapplicare i Pace Maker, giacchè stante le richieste, c'è una lunga fila di attese nell'ambito dell'ASL teramana, nelle strutture di Teramo e di Giulianova, per non parlare dell'area “Vestina”, quindi un tessuto sociale  ampio, oltre 50 Comuni, quasi 300 mila ab.(prestazioni fatte per 35 anni e passa ad Atri).

Si rammenta alle parti, che la ex UTIC di Atri, di per se, è considerata  l'unica a NORMA delle tre che erano in funzione nell'ASL di Teramo sino a qualche anno addietro. Poi, non si sa perchè, e il come, la stessa di Atri, è stata sottoposta ad un continuo vessaggio, condizionamento, disarticolazione, vessazione strutturale e di attrezzature oltre che di personale, fino a trasferirne il Primario (tempo di Chiodi) a Giulianova, e li dare vita all'UTIC, di questo Presidio, che era ad appena 5 minuti di macchina da quella di Teramo, che ha anche la Cardiochirurgia, lasciando, bontà loro, un intero territorio, tra la Vallata Vomano, costa (da Roseto a Montesilvano-Città SA, Elice e Penne, Vallata Fino e  Vestina, completamente priva di un riferimento strategico)  di una “emergenza cardiologica” degna di questo nome (cosa questa avvenuta anche per le soppressioni dei due Punti Nascita di Atri e Penne).

Voglio inoltre ricordare, che  quella di Atri, oltre ad essere l'unica a norma, era provvista di apparecchiature adatte per la angiografie cardiache e le applicazioni di  stand o di esecuzioni di angioplastiche.

Se c'era una necessità strategica di far rimanere aperta la 2° UTIC nell'ambito dell'ASL di Teramo, quello doveva essere Atri e non Giulianova (che si litigano i pazienti che devono andare a Teramo, che, per la verità, se c'è necessità, allora è meglio che da questi territori vadano a Teramo e non a Giulianova, per la completezza di eventuali necessità,  o complicanze, visti i tempi di percorrenza da queste zone verso le due strutture, non vi pare? Questo  senza nulla togliere alle professionalità di Giulianova).

Ed è per questo che vorrei tornare sull'argomento sulla necessità funzionale e strategica dell'UTIC in Atri, con un Centro di Emodinamica, invece che a fare permanere a Giulianova l'attuale 2° UTIC dell'ASL di Teramo, che appare inutile strategicamente. 

Così come avveniva in anni della sua istituzione, e che il dipartimento di Teramo, allora, ebbe a contrastare in tutti i modi, tanto è che abbiamo avuto quello che abbiamo  oggi sul campo. Teramo intasato e Giulianova che non serve a nulla (se non a litigarsi pazienti anche per i Pace Makers con Teramo)

Qualcuno dice che questa pratica è rischiosa, le applicazioni ad Atri di PM e di Emodinamica, sono rischiose, perchè non c'è la Cardiochirurgia. Pratiche che si facevano allora in Atri, in piena sicurezza, mai un problema.

Questa analisi la faccio per dire che, se ad Atri non appare possibile nemmeno applicare PM, e quanto meno fare dell'Emodinamica, mi si spieghi perchè l'ASL di Pescara, l'Ospedale di Pescara, ha la Emodinamica, pur non avendo la Cardiochirurgia che sta a Chieti.

Si volle allora, Giunta Chiodi, poi seguita da quella di D'Alfonso, su di un PSR di Del Turco (2007-2010), limitarne l'attività escludendone la Emodinamica a tutti i costi, in prima istanza, e l'UTIC fu  dismessa in Cardiologia h24, poi in UOS.  Oggi, per la verità, recuperata UOD.

Allora, ai tempi del Primario Ciampini, man, mano, furono tolte  loro la possibilità di applicare i PM, le Eco cardiache trans-esofageee, e tantomeno fare angiografie per angioplastiche, per poi trasferire anche il relativo Primario,  allora, dico, Ciampini, a Giulianova, in una UTIC, sicuramente non a norma rispetto a quella di Atri. Con quale sicurezza in più? Nulla di Nulla. Furono solo scelte politiche, come tutte quelle fatte a danno di Atri in questi anni.

Sulla Sanità ci son poteri forti in atto, da sempre, e non aver rappresentanti regionali in loco, hanno espresso debolezza al nostro territorio, alle prospettive del nostro Ospedale S. Liberatore, ormai acclarato nel tempo, e, sicuramente  convinti  gli atriani, di questo errore  voluto e perpetrato nel tempo per seguire partiti e caporioni che altro non hanno fatto che i propri interessi, ovviamente politici (sic!).

Se si parla di avere  a Vasto un Centro di Emodinamica, se in Abruzzo ci sono n° 10 UTIC con pl e con la possibilità di fare l'Emodinamica in ben n°6 di esse (Chieti, Teramo,L'Aquila,Pescara, Avezzano) e si parla di Vasto SI, nel mentre ne abbiamo ben n°4 senza Emodinamica quali: Giulianova, Vasto, Sulmona, Lanciano).

Se si vuole la urgenza e l'emergenza cardiologica, aprire altri centri di Emodinamica appare necessario, altrimenti, non comprendo le attuali sedi di cui sopra, pur non avendo le Cardiochirurgie (ben 3 ne sono sprovviste, ma si eseguono perfettamente, e con successo e produttività, da decenni,come mai?).

Questa analisi mi fa tornare a mente anche  della necesità di rientrodurre il Punto Nascita di Atri”, giacchè appare evidente, strategicamente anche, che  tutta l'area che definivo prima di un ampio territorio si riversa completamente verso Chieti e Pescara anche per i rispettivi parti ed urgenze Ostetriche. Creando, notevole problemi a queste strutture, a cui si riversano il 95 % dei parti e raltivi problemi logistici e di accoglienza, e che invece si concentravano al S. Liberatore di Atri, in  queste strutture  efficienti e sicure ormai da anni? (Dati statistici  alla mano derivanti  dall'appli-ca zione e verifica con la Legge Fazio del 2010).

Che ne pensate cari amministratori della salute pubblica? Direttori Generali?  Perchè non vi sentite e vi convenzionate con ASL di frontiera, con  Pescara e Chieti, per stabilire le mergenze come quelle Cardiologiche e quella del Parto sicuro etc??? Ripeto, è una AREA VASTA questa, che ha avuto sempre interesse verso il S. Liberatore. Perchè non renderla efficace per  scaricare intasamenti , propedeudici ad inefficienze e tensioni ed insicurezze di questi due Presidi Ospedalieri, cioè di Pescara e Chieti per sovraffollamento, almeno su queste branche mediche e chirurgiche, oltre che diagnostiche?

Cioè per una Emergenza Cardiologica ed Emergenza Parti? Dico questo perchè, della rete Stam e Sten, a tutt'oggi non si è sentito più parlare, e credo che, nemmeno sia sulla carta, come in ASL del Nord, che li appaiono come vera e propria Organizzazione territoriale anche questo Servizio, nel mentre, nell'ASL di Teramo (e credo anche nelle altre), questo, non è nemmeno menzionato nell'ATTO AZIENDALE 2017-2018, recentemente adottato dal Direttore Generale Fagnano?

E' velleitario tutto questo? Non credo, non credo affatto. Come non credo che non sia possibile riacquistare per Atri una Gamma Camera per rendere la Medicina Nucleare di Atri degna e completa che assieme al laboratorio di RAY risulterebbe l'unica a norma nell'ambito dell'ASL teramana, e di estremo aiuto strategico per questo territorio e creare il Dipartimento dell'immaging con la Radiologia con la sempre attesa (da 15 anni) di una RNM degna di questo nome, etc. etc.?

Perchè non parlare con il Direttore Generale  di Pescara e di Chieti, per convenzionarsi intorno a questi due temi oppure anche altri, per alleviare problemi ed attese e sicurezza ai cittadini di questo territorio di estremo interesse per l'Abruzzo?

Io credo che bisognerebbe uscire, ormai, nell'era della globalizzazione  anche della medicina, da anacronistici steccati come le ASL, e prendere in esame queste possibilità strategiche, delegando alle strutture locali, così come si faceva allora, nella ex ULSS di Atri, con Chieti e Pescara, per  specialistiche ed attività correlate anche  per acuti, eppure allora c'erano maggiori  condizioni di concorrenza, giacche quelle AUTONOMIE erano vere, e non fittizie come lo sono ora, che rasentono  solo concorrenza pelosa, nonchè sprechi a non più  esprimere.  Dico questo perchè queste collaborazioni  già avvengono, per l'ANATOMIA PATOLOGICA, per l'OCULISTICA, la OSTETRICIA E LA GINECOLOGIA E GESTIONE DEL PARTO, l'ALLERGOLOGIA, LE TERAPIE ONCOLOGICHE, STRUMENTALI E MEDICHE, etc. etc.  Queste collaborazioni determinerebbero sicuri risparmi alla collettività,  alle ASL, e sicure certezze per la riduzione di costi  in generale, nonché, e soprattutto, migliore certezza e sicurezza per i pazienti cittadini abruzzesi, che prima di essere teramani, pescaresi o chietini,  sono Abruzzesi, ed i costi escono sempre dalla stessa tasca, cioè dal bilancio della Regione Abruzzo, ma con troppe sofferenze ed incertezze per il citadino, nonostante le notevoli risorse messe in campo per garantire tutto questo.

“E poi, ma dove sta scritto che tutto deve  stare all'Ospedale di Teramo? Sono alle ASL demandate, nella loro organizzazione sanitaria, con l'ATTO Aziendale, dove si eroga o non si eroga una determinata prestazione organizzata tramite le famose UUOO (Complesse, o Dipartimentali o, Semplici che siano). Si può erogare determinati servizi, con questo atto, tenendo conto della situazione strategica dei suoi Ospedali e delle popolazioni assistite, o sbaglio?”

Questa strategia, allora,  ATRI la faceva, la promuoveva, la percorreva, e si allertava con la ex ULSS di Pescara, e con la ex ULSS di Chieti, ed oggi, perchè mai questo non può essere possibile tra ASL? O con l'ASL di Teramo? Invece che fomentare ed incentivare i viaggi della speranza e relativi costi per la sanità abruzzese, incertezze, disfunzioni etc. etc.???

Questo discorso potrebbe  valere anche per l'Oculistica, l'Otorino (Rinoplastiche etc. mettendo a disposizione sale operatorie, e personale, un gg la settimana, con ricovero di giornata, creando  strutture locali in Atri, che lo stesso personale accudisca in camere dovute, questi pazienti, come in parte già avviene in Atri, e lo si era già proposto, allora, al Direttore Generale di riferimento, con un Reparto UNICO, polispecialistico, in h 24, o anche in h12, che comprendesse ORL, Oculistica e Maxillo facciale, posto in un unico Piano, ed assistito dall'identico personale. Ma non si volle fare.) 

Oppure in Oculistica, per prestazioni di Riduzione della Miopia con  il metodo Lasik, convenzionandosi con Chieti (e relativo professionista, e sgravare così la stessa Chieti, nonché andare, soprattutto, incontro all'utente per tempi di attesa chilometrici).

Non credete sia possibile tutto questo? Io credo di si, basta solo volerlo politicamente ed amministrativamente, invece che rimanere comodamente seduti nelle poltrone delle rispettive ASL a cercare di fregare l'altro, di un'altra Asl su come prendergli un medico o l'altro. I medici professionisti  seri, a questo tipo di collaborazione sono  sicuramente sensibili e  disponibili, anche con incentivi, ovviamente ( e questo, sempre da Atri ne viene l'insegnamento, quando già 40 anni fa, l'allora Primario, De Iure, venne dal Rizzoli ad operare in Atri,  per  2 gg la settimana, per alcune  patologie, e poi ritornava nella ULSS di Bologna, per poi, dopo un paio d'anni trasferirsi in Atri, come Primario o responsabile, con grande successo per la Città ed il Presidio, così come per altre iniziative di merito.

Mario Marchese, Comitato Difesa Ospedale Atri