Emergenza rifiuti Roma, Monticelli:
"Dalle opposizioni un atteggiamento contraddittorio”

“Sull’impatto di errate politiche gestionali in fatto di rifiuti la maggioranza del Consiglio regionale abruzzese ha già avuto occasione di dire la sua. Alla luce di quanto accade oggi nella Capitale d’Italia, si carica invece di significato l’atteggiamento adottato dalla minoranza seduta sugli scranni lo scorso 12 dicembre”.

Interviene senza mezzi termini sulle voci circolanti sull’emergenza rifiuti romana il consigliere regionale Luciano Monticelli, che ricorda quanto accaduto nel corso del Consiglio regionale nel quale lo stesso consigliere, insieme al sottosegretario Mario Mazzocca e al consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, ha presentato un emendamento dedicato alle capacità future degli impianti regionali.

“Valutando la distribuzione delle disponibilità impiantistiche sul territorio – ricorda in merito Monticelli – si denota una certa sperequazione e un eccesso di offerta collocati nel territorio della provincia di Teramo. Da qui la nostra decisione di presentare un emendamento di modifica integrativa del Piano Regionale di Gestioni Rifiuti, con il quale abbiamo escluso la possibilità di ampliamento della discarica ubicata in località Santa Lucia ad Atri”.

Il progetto di legge 431, però, è stato votato esclusivamente dalla maggioranza. “La minoranza non ha approvato questa decisione – commenta Luciano Monticelli –, una decisione sollecitata dal territorio e pensata alla luce di mirate politiche di prevenzione e recupero che, inoltre, ha anche sventato la presenza di una discarica a ridosso di una riserva naturale di notevole valore quale quella dei Calanchi di Atri.

Oggi – aggiunge il consigliere regionale – veniamo a conoscenza del fatto che Roma non riesce a trovare un’alternativa per accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese e, dunque, punta sull’Abruzzo, dove peraltro già conferisce nell’impianto di Aielli. Il pensiero va naturalmente al 12 dicembre scorso e ci si chiede, dunque, come mai la maggioranza non ha colto al volo la possibilità che gli era stata offerta di eliminare la previsione di ampliamento della discarica di Atri”.    

D’altronde l’argomento non è nuovo alla politica abruzzese e già in passato alcuni consiglieri si erano espressi a riguardo. Ne è  un esempio la posizione del Movimento 5 Stelle, che aveva accusato la Regione di pronunciarsi con “risposte non chiare ed evasive”. Non solo. All’epoca gli stessi avevano parlato di un quadro poco rassicurante, esprimendosi in termini negativi circa il rischio di ampliamento della discarica atriana. “Oggi invece – continua Monticelli – che si è concretamente scongiurata tale criticità, ci ritroviamo soli a difenderla”.

Insomma, quella che si è venuta a creare è una situazione contraddittoria, che vede da una parte Roma in difficoltà nella gestione dell’emergenza rifiuti che ha bisogno dell’aiuto abruzzese e, dall’altra, la politica della stessa Regione chiamata in causa che si spacca proprio sulla modifica del Piano Rifiuti.

 

“Senza contare – prosegue critico Luciano Monticelli – il centrodestra atriano, che si è espresso contro la possibilità di ampliamento della discarica di Santa Lucia, ma alla resa dei conti ha evidentemente dimostrato poca autorevolezza se la compagine politica di cui fa parte ha poi scelto, in sede di Consiglio regionale, di non votare per impedire tale possibilità. Voglio ricordare che all’epoca dei fatti fu convocato un apposito Consiglio comunale su richiesta del gruppo consiliare del Pd atriano durante il quale la richiesta di non dare corso all’ampliamento della discarica fu votata all’unanimità. Siamo dunque dinanzi a una situazione paradossale, che non fa certo onore a chi si fa paladino del territorio”.  

Luciano Monticelli, Presidente IV Commissione Consiliare, Politiche Europee Regione Abruzzo