I NOSTRI AUGURI

ATRI, CITTA' DA AMARE

Torna il Natale, con il suo fascino e la sua magica atmosfera.

Anche la nostra città si è vestita a festa. Luminarie, albero e presepe in piazza Duomo.

Il calendario è ricco di appuntamenti teatrali e, soprattutto, musicali. La "tradizione" ci consegna eventi per piccoli e grandi, occasioni per riscoprire la bellezza e la gioia di stare insieme.

"Natale amaro", scrivevamo l'anno scorso.

Una amarezza che resta, perchè portiamo le ferite di duri avvenimenti che hanno segnato la nostra carne e la nostra storia.

La tragedia di Rigopiano che ha strappato alla vita tre nostri giovani, le scosse sismiche coincidenti con la devastante nevicata di gennaio, le chiese ancora chiuse e inagibili, la fuga di concittadini verso la costa, il silenzio che avvolge le vie del centro storico disabitato.

Atri si spopola e diventa sempre più triste. Sul nostro periodico sono stati raccontati i dati di questo amaro fenomeno.

Torna il Natale con il suo messaggio di vita, di dolcezza, di speranza.

Abbiamo bisogno di raccogliere una scintilla di luce, di calore, di amore per coltivare la speranza. che ci impedisca di essere abbracciati dalla melanconica rassegnazione.

Per i credenti la luminosa sorgente ha il volto di un Bambino che squarcia il buio con il sorriso di Dio che viene ad abitare in mezzo a noi.

Per tutti le feste natalizie sono opportunità per riflettere, assaporare il futuro con un rinnovato impegno ad amare la nostra città.

Ci attende un anno che sarà ricco di eventi che possono ridare slancio alla nostra storia.

A fine gennaio arriverà il nuovo Vescovo Lorenzo Leuzzi a guidare la comunità ecclesiale di Teramo-Atri.

A maggio le elezioni che ci daranno un nuovo Sindaco e una nuova Amministrazione comunale. L'augurio è che lo scenario elettorale sia segnato da confronto forte di idee e progetti, non da scontro tra le persone...

Atri ha bisogno di essere amata innanzitutto dai suoi abitanti, dalle forze politiche, da quanti hanno a cuore il suo futuro.

Occorre un fervido cantiere di creatività, di disponibilità a rimboccarsi le maniche, di proposte e di impegno, offrendo un contributo operativo, senza la mortificante pretesa che siano sempre gli altri a dover fare...

E' bello, a Natale, coltivare il sogno di una città che si svegli dal torpore, di una Cattedrale restituita, nella sua bellezza, agli atriani e ai turisti, delle campane che tornino a diffondere rintocchi di festa e di gioia, di attività commerciali che riaprono, di case ancora abitate con il profumo e gli odori della vita...

Senza....sogni non si costruisce il futuro e senza amore Atri non ha speranza.

Sono questi, semplicemente, i nostri Auguri, luminosi e affettuosi.

Con calore di cuore,cari lettori, BUON NATALE e BUON ANNO NUOVO!

Paolo Pallini