Pubblicato Lunedì, 18 Febbraio 2013
Scritto da Gabriele Astolfi Sindaco di Atri


ATRI PERDERA’ LA SEDE DISTACCATA DELL’UNIVERSITA’?

Il Sindaco: dal 1995 ad oggi spesi più di un milione e mezzo di euro

 

“A scanso di equivoci ciò che intendo precisare è che la nostra giunta non è assolutamente contro una sede distaccata dell’Università e che farà quanto in suo potere per salvaguardarla. Detto questo, però, alcune precisazioni bisogna farle, altrimenti i cittadini di Atri sono indotti a credere che la politica atriana sia divisa tra chi vuole l’università e chi no”.

Il Sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, vuole dire la sua sulle polemiche sorte nei giorni scorsi a proposito delle decisioni che il Rettore dell’Università di Teramo starebbe per prendere sulle sedi distaccate dell’Università, ma soprattutto sugli attacchi che gli sono arrivati dall’UdC proprio su questo argomento.

“Ciò che l’Udc non sa – dice ancora Astolfi – è che la nostra amministrazione, attraverso l’operato mio e di alcuni assessori da mesi sta lavorando per scongiurare che Atri perda il contatto con l’Università di Teramo. Da tempo sono stati avviati contatti non solo per tentare di salvare la Facoltà, ma anche per trovare soluzioni alternative e magari più vantaggiose per la nostra collettività. Non a caso il neo Rettore ha parlato di un Master in Giornalismo, uno dei pochi in Italia, da avviare proprio ad Atri pensando anche ad un riuso del Cardinale Cicada”.

Ci sono poi i numeri, spietati, che parlano di un rapporto costi/benefici molto sbilanciato a favore della sola Università. Basti pensare che negli ultimi dieci anni la Facoltà è costata alla collettività – tra finanziamento diretto e indiretto – più di un milione di euro. Non solo nell’università sono state distaccate tre unità lavorative del comune e gran parte delle spese di gestione degli stabili sono a carico della città. L’accordo, come ricorda l’Udc, fu stilato proprio dall’allora sindaco Basilico, poi tenuto in piedi dalle altre amministrazioni e mai messo in discussione dall’attuale nonostante l’onerosità del contratto da onorare.

Da sottolineare, inoltre, che il riordino delle facoltà è frutto di una riforma nazionale e non da mancati impegni amministrativi. Il Rettore deve sottostare a delle clausole imposte dalla legge e non può tirarsi indietro. D’altra parte la stessa sorte rischia di farla la facoltà di Giulianova, città amministrata dal centro-sinistra. Infine bisogna essere anche realistici e chiedersi quali benefici, a parte quelli di prestigio, sono stati registrati dalla nostra collettività. Quali vantaggi gli atriani hanno avuto, che volano economico si innescato grazie alla presenza degli studenti. Insomma, capire se il gioco ne è valsa la candela.

Il Sindaco Gabriele Astolfi