Pubblicato Domenica, 10 Dicembre 2017

Dibattito aperto

Non ci resta che la Satira...per sorridere e riflettere

Di Francesco Anello

"La Notte della Cloaca"

Come da copione anche quest'anno, tra la sera del 7 e la mattina dell' 8 dicembre è andata in scena  ad Atri "La Notte della Cloaca". Questa manifestazione, che ha raggiunto l'apice del successo, affonda le radici nei lontani riti pagani organizzati dal popolo Piceno in onore del Dio Clouno per propiziare abbondanti riggetti enogastronomici ed evacuazioni uro-defecative durante la stagione dell'amore. Il cerimoniale consisteva nel concedere al popolo la possibilità di girovagare per tutta la notte lungo le strade della città sostando in ogni locanda che si incontrava ove era possibile ingozzarsi di cibarie generiche a volontà e trangugiare vino o bevande affini senza sborsare denaro. Tutto era offerto dai regnanti che, per dimostrare la loro magnanimità e vicinanza alle plebaglie non badavano a spese al fine di accaparrarsi la loro benevolenza. Poco prima dell'alba i partecipanti potevano, a gruppi o alla spicciolata, espletare i propri bisogni fisiologici e rigurgitare liberamente lungo le vie cittadine. In base alla quantita di materiale evacuato si capiva se il Rito propiziatorio  avrebbe prodotto i suoi effetti, più esso era abbondante più facile sarebbe stato ottenere le attenzioni del Dio Clouno. Ci furono secoli in cui si arrivò addirittura ad avere un quantitativo di magma cloatico che ricopriva le porte delle case in modo da dare la possibilità agli astanti di tuffarsi dai tetti nel fiume semi-denso per essere poi dolcemente trasportati fino alla piazza centrale dove si radunavano le autorità dell'epoca e le vestali che accertavano la sicura riuscita del rituale tuffandosi a loro volta nel sacro liquame.

Queste testimonianze ci sono pervenute attraverso il ritrovamento di una pergamena risalente all'età dello sterco rinvenuta all'interno di un pozzo nero di epoca itterica e appartente probabilmente a Plinio il cachettico.

Il comune di Atri, tramite una accurata ricerca filologica, è riuscito a venirne in possesso e, grazie, alla geniale creatività, capacità organizzativa e preparazione umanistica di alcuni operatori artistico-culturali locali è stato in grado di riprodurre, quasi fedelmente, l'antico Rito propiziatorio arricchendolo sapientemente di un piacevole, soave sottofondo musicale che accompagna i girovaghi e aggiungendo un pizzico di privacy con l'allestimento di un angolo rutto per i tipi riservati.

Si spera che tale manifestazione si tramandi di generazione in generazione allo scopo di attirare un numero sempre maggiore di turisti disposti a regalarci le loro performance depurative delle quali andare fieri e magari vantarsene sui social affinché si possa finalmente affermare che, "La Notte della Cloaca" è una esclusiva mondiale della nostra bene amata, leggermente olezzante, città di Atri.

P.S.
Si porta a conoscenza che la Pergamena di Plinio il Cachettico è custodita ad Atri presso il museo delle Feci di Corso Albagno dove è possibile visitarla gratuitamente dalle ore 8 alle ore 22 di ogni giovedi grasso.

Francesco Anello