NICOLA DELL'ARENA RISPONDE A CARLO ANELLO

MI PRESENTO

Dopo aver letto la lettera di Carlo Anello e la garbata e giusta risposta della Direzione, mi presento visto che molti non mi conoscono. Sono nato ad Atri nel 1946 a via Picena, nella casa dove attualmente abita Marcello Della Sciucca, mio parente. Il 6 gennaio 1967 sono venuto a Roma per studiare.

Non sono né un opinionista e né un giornalista ma, come dicevo a mio figlio quando mi faceva arrabbiare sull’argomento scuola, una misera laurea in Ingegneria Meccanica sono riuscito a prenderla. E con questa laurea ho lavorato all’ENEA nel settore nucleare ed ho avuto la fortuna di: 1) effettuare esercitazioni ad Ingegneria per 25 anni (in modo gratuito); 2) partecipare come rappresentante italiano ad un progetto europeo; 3) essere stato responsabile della Qualità del SIT (oggi ACCREDIA) organismo nazionale sull’accreditamento dei laboratori di taratura; 4) pubblicare articoli scientifici sulla rivista nazionale Tutto_Misure (in modo gratuito); 5) aver partecipato al miglioramento del Sistema Italia nel campo della qualità come docente ma anche come certificatore.

Tutta la mia famiglia è stata democristiana e mattuciana di ferro, anche quando Emilio non riuscì a trovare il posto a mia sorella maggiore, con grande dispiacere e sconforto di  mia madre. A Roma sono stato, per due volte, candidato con la DC nelle elezioni circoscrizionali. Sono di centro destra ma più su posizione di centro, a volte dico che sono ancora democristiano, ad oggi sono indeciso chi votare alle prossime elezioni politiche.

Sono cristiano tradizionalista ma accetto quasi tutti i punti dell’Enciclica “Amoris Laetitia” che sta creando grandi divisioni all’interno della Chiesa. Non sono d’accordo con il Papa sul tema dell’immigrazione di milioni di mussulmani in Italia.

Razzista? Da studente universitario: 1) ho aderito al movimento Giovani per il terzo mondo creato da un francescano di Bologna in applicazione all’Enciclica di Paolo VI “Populorum Progressio” tutta imperniata sullo sviluppo dei popoli; 2) ho fatto parte di un Comitato per la liberazione del Sud Sudan, insieme a Mario Lizza di Pescara. Se razzista vuole dire non volere l’invasione di milioni di mussulmani, che guarda caso vogliamo solo noi italiani, allora sono razzista e con orgoglio. Se razzista vuole dire andare tutti i sabati alla mensa del circolo, di cui sono socio, e far mangiare i poveri dei paesi dell’Est, del Sud America, africani, Rom, mussulmani e cristiani che mi ringraziano sempre, allora sono razzista e con orgoglio. Se razzista vuole dire avere avuto la fortuna di pranzare, nell’Aula Paolo VI, a cinque metri dal Papa con 4 rumeni al tavolo, con un tavolo alle mie spalle di peruviani e con tanti tavoli fatti anche con stranieri, allora sono razzista e con orgoglio.

Populista? Sinceramente non sono riuscito a capire cosa voglia di dire essere populista. Prima me lo fate capire e meglio sto. Visto che è stato attribuito agli antieuropei, ed anch’io sono contro questa Europa che ha distrutto i miei sogni di gioventù, allora sono populista ma senza orgoglio. Visto che è stato attribuito alle persone che alzano i muri contro gli immigrati, allora sono populista e con orgoglio. Visto che è stato attribuito alle politiche del M5s, basate sull’onestà, sulla legalità, sulla trasparenza, sul prima agli italiani, allora sono populista e con grande orgoglio.

Di due cose sono fortemente dispiaciuto degli ultimi anni. La prima di non essere riuscito a far rimanere il punto nascita di Atri nonostante un mio interessamento presso la Lorenzin, anche se Lei ha abbassato la quota da 500 a 450. La seconda di non essere riuscito a far cantare il nostro coro Antonio Di Jorio in Vaticano e per questo mi scuso con Concezio, che è sempre degno della mia ammirazione e del mio rispetto.

Nicola Dell’Arena