Pubblicato Venerdì, 01 Febbraio 2013



ATRI. L’ARCHIVIO DI JORIO PRESENTA IL SUO OTTAVO CD.

LA SENSIBILITA’ ARTISTICA DI UN GRANDE MAESTRO E IL FASCINO DELLA CANZONE NAPOLETANA

 

Mariarita D'OrazioL’Archivio Di Jorio di Atri, l’importante realtà museale che conserva tutte le opere manoscritte del compositore di Atessa scomparso nel 1981, presenterà il 16 febbraio prossimo, alle ore 18, al Teatro Comunale di Atri il suo ottavo Cd dal titolo “Primmo ammore”. Un progetto di grande valenza musicologica, patrocinato dal Comune di Atri, che riporta alla luce le più belle canzoni napoletane di Di Jorio, recentemente riscoperte. Le ha incise il soprano abruzzese Mariarita D’Orazio, accompagnato da una grande orchestra e dal Coro Di Jorio di Atri, diretti dal Maestro Concezio Leonzi, instancabile direttore del medesimo Archivio.


Il Cd ci introduce nel mondo appassionato delle canzoni napoletane, una delle prime avventure di successo di Antonio Di Jorio. Le canzoni napoletane sono infatti i primissimi frutti compositivi dijoriani. Quella della canzone napoletana è una tradizione che non appartiene al folklore di popolo più spontaneo, ma ad una sfera culturale superiore, dove i caratteri popolari più autentici si mescolano con elementi derivati dal melodramma e dalla romanza da salotto ottocenteschi. Gli autori, poeti e musicisti, sono in genere letterati e compositori perfettamente padroni delle tecniche dei rispettivi campi artistici: a volte si tratta di nomi eccezionali, come quelli, tra i poeti, di Salvatore Di Giacomo o, addirittura, di Gabriele D’Annunzio e, tra i musicisti, di Francesco Paolo Tosti, Luigi Denza, Enrico De Leva.

Antonio Di Jorio già dagli anni napoletani di gioventù, vissuti nella piccolissima abitazione di Vico Foglie a Napoli, si fa puntualmente partecipe del mondo della canzone napoletana, ne assimila i più reconditi segreti, per poi renderli al pubblico magistralmente ricomposti negli equilibri strutturali della forma artistica. Ha diciotto anni (1908) quando si cimenta per la prima volta ufficialmente con questo genere, e nel 1909 partecipa addirittura alla Piedigrotta. Degli anni napoletani, fino al 1914, il catalogo registra ben trentasei canzoni delle sessantaquattro totali. È una partecipazione artistica assidua, intensa, ad una mondanità partenopea che si identifica musicalmente in questo genere di canto. Ci sono, sì, canzoni di tipo più leggero, fatte di allegra ironia di testi, ma è alla canzone ‘appassionata’ che Di Jorio dedica le maggiori risorse. Il rimpianto per un passato ormai irrevocabile, la gelosia ora intimamente trattenuta ora crudamente manifestata, la sofferenza per una passione drasticamente troncata, il ricordo del primo amore, l’affetto nostalgico per i propri luoghi, per il proprio mare e la propria terra sono caratteristiche che Di Jorio tratta musicalmente con somma perizia. Il fatto che Di Jorio vincesse con Mare! la Piedigrotta del 1951 sta a testimoniarci che egli continuò sempre ad amare e trattare il genere partenopeo anche successivamente al suo soggiorno a Napoli, finanche quando, con la sua famiglia, aveva fissato stabilmente residenza in terra di Romagna.

Raffinata interprete del disco è Mariarita D’Orazio. Soprano di fama internazionale, si è diplomata in Canto presso il Conservatorio di Fermo, sotto la guida di Franca Como. Ha seguito corsi di perfezionamento e interpretazione vocale con artisti di chiara fama: Leone Magiera, Sesto Bruscantini, Emma Raggi Valentini, Marco Boemi, avviando un’intensa attività concertistica che l’ha vista esibirsi in Italia e all’estero: Francia, Ungheria, ex Jugoslavia, Germania, Belgio, Isralele, Stati Uniti d’America. Intensa è la sua attività operistica in numerosi teatri, italiani e stranieri.

Coprotagonista del Cd è il Coro Di Jorio di Atri, che ha affiancato l’Archivio Di Jorio nella realizzazione del Cd e nella organizzazione della serata di presentazione. Il coro è presente nel Cd in otto brani, arrangiati e orchestrati dai Maestri Concezio Leonzi e Antonio De Angelis.

L’alto livello tecnico delle registrazioni porta la firma di un giovane e dinamico studio di registrazione di Atri, “Acciaierie Sonore”, di Nicolò Spezialetti e Gianluigi Antonelli.

L’esecuzione delle canzoni napoletane con una grande Orchestra e dal Coro Di Jorio, sarà preceduta da una prolusione del Prof. Marco Della Sciucca del Conservatorio di L’Aquila, e del Prof. Concezio Leonzi, Direttore dell’Archivio Di Jorio.

Ingresso libero. Teatro Comunale di Atri, 16 febbraio 2013, ore 18.