Pubblicato Mercoledì, 25 Ottobre 2017
Scritto da Nicola Dell'Arena

Opinioni \ Riflessioni

I NODI VENGONO AL PETTINE

I nodi vengono sempre al pettine.

Vi ricordate la campagna elettorale americana? Trump sessista, molestatore e violentatore di donne, perfino la figlia era caduta nelle sue grinfie. Un mostro agghiacciante, riprovevole e vergognoso che era sconveniente votare.

Oramai tutti conoscono, e applicano al contrario, il meraviglioso detto evangelico: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Con Gesù tutti si ritirarono, adesso sono i primi a scagliare le pietre, anzi i massi.

Poi all’improvviso esce fuori il caso Weinstein e tutte quelle che adesso raccontano la loro verità e le loro avventure erano le prime a scagliare i massi contro Trump. Lo stesso Weinstein è stato il più grande finanziatore della campagna elettorale di Hillary Clinton e grande amico suo e di suo marito Bill. Ma la memoria a volte tradisce ed è sconcertante. In questi giorni si ricorda il sesso orale di Bill Clinton (marito della povera e pura Hillary) con la stagista (ragazza che doveva lavorare per tre mesi alla Casa Bianca) ed a scoprire chi ha pagato la causa si rimane interdetti, è stato proprio il grande amico e finanziatore di Hillary: Weinstein.

Adesso tutti denunciano e scaricano Weinstein: Hillary, il presidente Macron gli toglie la Legion d’Onore, le donne che per partecipare ad un film si concedevano con facilità. Che pena mi fanno.

Vi ricordate la Brexit e le previsioni catastrofiche durante la campagna referendaria? Nulla è successo di quanto previsto, al contrario l’economia inglese e quella europea è in netta ripresa, stando ai dati che ci comunicano, e sinceramente qualche dubbio mi viene. Adesso ci riprovano. Iniziano già a dire che l’economia italiana non andrà bene con la probabile vittoria dei populisti nelle prossime elezioni. E i paesi dell’Est non hanno paura e danno il voto ai populisti. La matrigna RAI ci incensa ed allegra con queste previsioni, invece di allietarci con lo spreco di risorse economiche e la pulizia dei paesi (vedi Pineto e Pescara), connesso al grande flop del treno di Renzi.

Vi ricordate Mafia Capitale? Nel settembre del 2015 scrissi “non sono ancora riuscito a capire perchè è stata chiamata mafia, secondo me la vera mafia, quella siciliana, sta ridendo a crepapelle”. La sentenza del giudice rimette le cose a posto e scioglie il nodo. E’ lo stesso giudice a dire che di mafioso non c’è nulla, nessuna intimidazione, nessuna costrizione, nessuna violenza, ma semplice corruzione con l’accordo tra le parti. Tu mi dai degli appalti ed io ti do i soldi e non si può parlare di neanche di tangenti perchè i soldi entrati sono registrati.

E qui c’è un altro caso tutto italiano. Se qualcuno da dei soldi al politico, naturalmente in cambio di un favore, e lo registra é tutto regolare, legale e non delinquenziale. Al contrario se il politico non lo registra diventa delinquente, ladro, viene sbattuto in carcere e si parla di tangenti.

Qualcosa non torna nella mia mente, anche se la legge fatta per frenare le tangenti e la corruzione dice questo. Sinceramente non riesco a definire il politico che continua a non registrare queste entrate, che per me sono sempre indice di malaffare.

Questa volta voglio essere forte. Pignatone, con la scusa di Mafia Capitale, ha messo al carcere duro Carminati. Ma se il giudice ha riconosciuto che non c’era stata né violenza né pericolosità con Mafia Capitale e che i fili li tirava Buzi, perché a Carminati è stato comminato il carcere duro? La mia idea è: che non potendo fare nulla per la strage di Bologna in quanto non ci sono le prove, Pignatone abbia approfittato di questa occasione per fargliela pagare.

Nicola Dell’Arena