Pubblicato Mercoledì, 23 Gennaio 2013
Scritto da P.P.

PINETO HA FESTEGGIATO S.AGNESE:UNA SANTA E IL SUO POPOLO!

SOLO I VALORI COSTRUISCONO IL FUTURO

 

Al termine della celebrazione il vescovo esprime la sua gioia per aver potuto condividere con il popolo di Pineto la festa della Patrona S. Agnese.La Chiesaè gremita, le autorità, dal sindaco Luciano Monticelli ai comandanti della Polizia Stradale, dei Carabinieri e della Polizia Municipale, sono in prima fila a testimoniare l’intreccio della comunità civile con quella religiosa nell’onorare una Santa che veglia sul futuro di Pineto.

La giornata piovosa aveva messo in forse il rinnovarsi dei tradizionali cortei che, partendo da Corfù, Quartiere dei fiori e Villa  Ardente, raggiungevanola Chiesadi S, Agnese. Ma poi quelle poche gocce d’acqua erano diventate una benedizione del cielo per i partecipanti alla fiaccolata: una scia di luce che, dai diversi punti della città, ha segnato un sentiero luminoso per ricordare ai distratti e agli affaticati che la fede è la vera luce che accompagna e guida il cammino dell’uomo nella storia difficile del nostro tempo.

Sul sagrato l’accoglienza di  Mons. Michele Seccia che, visibilmente commosso, imparte la benedizione al popolo che, con canti e preghiere, aveva offerto un segno di unità e di fede al mondo secolare così bisognosa di incontrare la parola di salvezza del Vangelo.

La grande celebrazione eucaristica ha il volto della solennità: sono otto i concelebranti che fanno corona al Vescovo diocesano. Il coro anima splendidamente la liturgia, tanti chierichetti servono all’altare, un nutrito gruppo di bambini, assiepati sui gradini del presbiterio e vegliati dalle dinamiche suore, danno un tocco di tenerezza e di semplicità … Si respira un’aria di famiglia, si sente vibrare il calore della fraternità. Mons. Michele Seccia, all’omelia, esorta il popolo alla fedeltà agli antichi valori ed sottolinea l’esigenza di una testimonianza vigorosa. Citando recenti fatti di cronaca ricorda che anche oggi, come ai tempi di AS. Agnese, tanti cristiani danno la vita per amore verso Cristo. I martiri hanno fatto la storia del cristianesimo: una scia di sangue parte dal Calvario e attraversa i secoli lambendo le nostre esperienze e stimolandoci ad una risposta coraggiosa e forte alla chiamata di Colui che ha fatto germogliare la vita sul Calvario bagnato dal suo sangue.

Il parroco d. Guido ringrazia tutti, prima del congedo. Le sue sono parole segnate dall’emozione e dalla gioia  per una serata veramente straordinaria.

Una Santa, giovane ragazza dei primi secoli del cristianesimo, ed il suo popolo! Nella crisi di valori, di stanchezza, di solitudine che attraversa la nostra società occorre riscoprire le radici che costruiscono l’identità di un popolo sottraendolo alla precarietà di mode ed esperienze capaci solo di dilataregli angusti orizzonti del deserto e inaridire le sorgenti della speranza. E’ stato bello vedere una comunità raccogliersi nel segno della appartenenza ad una comune visione della vita e nella condivisone di un progetto d’amore che trova, nella testimonianza dei Santi, una  carezza di incoraggiamento a costruire un futuro fortemente radicato in una stupenda storia d’amore.

 P.P.